FIGINI, Luigi
Maristella Casciato
Nacque a Milano il 27 genn. 1903 da Alessandro, che si occupava di contabilità e amministrazione, e da Pia Jardini che favorì i suoi interessi per la pittura e la musica [...] un itinerario di trasformazione dell'area industriale del Canavese da semplice luogodi lavoro a comunità realizzazione di un ambiente sacro (né salone per conferenze, né cinema, né teatro), di una vera chiesa, cioè, destinata al culto cattolico". ...
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TIVOLI
P.F. Pistilli
(lat. Tibur)
Cittadina del Lazio in prov. di Roma, posta sulle pendici settentrionali dei monti Tiburtini, nel punto in cui il corso dell'Aniene scende, formando delle cascate, [...] contado in grandi aziende agricole resero il territorio di T. luogodi numerose residenze dell'aristocrazia romana (per es. cortine di edifici diculto romanici e di alcune abitazioni (per es. campanili della cattedrale e di S. Pietro, facciata di S ...
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NOVARA
M.L. Gavazzoli Tomea
(lat. Novaria)
Città del Piemonte, capoluogo di provincia, situata nella pianura fra i fiumi Sesia e Ticino.N. conobbe insediamenti fin dall'età del Bronzo, ma solo con la [...] anche il pulpito della basilica di S. Giulio a Orta San Giulio, si conferma come luogo privilegiato di scambi fra l'area lombarda Arte lombarda, n.s., 1979, 52, pp. 31-52; id. Edifici diculto nell'XI e XII secolo. La pianura e la città, in Novara e ...
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ROMANIA
R. Theodorescu
(lat. Dacia; rumeno România)
Stato dell'Europa orientale che occupa la regione a N del corso inferiore del Danubio e il cui territorio si articola, da un punto di vista orografico, [...] voivodato di Transilvania, il trionfo definitivo della Chiesa romana, la presenza di gruppi etnici esterni, in primo luogodi origine di Argeş e Suceava, con gli edifici diculto che a esse erano destinati: va ricordata la chiesa di S. Nicola di ...
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LEON
M. Durliat
LEÓN (lat. Legio)
Toponimo che designa la città della Spagna settentrionale posta ai piedi dei monti Cantabrici, alla confluenza dei fiumi Bernesga e Toro, e la vasta regione circostante [...] 'episodio dell'Incoronazione a destra. La volontà di esaltare il culto mariano si manifesta anche con la presenza della della cattedrale di Burgos. La cattedrale di L., come la chiesa premostratense di Aguilar de Campóo, fu luogodi sepoltura ...
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ARIANESIMO
M. Simonetti
Importante movimento eretico, che si sviluppò in Oriente nel corso del sec. 4° e dalla metà dello stesso secolo coinvolse l'Occidente, protraendosi qui, a causa delle invasioni [...] testi da proporre, anche nella predicazione, in luogodi altri, per certi episodi evangelici piuttosto che per di individuare un antico edificio diculto ariano è costituita dalla presenza, in una medesima località, di resti di due edifici diculto ...
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LUCERA
RRaffaele Licinio
È del cronista Riccardo di San Germano la preziosa notizia che, tra fine maggio e inizio giugno del 1223, Federico II riuscì a ottenere una prima, consistente vittoria sui saraceni [...] aver indubbiamente pesato, nella scelta dello Svevo, in primo luogo il ruolo di 'laboratorio politico e territoriale' assegnato alla Capitanata: è appunto godevano di importanti garanzie collettive: la libertà diculto, la possibilità di conservare ...
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ARCA DELL'ALLEANZA
G. Sed-Rajna
Oggetto sacro degli Israeliti, centro del culto divino, costruito in legno d'acacia rivestito di lamine d'oro e destinato a contenere le tavole della Legge.L'evocazione [...] da questo 'luogo' si rivolgeva al popolo) è stata consacrata dalla terminologia: ᾽ărōn è infatti la definizione usata di norma per entrambe. L'a.-armadio, affiancata da due candelabri simmetrici e circondata da diversi oggetti diculto, divenne, tra ...
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FERRUCCI, Andrea (Andrea da Fiesole)
Sandro Bellesi
Figlio di Piero di Marco, nacque a Fiesole (Firenze) intorno al 1465 e giovanissimo fu iniziato allo studio delle arti plastiche. Sotto la guida di [...] contratto rogato il 29 maggio 1492, doveva essere "di marmi di Carrara bianchi e in alcun luogo rossi ... alta sette braccia in circa e larga alla corte e a edifici diculto ungheresi.
Una deliberazione degli operai di S. Maria del Fiore del ...
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NUMERI
H. Lange
Si considera n. ognuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ogni oggetto preso in considerazione, servono a indicare la [...] riflessioni sullo statuto del n. ontologico (De numeris), e nel sec. 14° presso Nicole Oresme.I luoghidiculto, già portatori di un ricco simbolismo legato alla scultura e alla decorazione figurata, celano sicuramente, in molti casi, 'n. evangelici ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...