ZANETTI, Ubaldo
Alessandro Pastore
– Nacque a Bologna il 16 maggio 1698, figlio di Pellegrino, che nel 1691 aveva ottenuto la licenza di esercizio alla professione di speziale, e di Anna Giacoma Martinelli, [...] oggetto diculto, la lettera di una religiosa morta in odore di santità, sottratta con destrezza da parte di una suora (Archivio di Stato di Bologna, le forme della sociabilità che avevano luogo nella bottega di Zanetti. Questi infatti dichiarò che ...
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SCARAMUCCIA ANGELITA
Pietro Giulio Riga
ANGELITA. – Nacque tra il 1580 e il 1590 a Montecassiano, piccolo borgo del Maceratese, da genitori appartenenti a una famiglia nobile locale. Il padre, Antonio [...] gli anni Trenta del XVII secolo, come attesta il luogodi spedizione di alcune dedicatorie delle sue opere a stampa (1631-1638 epiche di Tasso, dal Rinaldo alla Gerusalemme conquistata, aspetto che rende ancora più tenace ed esteso il culto tassiano ...
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CAVALLARI, Aristide
Silvio Tramontin
Nato a Chioggia (Venezia) l'8 febbr. 1849, iniziò gli studi nel seminario di quella diocesi, trasferendosi poi in quello di Venezia verso la fine del corso teologico [...]
Ma se l'educazione religiosa, le pratiche di devozione e diculto, i restauri della chiesa parrocchiale ebbero, secondo Marcantonio Bragadin, luogodi ritrovo e di formazione per lavoratori e una delle prime casse operaie di depositi e prestiti ...
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DALLAMANO
Graziella Martinelli
Famiglia di artisti operosi nei secoli XVII-XVIII.
Pellegrino, nato a Modena nella prima metà del sec. XVII, morto dopo il 1700, ne fu il capostipite: pittore, risulta [...] propagandistica" e trionfante degli edifici diculto sia in quella della rappresentatività Giuseppe); Id., Note sullo spettacolo in Modena tra Sei e Settecento: i luoghi e le presenze, in Alessandro Stradella e Modena: Musica, documenti, immagini ( ...
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EMILIANI (Miani), Pietro
Giacomo Moro
Nacque a Venezia nel 1362 da Giovanni Miani, del ramo di S. Cassiano, e da Fiordelise Barbarigo.
Pur nell'assenza di notizie certe sulla prima parte della sua vita, [...] nato non prima del mese di giugno). Egli usò costantemente la forma latinizzata del cognome in luogodi quella originaria, Miani, secondo l'apparizione della Madonna sul Monte Berico e il culto che ne derivò (il vescovo benedisse la prima pietra ...
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TASO
Federico Marazzi
– Se ne conosce il luogodi nascita (Benevento), ma non la data né l’identità dei genitori. Alcuni elementi possono però aiutare a inquadrare meglio questo aspetto: sappiamo infatti [...] S. Vincenzo al Volturno. A lui è infatti attribuita l’edificazione della chiesa di S. Maria Maggiore, che avrebbe rappresentato il principale edificio diculto del monastero durante tutto l’VIII secolo, sino al momento della costruzione della nuova ...
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CATALDO, santo
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Patrono di Taranto, nacque in Irlanda, nel Munster - forse a Canty, nella diocesi di Waterford -, nella prima metà del sec. VII, da famiglia assai religiosa, di agiate condizioni sociali. [...] propagazione del culto del santo, che, proclamato patrono di Taranto, fu oggetto, a partire dal sec. XII, di una venerazione la sillaba CHAV, a designare con maggior precisione il luogodi provenienza del santo. Lo Stornaiolo ha avanzato l'ipotesi ...
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SCOLASTICA, santa
Amalia Galdi
SCOLASTICA, santa. – Nacque a Norcia, nella Sabina, tra la fine del V e gli inizi del VI secolo.
Questo dato elementare (così come quello della morte, alla metà circa [...] medesima Vita, inoltre, egli fornisce maggiori dettagli circa il luogodi incontro tra Scolastica e Benedetto, lì dove fu costruita 130-144).
Benché, dunque, legato a quello di Benedetto, il culto per Scolastica è attestato nel tempo anche dalle ...
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GOTIFREDO (Goffredo, Gotefredo)
Irene Scaravelli
Era figlio, probabilmente secondogenito dopo Tedaldo, di Adalberto Azzo di Canossa e di Ildegarda, nobildonna la cui casata rimane incerta poiché appare [...] i fratelli (p. 26), dato che non ci è documentato il suo luogodi sepoltura. Il Simeoni (p. 20) non citò fonti per la sua Firenze 1964, pp. 325 s., 328; P. Golinelli, Culto dei santi e monasteri nella politica dei Canossa nella pianura Padana, ...
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VENEZIAN, Felice
Maria Pia Bigaran
– Nacque a Trieste il 3 agosto 1851 da Samuel Vita, agente di commercio, e da Amalia Heymann, in una famiglia benestante di religione ebraica. Aveva una sorella, Elvira, [...] il culto degli ideali con la cura degli interessi pratici» (Tamaro, 1924, p. 504).
Di carattere lettere pregò Nathan, come sindaco di Roma, di recuperare e conservare una lapide che ricordava il primo luogodi sepoltura dello zio Giacomo Venezian al ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...