CASTELLAZZI, Giuseppe
Giuseppe Miano
Figlio di Giulio e di Giovanna Costa, nacque a Verona il 10 ag. 1834. Completò la propria educazione frequentando l'università di Padova, dove conseguì la laurea [...] al culto, proponeva, non potendosi riaprire tutte le arcate, "... la demolizione parziale... delle ostruzioni, cioè di tutte quelle luogo mediante un monumentale apparato semicircolare innestato sul perimetro dell'esedra romana delle terme di ...
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GIACOMO il Maggiore, Santo
T. Iazeolla
Il nome Giacomo individua nel Nuovo Testamento due apostoli: G. detto il Maggiore, perché fu uno fra i primi a essere chiamato dal Signore (Réau, 1958), figlio [...] discepoli che accompagnavano il corpo di G. l'avrebbero poi nascosto in un luogo poco lontano dalla costa. Il culto così vasto da generare una delle maggiori correnti di pellegrinaggio del Medioevo occidentale.Le fonti principali per la conoscenza di ...
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DELLA VALLE, Guglielmo (al secolo Pietro Antonio o Giovanni Antonio)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque tra il 1740 e il 1750, probabilmente nel 1745. Il luogo è incerto.
L'unico autore che dia una data [...] ), relativo all'ammissione del D. a quell'accademia, reca l'annotazione "di Tonco nel Monferrato" (paese a 4 km da Moncalvo e Montechiaro); presso la parrocchiale di quel luogo si sono rinvenuti atti anagrafici della sua famiglia, che se non portano ...
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Vedi CNOSSO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CNOSSO (v. vol. ii, p. 627 ss)
M. S. F. Hood
Si è conclusa nel 1961 la serie di scavi stratigrafici cominciati nel 1957 nell'area del palazzo del periodo del [...] del Minoico Medio I B nello stesso luogo si sono trovati frammenti di una brocca a vernice opaca, probabilmente sono greci, ma il culto del santuario continuò fino al periodo imperiale romano.
Lo scavo della Villa di Dioniso cominciato prima dell ...
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BUDAPEST
A. Kiss
E. B. Thomas
J. Gy. Szilágyi
La città moderna sul Danubio sorta dall'unione di tre città distinte Buda, Obuda, in collina sulla destra del fiume, e Pest, in pianura, ha conglobato [...] è consentito di ricordare in questo luogo che un numero esiguo.
Nel villaggio di Egyed del comitato di Sopron sono è da ricercarsi nel cultodi Iside. La parte interna della patera è riccamente decorata di intarsi d'oro e di argento; entro la cornice ...
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Vedi LEMNO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LEMNO (Λῆμνος, Limnos)
L. Bernabò-Brea
Red.
Isola dell'Egeo settentrionale, antistante alla costa della Troade con cui è stata culturalmente collegata nella [...] compare nel mito di Filottete e che era invece assimilata ad Atena. Ma i culti principali sono quelli di Efesto (che che aveva luogo probabilmente in primavera, durante la quale era frequente che avvenissero manomissioni di schiavi proclamate dall ...
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CHIARA, Santa
G. Curzi
Nata ad Assisi nel 1193, fondatrice dell'Ordine delle Clarisse, C. rappresenta con la sua intensa spiritualità e la sua dirompente originalità l'esperienza francescana integralmente [...] Quello di C. costituì uno dei casi più significativi di 'santità urbana': il suo divenne il culto ufficiale di tutta il cordone che cinge il saio presenta inoltre cinque nodi in luogo dei tradizionali tre.C. e Agnese che assistono alcune donne ...
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UR
A. Bisi
Antichissima città della bassa Mesopotamia, situata 15 km a O dell'attuale corso dell'Eufrate, nel luogo ora detto dagli Arabi Tell el-Muqayyar, "il tumulo della pece".
Nel 1854 J. E. Taylor, [...] " di Nannar, il dio lunare patrono di Ur, cioè il luogo in cui venivano preparate le offerte, e il tempio di Ningal ma rispettò i culti locali, dal momento che sua figlia divenne gran sacerdotessa di Ningal. Le tombe di età sargonide non differiscono ...
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ISHTAR
G. Garbini
− Nome semitico della sumerica Innin, Inanna (da Ninanna(k) "signora del cielo"). I. era la più importante divinità femminile mesopotamica, la cui natura e i cui attributi variarono [...] del tempo e del luogo.
Centro del suo culto era la città di Uruk, dove la dea aveva un tempio famoso, l'é-anna ("casa del cielo"), ma in seguito il suo culto si diffuse in tutta la Mesopotamia. Intorno al 3000 a. C. la dea di Uruk era venerata come ...
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GIONIMA, Antonio
Stefano Pierguidi
Figlio del pittore Simone e di Francesca Maria Bandiera, nacque a Venezia il 4 marzo 1697 (Crespi, p. 234).
Simone, nato a Venezia nel 1655, fu allievo a Bologna di [...] Non si conoscono il luogo e la data di morte dell'artista. Anche il padre di Simone, Francesco, originario di Padova, fu pittore. chiesa di S. Lorenzo a Budrio (Roli, 1977, p. 109); in questo anno infatti Benedetto XIII aveva confermato il culto dei ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...