DIAVOLO
J. Baschet
Si considerano d. le creature angeliche decadute, chiamate anche demòni - termine di origine diversa ma di uguale significato nel Medioevo -, o ancora creature come Leviatano, Belzebù, [...] , degli inizi del sec. 12° (Treviri, Stadtbibl., 1378, c. 136r), generalmente sotto forma di piccola figurina nera. L'esorcismo riguarda anche luoghi: l'edificio diculto all'atto della consacrazione, quando il d. è costretto ad allontanarsi dal ...
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ESTE, Beatrice d'
Lorenzo Paolini
Nacque nel terzo decennio del sec. XIII dal marchese Azzo (VII) e dalla prima moglie di questo, Giovanna di Puglia (o forse dell'Aquila, secondo l'ipotesi avanzata [...] della loro tesi.
Per il luogodi nascita della E. si preferisce pensare al castello di Calaone, che doveva essere non numerati della busta n. 14 A dell'archivio del monastero.
Il culto della E. fu confermato da Clemente XIV il 16 luglio 1774, e l ...
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FERRATA, Domenico
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Gradoli (prov. di Viterbo, ma diocesi di Montefiascone) il 4 marzo 1847, terzogenito dei sei figli viventi di Giovan Battista e di Maria Antonuzzi, [...] con quelli del Culto, spesso più settari, sebbene i frequenti cambi di ministero lo costringessero a s. la trascrizione della lunga e particolareggiata biografia-elogio scolpita sul luogodi sepoltura a Gradoli); Ch. Woeste, Mémoires, I, Bruxelles ...
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Eugenio II
Jean-Marie Sansterre
Nonostante la sua origine non sia specificata nel più antico manoscritto delle biografie papali del sec. IX, E. fu verosimilmente romano, come riferiscono posteriori [...] della simonia, la condotta e i doveri dei vescovi e degli altri membri del clero, l'istruzione dei chierici, i luoghidiculto e i loro servizi, la disciplina dei monasteri, il riposo domenicale, il comportamento dei laici in chiesa e la morale ...
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Paolo I, santo
Paolo Delogu
Appartenente ad una famiglia della nobiltà cittadina romana che aveva le sue case nella regione della via Lata (via del Corso), fin da piccolo venne allevato ed educato nelle [...] di S. Andrea al Soratte con i monasteri ad esso collegati di S. Stefano e S. Silvestro, perché servissero come luogodi sosta e di del sostegno che dava al culto delle immagini. Egli accusò tutto il mondo bizantino di eresia, senza distinguere tra ...
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Maschera
Enrico Comba
Il termine maschera (da una voce preindoeuropea, masca, "fuliggine, fantasma nero") indica un oggetto che ricopre totalmente o parzialmente la figura umana per nascondere colui [...] della presenza del dio, durante le celebrazioni diculto. Tuttavia, la maggior parte delle maschere luogodi numerose apparenti antinomie e contraddizioni, come espressione di una fondamentale ambiguità che ha indotto alcuni autori a parlare di ...
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ANTONIO MARIA Zaccaria, santo
Paolo Prodi
Nacque in Cremona alla fine del 1502 o all'inizio dell'anno seguente - il giorno preciso della nascita non è noto - da Lazzaro, patrizio cremonese discendente [...] diculto pubblico a chiunque non ne fosse stato oggetto da più di un secolo: mancando cinque anni al compimento del centenario richiesto, il culto ad A. M. Zaccaria beato fu allora soppresso. L'introduzione del processo apostolico ebbe luogo ...
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ARIANESIMO
M. Simonetti
Importante movimento eretico, che si sviluppò in Oriente nel corso del sec. 4° e dalla metà dello stesso secolo coinvolse l'Occidente, protraendosi qui, a causa delle invasioni [...] testi da proporre, anche nella predicazione, in luogodi altri, per certi episodi evangelici piuttosto che per di individuare un antico edificio diculto ariano è costituita dalla presenza, in una medesima località, di resti di due edifici diculto ...
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ARCA DELL'ALLEANZA
G. Sed-Rajna
Oggetto sacro degli Israeliti, centro del culto divino, costruito in legno d'acacia rivestito di lamine d'oro e destinato a contenere le tavole della Legge.L'evocazione [...] da questo 'luogo' si rivolgeva al popolo) è stata consacrata dalla terminologia: ᾽ărōn è infatti la definizione usata di norma per entrambe. L'a.-armadio, affiancata da due candelabri simmetrici e circondata da diversi oggetti diculto, divenne, tra ...
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Giovanni III
Maria Cristina Pennacchio
G., originariamente Catelino, era nato a Roma ed era figlio di un senatore romano e governatore provinciale, il cui nome, Anastasio, farebbe pensare a un'origine [...] nr. 18); la terza epigrafe, di cui non si può accertare il luogodi conservazione originario, ricordava il nome di G. che "hoc opus excoluit" V. Fiocchi Nicolai, Strutture funerarie ed edifici diculto paleocristiani di Roma dal III al VI secolo, in ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...