ARETINI o ARRETINI, Vasi
A. Stenico
La locuzione "vasi aretini" risale già all'antichità. Fra tutti i passi di autori antichi (v.: Thesaurus linguae Latinae: Onomasticon; s. v.: Arretinus), il più esplicito [...] stato localizzato con precisione in Arezzo o nella zona suburbana il luogo dove esistevano le fabbriche. In genere si è messa la circo; rappresentano atti diculto più generici; simposi e gruppi erotici, serie di numi, scene di gioco o farsesche. ...
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Vedi SABRATHA dell'anno: 1965 - 1997
SABRATHA (Sabrătha, Σαβράϑα)
P. Romanelli
Città della costa della Tripolitania, nata da un emporio fenicio verosimilmente già nella prima metà del I millennio a. [...] , anche da cappella per il culto imperiale, come Vitruvio ci dice per la basilica di Fano, dato che in essa centro della sala a crociera attigua alla basilica, già servita come luogodi adunanze; esso ebbe la forma a croce, così frequente nella ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Oceania
Gaetano Cofini
Caratteri generali
Lo studio archeologico dei complessi architettonici ha consentito di raccogliere dati preziosi sull'organizzazione delle [...] loro distribuzione sul territorio o anche nei materiali e nelle tecniche costruttive. I primi approfonditi studi sui luoghidiculto polinesiani risalgono alle ricerche effettuate negli anni Venti e Trenta del Novecento da K.P. Emory nelle Isole ...
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Kitsch
AAbraham A. Moles
di Abraham A. Moles
Kitsch
sommario: 1. Definizioni. 2. Kitsch ed estetica sociale. 3. I caratteri oggettivabili del Kitsch. 4. Cenni storici. 5. La comparsa del neo-Kitsch. [...] di tutti, appunto, dal turismo. L'invasione dei luoghi che diculto invece di un culto, una volgarizzazione invece di una dottrina, una giustificazione invece di un impegno.
Le religioni di massa diventano Kitsch anzitutto nei loro oggetti diculto ...
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VENERE (Venus, etr. Turan)
J. Charbonneaux
Le origini della V. romana sono oscure e discusse; ma l'evoluzione della sua personalità e la storia del suo culto hanno un interesse psicologico e politico [...] della Cannicella, presso Orvieto (v.). Si tratta di una statua dicultodi carattere ctonio, importata forse da Paro nel VI Lazio. Inoltre è nel corso dello stesso anno 217, che ebbe luogo la celebrazione del lettisternio (v.) in onore dei dodici dèi, ...
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Vedi PALESTINA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALESTINA
M. Avi-Yonah
La storia della P. è stata determinata prevalentemente dai fattori geografici: le sue piccole proporzioni le impedirono di avere, [...] di civiltà micenea.
Fra gli oggetti diculto vanno ricordate le cosiddette "placche di Astarte" (v. astarte): sono piccole placche di a Betlemme (v.) e una chiesa nel tradizionale luogodi Mamre, presso Hebron (v.). Questi primi martyria consistevano ...
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Vedi MALTA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MALTA
F. Biancofiore
Preistoria e protostoria. L'arcipelago maltese, che prende nome dalla maggiore delle sue tre isole (Malta, Comino e Gozo), riveste una importanza [...] ormai chiarita in questo periodo la funzione degli ambienti, che è quella di essere, almeno alcuni, destinati a luoghidiculto, poiché si sono rinvenute delle mensole (specie di altari) disposte lungo la faccia interna della parete maestra.
Anche la ...
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Restauro e conservazione
Alessandra Melucco Vaccaro
Il concetto di restauro, inteso come il complesso di regole che presiedono all'insieme dei trattamenti e degli interventi destinati a minimizzare [...] radicale applicazione di questa tendenza anche nel resto d'Europa, soprattutto in Germania e Inghilterra, diede luogo ad abusi degli edifici che, per la continuità dell'uso diculto, reclamavano un completamento. Analoghe soppressioni e de-restauri ...
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Vedi SELINUNTE dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SELINUNTE (Σελινοῦς, Selênus)
I. Marconi Bovio
La città sulla costa meridionale della Sicilia, fra il capo Granitola e il capo S. Marco, fu fondata nel 628 [...] locale rimane l'àdyton, che forse rispondeva ad esigenze diculto.
Un solo edificio ellenistico si trova a S., il di grandiose sculture architettoniche, le metope dei templi, e di opere isolate eseguite sul luogo, per cui si può parlare di arte o di ...
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MONASTERO
A. Paribeni
Con il termine m. viene indicato, in generale, un complesso di strutture all'interno del quale trova sede una comunità di monaci, di norma definito da cinte murarie o da altro [...] limite fisico e comprendente luoghi destinati al culto, spazi abitativi, aree destinate ai servizi e alle attività produttive. In relazione al tipo di ordinamento liturgico e amministrativo adottato o a un legame privilegiato con memorie o santuari ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...