VITERBO
M.G. Bonelli
(Castrum Viterbii, Bitervo, Viterbio nei docc. medievali)
Città del Lazio, capoluogo di provincia, situata ai piedi dei monti Cimini.
Urbanistica
Il nucleo più antico della città [...] luogodi sepoltura privilegiato per le personalità più illustri del tempo. La scelta di papa Clemente IV (m. nel 1268) di Elia, L'immagine diculto, dall'icona alla tavola d'altare, in La pittura in Italia. L'Altomedioevo, a cura di C. Bertelli, ...
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PISA
V. Ascani
(lat. Alphea, Pisae)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Arno e non lontana dalla costa tirrenica. In origine P. fu città lagunare [...] da un'area cimiteriale in concomitanza con la costruzione dei primi edifici diculto cristiani (Maggiani, 1986; Bruni, 1995, pp. 176-177; Redi e avevano prodotto una forte espansione che dette luogo a vistosi effetti insediativi e urbanistici, quali ...
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BASILIANI
G. Ciotta
L'espressione ordo sancti Basilii indica convenzionalmente le comunità monastiche italo-greche dell'Italia meridionale e della Sicilia e pare derivi da un inciso dell'ultimo cap. [...] sec. 11°) sia stata recentemente individuata in un piccolo edificio diculto a Scalea in Calabria, forse dedicato a s. Nicola, quasi a indicargli il luogo più importante dell'edificio. Il passaggio dalla forma rettangolare di base a quella circolare ...
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CROCIATI
J. Folda
L'appellativo di c., derivato dalla croce che essi portavano raffigurata sul petto, si riferisce ai soldati che parteciparono alle spedizioni militari cristiane in Terra Santa per [...] fine del sec. 11° le comunità cristiane in Palestina potevano contare, dopo le persecuzioni di al-Ḥākim (996-1021), su un numero molto ridotto diluoghidiculto, che erano stati parzialmente ripristinati sia per la ripresa della consueta politica ...
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RAVENNA
R. Farioli Campanati
Città dell'Emilia-Romagna, situata nella bassa pianura padana, nell'area meridionale del delta del Po, a poca distanza dal litorale adriatico.In epoca tardoantica R. fu [...] trovano in gran numero, contrassegnate da una lastra di porfido, in un luogo privilegiato, nel pavimento del presbiterio delle chiese policroma e polimaterica degli interni degli edifici diculto ravennati, esaltati dalla luce che penetra dalle ...
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BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] che nei Dialoghi narra l'avvenuto insediamento dei monaci appunto sulle antiche strutture romane e l'adattamento degli antichi luoghidiculto a chiese dedicate a s. Giovanni Battista e a s. Martino. Intorno a quest'ultima erano dislocati gli alloggi ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio diculto e l'organismo residenziale, fornito [...] fosse condizionata in special modo dalle caratteristiche del luogo, ne sono state individuate almeno cinque tipologie, con alcune varianti, determinate dalla posizione dei c. in rapporto all'edificio diculto (Aniel, 1983, tav. V).P.F. Pistilli
Bibl ...
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PUGLIA
P. Belli D'elia
Regione dell'Italia meridionale, confinante a N con il Molise, a O con la Campania e la Basilicata, bagnata a E, S e S-O dal mar Adriatico e dal mar Ionio.
La P. corrisponde grosso [...] al 1034, Bari 1994b; Culto e insediamenti micaelici nell'Italia meridionale fra Tarda Antichità e Medioevo, "Atti del Convegno internazionale, Monte Sant'Angelo 1992", a cura di C. Carletti, G. Otranto, Bari 1994; M. Trotta, I luoghi del ''Liber de ...
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CIVIDALE
M.A. San Mauro
(lat. Forum Iulii; Civitas Austriae, Civitatum nei docc. medievali; od. Cividale del Friuli)
Centro del Friuli di origine preromana, sorto sulla riva destra del Natisone nell'omonima [...] il duomo attuale, e probabilmente sul luogodi un tempio romano. In virtù della legislazione di Teodosio I, questo può essersi verificato tessuto urbano. Gli episodi più rilevanti di edilizia civile e diculto sono connessi al nuovo assetto politico e ...
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GAND
A. de Schryver
(fiammingo Gent; Ghendt, Ganda nei docc. medievali)
Città del Belgio settentrionale, capoluogo della Fiandra orientale, posta in una regione pianeggiante, caratterizzata da una fitta [...] divenne così luogodi inumazione per diversi membri della famiglia comitale. Il rinnovamento comportò anche l'avvio di un'ampia -775), riguardante alcune immagini e il cultodi rappresentazioni di Cristo e di santi, che probabilmente si riferivano a ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...