Giovanni Paolo II, beato
Massimo Bray
Le opere e i giorni di G. P. hanno delineato una figura di pontefice della Chiesa Cattolica Romana del tutto eccezionale. Il suo pontificato, iniziato nell'ottobre [...] teologia morale nell'Università Cattolica, rimasta l'ultimo luogodi insegnamento cattolico nei Paesi che gravitano intorno all'
Il legame di Wojtyła con il culto della Madonna risale, come lui stesso ci dice, ad alcune forme di devozione della ...
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GENTILE, Giovanni
Gennaro Sasso
Nacque a Castelvetrano, provincia di Trapani, il 29 maggio 1875, ottavo di dieci fratelli, due dei quali erano già morti quando egli vide la luce. Suo padre, che si chiamava [...] si accendeva di entusiasmo per il Foscolo e i valori civili da lui rappresentati e per un altro si piegava al culto reverente dei divenne così, velocemente, un severo luogodi ricerche, di studi, e anche, spesso, di impietosi esami critici; e, con ...
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MANZONI, Alessandro
Piero Floriani
Nacque a Milano il 7 marzo 1785 in una casa sui Navigli, in contrada S. Damiano 20 (oggi via Visconti di Modrone 16); la madre era Giulia Beccaria e il padre legale [...] alcun da furia d'irritato nervo), l'appello alla responsabilità di poeta e al culto del "santo vero".
Tra il 19 maggio e il la tragedia il M. teorizzò e usò il coro – luogodi espressione dell’autore – a esecrare le vecchie guerre tra Italiani ...
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FRANCESCO d'Assisi, santo (Francesco di Pietro di Bernardone)
Roberto Rusconi
Nacque ad Assisi, forse il 24 giugno 1182, da Pietro di Bernardone e da Giovanna (il soprannome di Pica della madre è attestato [...] esecuzione canora). Si tratta comunque di un componimento fortemente unitario, al di là delle circostanze della sua redazione finale (il che svuota di contenuto ogni disputa sul presunto luogodi composizione e sulla connessa cronologia). Ispirato ...
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ARETINO, Pietro
Giuliano Innamorati
Nacque ad Arezzo la notte fra il 19 e il 20 apr. 1492. Intorno all'ambiente familiare ed alla giovinezza dell'A. si hanno poche notizie sicure, le quali pur consentono [...] del resto, ché era generalmente invidiata la condizione delle "aretine" e di tutta la tribù o piccola corte di servi, aiutanti e collaboratori dei quali l'A. si circondava. Luogodi ritrovo abituale e prediletto degli amici artisti e letterati d'ogni ...
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EMANUELE FILIBERTO, duca di Savoia
Enrico Stumpo
Nacque a Chambéry l'8 luglio 1528, terzogenito di Carlo II, duca di Savoia, e di Beatrice di Portogallo.
Il 19 ottobre dello stesso anno, nella cappella [...] libertà diculto nelle valli, estesa anche ai cattolici; fuori dalle valli solo libertà di coscienza. Il trattato di cena … e fornita la cena subito si levò e restò in quel luogo giocando alle predelle… se bene tutti noi altri a pena potevamo stare ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tommaso d’Aquino
Gian Carlo Garfagnini
Tra i più grandi intellettuali del Medioevo la cui influenza è viva ancora oggi, come dimostra una bibliografia in perenne rinnovamento, Tommaso d’Aquino è stato [...] volta, è individuato o da una moltitudine di uomini (il termine che Tommaso usa in luogodi popolo che ancora non esiste in quanto per le modalità con cui si celebrava a quel tempo il culto divino, e in questo caso le parole del testo vanno intese ...
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FERDINANDO III di Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze, il 6 maggio 1769, secondogenito maschio di Pietro Leopoldo, granduca di Toscana e di Maria Luisa di Borbone, [...] di Pietro Leopoldo e revocare la libertà di commercio frumentario, vietando l'esportazione di grani, biade e oli. Furono inoltre autorizzate varie pratiche diculto e di Granducato.
L'intervento austriaco non ebbe luogo né allora, né durante gli anni ...
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ANTONIONI, Michelangelo
Sandro Bernardi
Carlo di Carlo
Nacque il 29 settembre 1912 a Ferrara da Ismaele ed Elisabetta Roncaglia, appartenenti a una famiglia della media borghesia. Due anni prima era [...] diretta da uno dei figli di Benito Mussolini, Vittorio, ma fu uno dei luoghidi formazione della cultura del neorealismo i suoi orpelli consumistici. In una scena divenuta oggetto diculto, tutto salta in aria: terrazzi e piscine nel deserto ...
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CARLO di Borbone, re di Napoli e di Sicilia
Raffaele Ajello
Primogenito di Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese, nacque a Madrid il 20 gennaio dell'anno 1716. Il diritto, anche se molto incerto, [...] , in una religiosità sincera, anche se spesso espressa in forme diculto assai semplici e non prive d'ingenuità. Di questi atteggiamenti e stati d'animo son testimonianza fedele molte centinaia di lettere ch'egli scrisse, fin da bambino, alla madre ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...