Riformatore religioso della Svizzera (Wildhaus, Toggenburg, 1484 - Kappel 1531), fondatore della Chiesa propriamente detta riformata, l'espansione e il rafforzamento della quale si devono invece all'opera [...] dottrinale, contro il culto dei santi, gli ordini religiosi degenerati, il purgatorio, e per una dottrina religiosa più elevata e semplificata. In primo luogo Z. ottenne che la città di Zurigo si sciogliesse dal sistema di pensioni che legavano ...
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(vedico Mitra-, avestico Mithra-) Divinità indoiranica associata con Varuna; insieme rappresentano i due aspetti, diurno e notturno, del cielo e due aspetti dell’ordine umano e cosmico: Varuna punisce [...] pare, a M. come fondamento del banchetto rituale mitraico sembra un calco pagano sull’ultima cena di Gesù Cristo).
Il luogo dove si svolgeva il culto mitraico nel mondo ellenistico-romano era il mitreo, detto in latino spelaeum, per analogia con la ...
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Congregazioni pontificie
Le c. sono commissioni di prelati, con funzioni amministrative, legislative e giudiziarie, attraverso cui la Santa Sede tratta gli affari della Chiesa. Le prime c. nacquero nel [...] contro la fede o la morale.
La C. per il culto divino e la disciplina dei sacramenti si occupa della disciplina della in primo luogo la C. per le Chiese orientali, che ha competenza mista, territoriale e per materia, in quanto si occupa di tutto ...
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(gr. Κωνσταντινούπολις) Città fondata dall’imperatore Costantino sul luogo dell’antica Bisanzio nel 330. Capitale dell’Impero bizantino fino al 1453 quando fu conquistata dai Turchi; da allora prevalse [...] I l’8 novembre 392, mirava alla completa distruzione del culto idolatrico. Concili di C. I più importanti sono i quattro ecumenici: il 1° (381; secondo ecumenico, dopo quello di Nicea) definì la consustanzialità dello Spirito Santo al Padre, contro ...
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religione Divinità dei Romani e dei Latini, cui era strettamente associato il culto del focolare domestico e pubblico. Il nome della dea appare connesso con quello della greca Estia (῾Εστία, Ƒεστία), ma [...] invece lo sviluppo e l’importanza che ebbe il culto pubblico: esso aveva luogo presso il focolare dello Stato, nella rotonda aedes scoperto nel 1807 da H.W.M. Olbers. Con un diametro di 510 km si colloca, per dimensioni, al terzo posto fra questi ...
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Atto con cui il Sommo Pontefice, capo della Chiesa cattolica, permette che un servo di Dio sia venerato pubblicamente come beato, in luoghi (città, diocesi, regione o anche un ordine religioso) e modi [...] per caso. Si distingue dalla canonizzazione in quanto è la concessione di un culto facoltativo e limitato ad alcuni luoghi o gruppi di fedeli, mentre la canonizzazione prescrive un culto esteso a tutta Chiesa; per questo nella b. non viene esercitata ...
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(lat. Diana) Divinità italica e romana, di origine discussa; il nome presenta la stessa radice di dīus «giorno»; quindi è la «splendente», la «luminosa». Dalle donne romane era venerata soprattutto come [...] centro principale del suo culto. Nel Lazio il culto principale era nel santuario del bosco di Ariccia presso il Lago di Nemi; intitolato a D. Aricina, era sede del Rex nemorensis, che, schiavo fuggitivo, riceveva in quel luogo la tutela di Diana. La ...
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Spirito, buono o cattivo, che nella mitologia pagana presiedeva al destino degli uomini, e anche lo spirito che aveva sotto la sua protezione una città, un popolo, una nazione.
Il Genius era, per gli antichi [...] che porta a considerare il G. entro la sfera di Iuppiter. Nel culto era venerato specialmente quale G. del pater familias. e significato speciale il culto del G. dell’imperatore. Col tempo ogni comunità, ogni gente, ogni luogo (Genius loci) ebbero ...
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Cittadina della Francia meridionale (15.000 ab. circa), nel dipartimento degli Hautes-Pyrénées; si trova ai piedi dei Pirenei centrali, 15 km a S di Tarbes.
Il santuario di L., tra i più famosi della cattolicità, [...] corso delle apparizioni, la Madonna chiese a Bernadette che in quel luogo le fosse fabbricata una cappella e che vi si venisse in a Bernadette e autorizzando perciò le cerimonie del culto e l’erezione di una cappella nella grotta. Una grande chiesa ...
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(ted. Wollin) Isola della Polonia nord-occidentale (248 km2), prevalentemente sabbiosa e boscosa, che si stende tra il Haff di Stettino e il Mar Baltico, unita alla terraferma da un ponte che supera il [...] dell’estate, in onore di una divinità che doveva essere la principale di tutta la provincia, vi aveva luogo una festa caratterizzata da esuberanti manifestazioni (ludi e saltationes). Il culto della lancia ‘di Giulio Cesare’ doveva essere ritenuto ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...