Comune della prov. di Avellino (14,3 km2 con 879 ab. nel 2008). Il centro è posto a 750 m s.l.m., nell’alta valle del Fredane, affluente del Calore. Turismo.
Nel suo territorio sono stati trovati i resti [...] laghetto con sorgenti solforose ed esalazioni mefitiche. Dal santuario provengono oggetti votivi (terrecotte figurate, bronzetti, figure in legno) e monete, che permettono di datare dal 6° sec. a.C. al 2° d.C. il periodo di vita del luogodiculto. ...
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Quartiere di Parigi, il più alto della conurbazione, costruito sopra un rilievo (Butte de M., 110 m). Il nome deriva probabilmente da Mons Mercŭri «monte di Mercurio», più tardi interpretato cristianamente [...] Marty̆rum.
Il rilievo di M. fu abitato dai tempi più remoti: i Druidi vi avevano un luogodiculto, i Romani vi innalzarono probabilmente un tempio a Mercurio; nel 12° sec. i benedettini vi crearono un monastero con la chiesa di S. Pietro, romanica ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] , Sbeitla e Bulla Regia in Africa, che ha dato luogo ad una ridda di ipotesi. Di recente, la certezza che la duplicazione di un luogodiculto non comporti automaticamente la presenza di una cattedrale e la revisione cronologica dei casi indagati ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Aspetti e forme dell'organizzazione del territorio
Mario Liverani
Amodio Marzocchella
Giovanni Uggeri
Giuliano Volpe
Francesca Romana Stasolla
Laurent [...] dai numerosi santuari extraurbani e dai santuari rurali del mondo greco. I santuari si sviluppano attorno ad un luogodiculto, con un loro temenos, complessi architettonici e ricche proprietà terriere, per cui possono assumere un'incidenza rilevante ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Mondo etrusco-italico e romano
Paolo Sommella
Manlio Lilli
Giuseppe M. Della Fina
Sergio Rinaldi Tufi
Josep Guitard i Dunand
Luigi Caliò
Luisa Migliorati
Pierre [...] anfiteatro (che in genere occupa posizioni più decentrate), il tutto individuabile forse come luogodicultodi Roma e Augusto. A Bagacum la piazza è dotata di un grande criptoportico; ad Augusta si ha un insieme eccezionale, che si inserisce nella ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio IV Sabina et Samnium
Andrea R. Staffa
Regio iv sabina et samnium
Introduzione
Fra le regioni in cui si era articolata la divisione augustea dell’Italia antica la [...] Le ricerche più recenti hanno rivelato la preesistenza sul sito del santuario altomedievale e medievale del Miracolo Eucaristico di resti di un luogodicultodi IV-II sec. a.C., ubicato all’incrocio fra la via Flaminia adriatica, l’itinerario antico ...
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Il fenomeno urbano nel mondo greco
Oscar Belvedere
Luigi Caliò
Manlio Lilli
Luisa Migliorati
Il fenomeno dell'urbanizzazione: la nascita e lo sviluppo della polis
di Oscar Belvedere
Il dibattito [...] come Gela o Taso. A Megara sono nettamente distinti dalla zona dell'agorà, anche se nell'agorà sono presenti dei luoghidiculto. Le posizioni in cui sono collocati i santuari poliadi sono ben studiate nell'economia dello spazio urbano: a Naxos l ...
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L'architettura religiosa e funeraria del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
L'architettura religiosa
L'età geometrica
L'architettura dei secoli immediatamente successivi alla fine [...] un edificio. In età ellenistica l'heroon si configura più propriamente come una struttura architettonica e diviene spesso il luogodiculto del sovrano eroizzato-divinizzato, presso il quale a volte era la sepoltura, come nel caso dello Ptolemaion ...
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I Fenici nel Mediterraneo centro-occidentale. Le aree dell'espansione coloniale
Massimo Botto
Le aree dell’espansione coloniale
La trattazione che segue intende presentare un panorama della colonizzazione [...] ’insediamento si ha solo con gli inizi del IV sec. a.C. In questo periodo si deve infatti collocare la costruzione del maggiore luogodiculto cittadino dedicato a una divinità guaritrice, forse da identificare con Eshmun, come suggerito da una serie ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Europa tra preistoria e protostoria
Enrico Pellegrini
Daniele Vitali
Luca Bachechi
Le aree sepolcrali: l'organizzazione interna e il rapporto con l'insediamento, [...] aree specifiche alla sepoltura dei defunti; in questi contesti i cimiteri sono, allo stesso tempo, luogodiculto degli antenati e di legittimazione rispetto al possesso del territorio. I cimiteri dei gruppi LBK comprendono sepolture sia ad ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...