L'architettura: caratteri e modelli. Iran
Rémy Boucharlat
Anny Allara
Pierfrancesco Callieri
Caratteri generali
di Rémy Boucharlat
Prima della comparsa di una vera e propria architettura monumentale [...] principale con tre sale cruciformi, al contrario del primo variamente interpretato come luogodiculto per il fuoco e per le acque, o come luogodi purificazione e di preghiera collegato al vicino tempio del fuoco. Anche il piccolo tempio del ...
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Vedi CIPRO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CIPRO (Κύπρος Cyprus)
P. Bocci
G. Garbini
G. C. Susini
È l'isola posta più a E tra quelle del Mediterraneo orientale e si può considerare, da un punto di vista [...] presenza dell'altare. Nel periodo in cui è stata in uso, l'acropoli ha mantenuto questo carattere sacro, anche se il luogodiculto ha cambiato aspetto per divenire un tèmenos aperto con un altare ed una stanza-cappella del tipo a iwān.
Le mura delle ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] la sovrapposizione ad altri personaggi divini più o meno equivalenti. Alcuni non sono che il ricordo di un luogodiculto, quale Idàios, Diktàios, dalla montagna e dalla grotta cretese, Kithairònios, Anchèsmios, dal monte Anchesmo, Lykàios, Dodonàios ...
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CASTELSEPRIO
M. Andaloro
(Flavia Sibrium, Sibrie nei docc. medievali)
Località della Lombardia settentrionale in prov. di Varese, già abitata dai Galli Insubri, C. è ricordata per la prima volta nelle [...] che il ciclo pittorico appartiene a tempi "assai più recenti" di quelli della costruzione dell'edificio, tale analisi rilancia la tesi di un'origine assai antica del luogodiculto. Prima della decorazione del ciclo la chiesa sarebbe stata infatti in ...
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Vedi TEMPIO dell'anno: 1966 - 1997
TEMPIO
S. Donadoni
F. Matz
M. L. Matini-Morricone
1. Egitto. - Dei primordi della civiltà egiziana non ci sono restate tracce diluoghidiculto: tuttavia alcune [...] quindi sufficienti a conferire a questa forma un carattere monumentale. La forma usuale del luogodiculto nella civiltà minoica e micenea è la cappella di palazzo o la cappella di casa. Tuttavia già in età tardo-micenea, è documentato, a Eleusi, il ...
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Vedi ATENE dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ATENE (v. vol. i, pp. 767-863)
L. Beschi
In seguito agli sviluppi dello studio storico-urbanistico di A., i più recenti rinvenimenti si descrivono ormai più facilinente [...] lavori per un tempio destinato, come thesauròs, piuttosto a custodire un àgalma prezioso, che non a luogodiculto per una nuova Atena, di cui le fonti non testimonierebbero del resto l'esistenza in tale periodo. Le imprese edilizie del dominio ...
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Vedi ORIENTALIZZANTE, Arte dell'anno: 1963 - 1996
ORIENTALIZZANTE, Arte
P. Bocci
1. Definizione. - Con questa denominazione si indica il periodo dell'arte greca, che segue quello geometrico ed è caratterizzato [...] luogodi raccolta dei cittadini di pieno diritto, e l'acropoli, cioè il luogodiculto degli dèi.
In questo periodo di (Weinberg, R. M. Cook); in Attica c'è ugualmente una oscillazione di date, dal 710 a. C. (Cook, Beazley) al terzo venticinquennio ...
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ERACLE (῾Ηρακλῆς, Hercules, Hercoles)
H. Sichtermann
H. Sichtermann
Red.
Eracle "colui che è reso celebre da Hera" figlio di Zeus e di Alcmena, moglie di Anfitrione, fu l'eroe prediletto dai Greci, [...] . hist., xxxiv, 57) e un tempio emiliano (Liv., x, 23, 3). E. fu venerato come vincitore o invincibile. L'eroe aveva altri luoghidiculto al circo Flaminio come E. magnus custos (Ovid., Fast., vi, 209) e come E. Musarum (fondato nel 189 da M. Fulvio ...
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TESORI
E. Cruikshank Dodd
Nel linguaggio archeologico viene definito "tesoro" (ingl. hoard, ted. Schatzfund, fr. trésor) un complesso di oggetti in metallo pregiato, ritrovati casualmente o in regolari [...] e medievale il termine "tesoro" acquista un significato diverso quando si riferisce ai complessi di oggetti preziosi conservati in un luogodiculto (v. Martyrion; reliquiarî), per esempio S. Pietro, Monza, Coira. Il termine non ha rapporto ...
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Vedi NABATEA, Arte dell'anno: 1963 - 1995
NABATEA, Arte
M. A. Del Chiaro
G. Garbini
1. - Col termine di arte n. si designa la produzione artistica di quella parte della penisola araba e della regione [...] un'altra divinità nabatea, Zeus-Hadad, dio greco-semitico, scoperta a Pozzuoli, dove una comunità di mercanti nabatei aveva il proprio luogodiculto. Un'altra immagine di Zeus-Hadad si trova su un altare sul quale il dio è accompagnato da due Nìkai ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...