ROMANICO
C. Tosco
Il termine R. (franc. Roman; ingl. Romanesque; ted. Romanik) venne riferito per la prima volta all'arte medievale nel decennio 1810-1820, per indicare una fase storica priva, fino [...] quindi, in primo luogo, come un fenomeno di ripresa edilizia su larga scala.Dal momento che la nozione di R. è frutto principio storiografico di porre in relazione il R., nei suoi aspetti regionali, con gli sviluppi autonomi del culto diocesano, ...
Leggi Tutto
CAVALIERE
F. Pomarici
La figura equestre del dio, del sovrano, dell'eroe, ma anche del semplice soldato o cacciatore, fu di grande rilevanza nell'arte antica tanto nel campo della rappresentazione regale, [...] 'impulso determinante per il crearsi del fenomeno partì dal cultodi Alessandro Magno (eroe-dio c.), fortemente radicato in dei temi amorosi, impiegati in primo luogo per la decorazione di oggetti di lusso di uso profano che, in ragione della loro ...
Leggi Tutto
ALTARE
D. Mustilli
Civiltà preistoriche. - Nello strato neolitico della grotta detta del Tamaccio, nelle Alpi Apuane, è stato rinvenuto un blocco squadrato con due cavità nella parte superiore, che [...] al tempio e a qualche esempio (Babilonia) di a. posto dinanzi ad esso. Di solito, nei culti asiatici, gli a. erano inclusi nel tempio stesso; ma erano anche posti in altri luoghi destinati al culto pubblico o privato ed ancora più frequenti erano ...
Leggi Tutto
ATHOS
P.L. Vocotopulos
Massiccio montuoso situato nella parte orientale della penisola calcidica, caratterizzato dalla presenza di un vasto insediamento monastico costituito da venti monasteri maggiori [...] architettonico organico, nel quale ogni nuovo corpo di fabbrica si sviluppa nel luogo e nel momento in cui se ne determina numero di icone bizantine non destinate all'iconostasi: si tratta di esemplari che si ricollegano talvolta al cultodi una ...
Leggi Tutto
APOCRIFI
M.V. Marini-Clarelli
Nella letteratura cristiana più antica il termine a. designava i libri 'segreti', in quanto non letti pubblicamente (Origene, Comm. ser. 46 in Mt. 24, 23-28, PG, XIII, [...] il re sacerdote fondatore di Gerusalemme (Salem), che era vissuto nella caverna per quarant'anni, praticandovi il culto divino (Roma, BAV, queste scene, specialmente nel Tardo Medioevo, diedero luogo a un ciclo autonomo (Soisson, Saint-Quentin, ...
Leggi Tutto
Pubblicita e grafica
Cesare De Seta
di Cesare De Seta
Pubblicità e grafica
sommario: 1. Introduzione. 2. Le origini della pubblicità e la sua fortuna nell'Ottocento. 3. L'uso del tempo libero. 4. Guerre, [...] un paragrafo della più generale storia delle arti. In primo luogo, infatti, un tal metodo ci condurrebbe a isolare, nel sette californiane che trasformano il culto del magico e dell'occulto in pratiche criminose. Una sorta di baratro che si apre nel ...
Leggi Tutto
Vedi PAESTUM dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PAESTUM (Παιστός, Ποσειδωνία, Ποσειδωνιάς, Παῖστον; Posidonia, Paestum)
P. Zancani Montuoro
Oggi frazione del comune di Capaccio, in provincia di Salerno, sui [...] , ed inoltre si conciliano a stento con le caratteristiche del luogo e con la storia degli altri stati della Magna Grecia. dall'abitato e la diffusione in questo del cultodi Hera, ma specialmente le fasi di sviluppo della città e i caratteri della ...
Leggi Tutto
L’iconografia di Costantino il Grande nell’arte e nella civiltà della Russia
Xenia Muratova
Mentre nell’arte dell’Occidente latino l’immagine e l’iconografia di Costantino il Grande conoscono una storia [...] , dove numerosi imperatori portano il suo nome. Il suo culto e la sua tipologia iconografica si sviluppano in primo luogo sulla base della Vita di Costantino scritta da Eusebio di Cesarea nel IV secolo. Naturalmente, anche Costantinopoli, la nuova ...
Leggi Tutto
DOSSALE
A. Condorelli
Con il termine d. (dal lat. medievale dorsale, doscale, torsale) si suole indicare - per esteso rispetto alla sua accezione originaria di 'veste' che ricopre il dorso di un altare [...] graduale subordinazione del ruolo della mensa a quello di sostegno dell'oggetto del culto legato alla sua dedicazione -, lo spostamento dell' , la sua presenza non appare al contrario aver dato luogo nelle ancone ad alcun aggetto o sporgenza (per es. ...
Leggi Tutto
MENADI (Μαινάδες da μαίνεσϑαι, esser furente)
E. Simon
Donne invasate al seguito (thìasos) di Dioniso, chiamate per lo più Βάκχαι (lat. Bacchae), nella letteratura antica, mentre sui vasi classici dipinti [...] e nel mito. - In molti luoghi della Grecia, come Atene, Delfi, Olimpia, Sparta, in Beozia e nella Jonia, erano associazioni femminili incaricate dallo Stato di occuparsi del cultodi Dioniso. Per la durata delle feste dionisiache diventavano menadi ...
Leggi Tutto
luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...