LISBONA
M.J. Pérez Homem de Almeida
(fenicio-iberico Olisipo; lat. Felicitas Iulia; portoghese Lisboa; al-Ushbūna, Olissibona, Lisabona, Lyzbona nei docc. medievali)
Capitale del Portogallo e capoluogo [...] (Mantas, 1994) che attestano che il culto imperiale fu introdotto già durante il regno di Tiberio (Etienne, 1958). L. fu un luogo dove si ergeva una moschea a cinque navate re Alfonso I Henriques ordinò di erigere una chiesa cristiana. Dal punto di ...
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DRAGO
S. Manacorda
Il d. è uno degli animali fantastici la cui frequente natura composita, funzionale a intenti di rappresentazione simbolica, rivela contemporaneamente una forte attitudine ornamentale. [...] guardia diluoghi sacri (come il d. del giardino delle Esperidi o della leggenda diculto degli idoli pagani, ai quali la nuova religione si sostituiva, costituisce il nucleo significante di tanti episodi agiografici come, tra i più famosi, quelli di ...
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FONTANA, Domenico
Alessandro Ippoliti
Figlio di Sebastiano e di una Domenica, nacque a Melide, piccolo borgo del Canton Ticino, nel 1543. Come riferiscono i suoi biografi, nel 1563 si trasferì a Roma, [...] problemi di architettura, urbanistica, rapporto con l'antico, economia e culto.
Durante il primo anno del pontificato di Sisto quattro linee critiche principali di interpretazione dell'architettura del Fontana. In primo luogo, sostiene Benedetti, vi ...
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VOLTERRA
V. Ascani
(etrusco Velathri; lat. Volaterrae)
Cittadina della Toscana centro-occidentale, in prov. di Pisa, posta tra le valli della Cècina e dell'Era, sulla sommità piana di un poggio in posizione [...] , 1999, pp. 413-426; F.A. Lessi, Pittura medievale nella diocesi di Volterra: immagini e culto, Firenze 1999; Volterra e la Val di Cecina, a cura di F. Lessi (I luoghi della fede), Firenze-Milano 1999; V. Ascani, Componenti cistercensi della scultura ...
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MACCHIETTI, Girolamo
Luca Bortolotti
Figlio di Francesco di Mariotto e di Antonia, nacque a Firenze il 22 febbr. 1535 (cfr. Privitera, 1996, p. 202, opera alla quale si rimanda dove non diversamente [...] produzione di effigi e arredi sacri destinati al culto e alla devozione, come indica l'epiteto "del Crocifissaio" riservato di frequente in primo luogo, è in esso chiaramente percepibile la suggestione compositiva e coloristica di modelli veneziani ...
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CORONA
E. Zanini
La c., ornamento del capo di forma circolare spesso in metallo prezioso, fu nel Medioevo il più importante segno di sovranità delle monarchie occidentali. Gli esempi conservati sono [...] tra ambito temporale e spirituale, in primo luogo il trasferimento di insegne e diritti temporali a dignitari ecclesiastici, anche valore di reliquiari, e parimenti si elaborarono reliquiari in forma di corona. La relazione tra c. e culto delle ...
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FETTI, Domenico
Gabriello Milantoni
Non sono noti con precisione né il luogo né la data della sua nascita. Tuttavia, confrontando il certificato di morte, redatto in Venezia il 16 apr. 1623, dove l'età [...] 'artista (il padre Pietro, la sorella Giustina, poi monacatasi con il nome di Lucrina presso le orsoline a Mantova, il fratello sacerdote Vincenzo) era votato al cultodi Filippo Neri. Quasi certamente i rapporti della famiglia Fetti con i filippini ...
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CAVALLERIA
F. Cardini
La c. medievale si definisce attraverso due funzioni che polarizzano il significato della parola e che, se non vengono accuratamente distinte e articolate, rischiano di confondere [...] certi giorni (tregua Dei), nonché in certi luoghi o nei confronti di persone inabili a difendersi, come ecclesiastici, onore, il culto della parola data e della fedeltà indipendente dagli esiti di quelle scelte che il cavaliere sente di dover fare ...
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SVEZIA
T. Eriksson
(svedese Sverige)
Stato dell'Europa settentrionale, con capitale Stoccolma, che comprende l'area orientale della penisola scandinava e le isole di Gotland e Öland, nel mar Baltico. [...] della sede arcivescovile di Gamla Uppsala al nuovo edificio e la traslazione della cassa di s. Erico ebbero luogo nel 1273, quando den helige: Kult, historia, reliker [S. Erico: culto, storia, reliquie], Stockholm 1954; A. Borelius, Romanesque Mural ...
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Anacoreta
C. Lapostolle
L'a. è 'colui che si pone fisicamente lontano dal mondo' (il verbo gr. ἀναχωϱεῖν significa 'starsene appartati'); il termine corrisponde a quello di 'eremita', più frequente [...] e 7° si sviluppò un autentico culto. Ogni comunità raccolse così la propria dal sec. 9° divenne il luogo d'incontro dei cristiani venuti da . 13°, unisce in un solo volume immagini di a. celebri a quelle di altri di minor fama (Roma, BAV, lat. 375 ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...