GRASSI, Giovanni Antonio
Giovanni Pizzorusso
Nacque a Schilpario, nel Bergamasco, allora in territorio veneziano, il 10 sett. 1775 da Florino e da Alma Matti. Avviato agli studi presso i somaschi di [...] che ebbe luogo nel 1817 e fu motivato dalla necessità di informare la congregazione di Propaganda Fide sul cosiddetto scisma di Charleston la libertà diculto, che favorirebbe in definitiva la religione cattolica evitandole, a differenza di ciò che ...
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CIPRIANI, Emilio
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 15 sett. 184 da Francesco e da Teresa Piattoli. Dedicatosi con passione allo studio della medicina, acquistò, in breve, grande esperienza e [...] aspirazioni unitarie risaltarono soprattutto allorché ebbe luogo la discussione sull'opportunità di proclamare l'unione con Roma. della pena di morte in tutto il regno, l'istruzione primaria gratuita e piena libertà di religione e diculto.
Tuttavia, ...
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MONDELLI, Francesco Antonio
Giuseppe Pignatelli
– Nacque a Roma il 6 febbr. 1756 da Sebastiano e da Costanza Lanti (Hierarchia catholica, p. 362).
La tradizione agiografica (Baraldi, p. 549) gli attribuisce [...] luogodi stampa di Aletopoli, la traduzione dell'opera Colpo d'occhio sul congresso di Ems, traduzione dal francese arricchito di note e di un'appendice di Dio (Roma 1790), che verteva sul tema del culto esterno dovuto a Dio e alla religione: in ...
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GIOVANNI della Penna
Mario Sensi
Le notizie su G., uno dei primi francescani di origine marchigiana, si desumono dalla Chronica di Giordano da Giano e dai Fiorettidi s. Francesco. Non si conosce la [...] che la comunità ne celebrasse la festa il lunedì di Pentecoste. Il suo culto fu ufficialmente approvato da Pio VII il 20 nov. Giordano da Giano, giungendo a ipotizzare che il luogodi provenienza fosse Penne negli Abruzzi, dato la tipologia ...
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MARANTA, Carlo
Marco Nicola Miletti
Nacque il 17 febbr. 1583 a Napoli, dove fu battezzato il successivo 25 novembre nella chiesa di S. Maria della Rotonda. Vantava una discendenza da giuristi insigni: [...] in luogodi Melchiorre e Giambattista Reviglione. Dal 1621 al 1623 fu vicario generale di Carlo Carafa, vescovo di Aversa e , sistemandovi l'anno seguente l'immagine di "nostra Signora della Romania" e incrementandone il culto.
Il M. morì a Tropea il ...
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LORENZINI, Antonio
Stefano Tabacchi
Nacque a Montepulciano nel 1514, da Domenico, in una famiglia di agiate condizioni economiche. Sulla sua giovinezza non si hanno notizie, se non che studiò diritto [...] il tracollo demografico, seguito alla conquista fiorentina del 1406, aveva portato all'abbandono di numerosi luoghidiculto e all'usurpazione di beni ecclesiastici da parte di privati. Né le cose andavano meglio per i grandi monasteri della diocesi ...
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RAVASCHIERI, Baldassarre
Edoardo Rossetti
RAVASCHIERI, Baldassarre (in religione Baldassarre da Chiavari). – Nato a Chiavari nel 1419 da Giorgio di Rubaldino, olim Fulcone, secondo un albero genealogico [...] secolo di Baldassarre, così come il nome e il casato della madre. Il luogodi nascita di Ravaschieri Bernardino da Carasco, Il b. B. R. dei Franti Minori ed il suo Culto, Genova 1908; B. Bughetti, in Chronica, in Archivium Franciscanum historicum, II ...
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CAMOGLI (Camulio, Camullio), Niccolò
Valerio Marchetti
Nato, probabilmente nel secondo o nel terzo decennio del sec. XVI, da una ricca famiglia patrizia genovese e sposatosi con una facoltosa valtellinese [...] di un luogo dove nessuno potesse essere perseguitato per la propria confessione di fede. Indeciso a lungo se incamminarsi alla volta di Anversa o di partita da Gabriele Averario, ministro diculto della Chiesa riformata di Monte presso Sondrio, che il ...
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FRIGNANI, Tommaso
Hélène Angiolini
Nacque, probabilmente a Modena, nel secondo decennio del XIV secolo, da Cesare di Ottavio, in una famiglia originaria del contado circostante, denominato Frignano, [...] diplomatica volta in primo luogo a far desistere gli alleati dal loro appoggio in favore di Francesco. I tentativi di Birgitta di Svezia, la nobildonna svedese morta a Roma nel 1373, divenuta ben presto oggetto diculto e di venerazione ...
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TOMMASUCCIO da Foligno
Antonio Montefusco
TOMMASUCCIO da Foligno (Tomasuccio). – Nacque nel 1319 nei pressi di Nocera Umbra da un padre di cui non si conosce il nome e da una certa Bona.
Senza fondamento [...] Rosa, forse suo agiografo; quindi a Siena, luogodi importante proselitismo (si unirono a lui il folignate . 77-145; M. Sensi, Il beato T.: biografi, biografie e culto, in Le osservanze francescane nell’Italia centrale (secoli XIV-XV), Roma 1985 ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...