ARCA
J. Garms
Nel lat. medievale e nel volgare italiano la parola a. significa 'cassa', anche per uso domestico e, in senso generale, 'sarcofago'. La più recente accezione della parola ha mantenuto, [...] Edoardo il Confessore (m. 1066) nell'abbazia di Westminster, luogodi sepoltura della famiglia reale. A questa si aggiunsero Vauchez, La Comune de Sienne, les ordres mendiants et le culte des Saints. Historie et enseignements d'une crise (nov. 1328 ...
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ORANTE
C. Bertelli
Il termine designa una figura, maschile o femminile, solitamente in veduta frontale, con le braccia alzate all'altezza all'incirca delle spalle, in un gesto che si deve interpretare [...] facce dell'ara, non è dunque relativa al culto dei morti, ma a un atto diculto compiuto dal defunto quando era ancora in vita. a significare che quello rappresentato è un luogodi preghiera e di devozione. Lo stesso scadimento dei significati ...
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Vedi CARICATURA dell'anno: 1959 - 1994
CARICATURA
G. Becatti
La caricatura è una forma d'arte che nasce dalla forzatura intenzionale di alcuni elementi o aspetti del soggetto per un effetto comico con [...] trova dapprima nella decorazione del tempio, nella creazione di simulacri diculto, di ex-voti, i motivi principali e i campi ben arte figurativa il comico e la caricatura non dànno luogo ad espressioni originali perché quella ufficiale è volta verso ...
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BETILO (βαίτυλος baetylus; da bēt el, parole semitiche che significano "casa del dio", e dio stesso)
G. Lilliu
Un'iscrizione proveniente dal Mithraeum di Dura chiama maṣṣēbōt o "bètilo" il dio della [...] progredita e recente serie è costituita dai cippi conici, messi a segno e guardia dei luoghi funerari e diculto. Una trentina e più di siffatte pietre, di basalto (si noti il color nero), chiamate dal popolo talvolta "marmuradas" (cioè marmorizzate ...
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Vedi CARTAGINE dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CARTAGINE (fen. Qart Hadasht; greco Καρχηδών; lat. Carthāgo)
P. Romanelli
G. Sgatti
Colonia fondata dagli abitanti di Tiro sul golfo che si apre nella costa [...] delle vaste necropoli, di un santuario di Tanit sorto al di sopra di un più antico centro diculto, di varie stele votive parte alla periferia dell'abitato, su tombe di martiri o in luoghi particolarmente venerati. La magnificenza della città ...
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LARI (Lares, Lar)
M. Floriani Squarciapino
Divinità venerate dai Romani. Già gli antichi dibatterono più volte sull'origine del cultodi queste prische divinità latine e, sulla scorta delle varie testimonianze, [...] delle cerimonie. Nel larario trovavano luogo le statuine in bronzo, o in altro materiale, dei L., dei Penati e di tutte quelle divinità che il padrone di casa onorava in particolare e a cui rivolgeva il suo culto.
Le pitture che decoravano i ...
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CULTUALE, Bassorilievo
E. Will
La rappresentazione della divinità nelle civiltà antiche, orientali e greco-romana, prende due forme diverse e opposte a seconda del ruolo a cui è destinata. Nel caso [...] sia esso orientale, greco o romano, era concepito come la dimora del dio e il luogodi riparo della statua, mentre il rilievo cultuale, cioè l'immagine diculto tradotta in rilievo, doveva essere del tutto eccezionale. Per l'Oriente, in effetti, non ...
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PURGATORIO
A. Bratu
Il concetto di p. quale 'luogo intermedio dell'aldilà' costituisce il punto di arrivo di un lungo processo di sviluppo delle idee, delle credenze e delle pratiche relative alla sorte [...] del sec. 13° e del 14° il p. è un luogodi fuoco, come nel Breviario di Filippo il Bello, precedente al 1296 (Parigi, BN, lat. 1023 'immagine del p. sembra utilizzata al fine di promuovere il cultodi nuovi santi, ai quali erano attribuiti miracoli ...
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Vedi CAPITOLIUM dell'anno: 1959 - 1994
CAPITOLIUM
F. Castagnoli
Dal nome di uno dei monti di Roma, Capitolium, oggi Campidoglio, prendeva nome il tempio di Giove, Giunone, Minerva, innalzato sulla sommità [...] fisionomia politica, il cultodi Giove Capitolino non ebbe significato diculto nazionale e il tempio I. L., viii, 23062, dell'età di Diocleziano; non è certa l'identificazione con un edificio prossimo al luogo in cui fu trovata l'iscrizione: M. ...
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Vedi EFESO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
EFESO (v. vol. iii, p. 219-230)
B. Palma
Gli scavi sono stati ripresi dall'Istituto Archeologico Austriaco nel 1954 e proseguiti in campagne successive fino ad [...] rivela il sito della statua diculto menzionata nell'iscrizione. Tra il 293 e il 305 d. C. furono poste dinanzi ai quattro sostegni della facciata le basi per le statue bronzee dei Tetrarchi. In luogo della base di Massimiano, la sola non pervenutaci ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...