FERDINANDO III di Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze, il 6 maggio 1769, secondogenito maschio di Pietro Leopoldo, granduca di Toscana e di Maria Luisa di Borbone, [...] di Pietro Leopoldo e revocare la libertà di commercio frumentario, vietando l'esportazione di grani, biade e oli. Furono inoltre autorizzate varie pratiche diculto e di Granducato.
L'intervento austriaco non ebbe luogo né allora, né durante gli anni ...
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FERRATA, Domenico
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Gradoli (prov. di Viterbo, ma diocesi di Montefiascone) il 4 marzo 1847, terzogenito dei sei figli viventi di Giovan Battista e di Maria Antonuzzi, [...] con quelli del Culto, spesso più settari, sebbene i frequenti cambi di ministero lo costringessero a s. la trascrizione della lunga e particolareggiata biografia-elogio scolpita sul luogodi sepoltura a Gradoli); Ch. Woeste, Mémoires, I, Bruxelles ...
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GIAN GASTONE I de' Medici, granduca di Toscana
Maria Pia Paoli
Nacque a Firenze il 25 maggio 1671, terzogenito del granduca Cosimo III e di Margherita Luisa, figlia di Gastone duca d'Orléans e di Margherita [...] decisione furono respinte le pretese di esenzione fiscale degli ospedali di S. Maria Nuova di Firenze e di S. Maria della Scala di Siena, i quali sostenevano di essere "luoghi pii ecclesiastici".
Un caso emblematico di questo scontro tra principe ...
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CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] teorie del Grozio ha dato luogo a qualche equivoco e ha 12) - per tener viva la religione, cioè il culto del vero Dio e per amministrare i sacramenti. La il giudizio del presule romano nei decreti di fede e di costumi sia infallibile, e se la ...
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MANTOVA BENAVIDES, Marco. - Nacque a Padova il 25 nov. 1489 (e non 1491, come si è ritenuto in base a quanto scrisse G. Panciroli) da Giovan Pietro, medico, e da Lucrezia. La famiglia, nobilitata agli [...] proemiale, dedicato alla tomba di Petrarca ad Arquà, documenta un sincero culto per il poeta, sia diverse fasi di lavoro nelle quali il MANTOVA BENAVIDES, Marco arricchisce il repertorio diluoghi classici, secondo l'evidente intento di alzare la ...
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FERRARIS, Carlo Francesco
Pasquale Beneduce
Nacque a Moncalvo (prov. di Alessandria, oggi di Asti), il 15 ag. 1850 da Bartolomeo, di "professione proprietario", e da Maddalena Bottacco, benestante. [...] giugno 1878), né di rimproverare più tardi allo stesso Luzzatti il "cultodi se stesso" quale luogo, esigeva un ampliamento alle "funzioni scientifiche" degli ufficiali di statistica e il trasferimento dell'Ufficio presso il Tesoro, luogo naturale di ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] debba essere in primo luogo interiore; ed è acutamente consapevole delle difficoltà che la ostacolano, per la carenza di ecclesiastici validi (ibid., della libertà diculto da parte del nuovo eletto e dal sacrificio della lega. Alla corte di Vienna si ...
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BERNARDO da Pavia (Bernardo Circa, Bernardo Balbi, Bernardus Balbus, Bernardus Papiensis)
Filippo Liotta
Nacque a Pavia, secondo quanto afferma egli stesso nei versi posti a chiusura della Summa decretalium [...] sono rinvenute tracce diculto (Acta sanctorum iunii, IV, Antverpiae 1715, p. 620).
B. scrisse varie opere di cui alcune a monografle di B., la Summa de matrimonio e quella de electione,scritte nella stessa epoca, presumibilmente nello stesso luogo. ...
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MARSILI, Antonio Felice
Marta Cavazza
MARSILI (Marsigli), Antonio Felice. – Nacque a Bologna il 30 maggio 1651, e non nel 1649 come riportano Fantuzzi e quanti lo hanno seguito. Era il figlio primogenito [...] false tradizioni e delle forme superstiziose diculto con l’esigenza di non rompere con la tradizione e di presentarle all’Accademia, quattro memorie di mineralogia; non è tuttavia sicuro che la discussione su di esse abbia effettivamente avuto luogo ...
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MONDELLI, Francesco Antonio
Giuseppe Pignatelli
– Nacque a Roma il 6 febbr. 1756 da Sebastiano e da Costanza Lanti (Hierarchia catholica, p. 362).
La tradizione agiografica (Baraldi, p. 549) gli attribuisce [...] luogodi stampa di Aletopoli, la traduzione dell'opera Colpo d'occhio sul congresso di Ems, traduzione dal francese arricchito di note e di un'appendice di Dio (Roma 1790), che verteva sul tema del culto esterno dovuto a Dio e alla religione: in ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...