STENO, Michele
Daniele Dibello
STENO, Michele. – Nacque a Venezia intorno al 1331 dal matrimonio di Giovanni Steno con Lucia Lando. Prese forse il nome dell’avo: un Michele Steno visse nella prima metà [...] . Marina, in onore della santa nel cui giorno la città era stata recuperata. Al di là delle ragioni diculto, però, la scelta del luogo cadeva anche sotto gli auspici dell’uomo che lì riposava e sotto il cui dogado tutto o quasi, per ciò che concerne ...
Leggi Tutto
STROZZI, Matteo
Lorenzo Fabbri
– Nacque a Firenze il 21 o il 22 settembre 1397 da Simone di Filippo Strozzi e da Andreuola di Vieri Rondinelli. sdf
Nel 1422, all’età di venticinque anni, si unì in matrimonio [...] delegati a vigilare sull’osservanza degli ordinamenti della corporazione. Fu molto attivo nell’amministrazione diluoghidiculto affidati alla corporazione, come il complesso francescano della Verna, del quale, nel 1432, fu tra i primi conservatori ...
Leggi Tutto
NICCOLO da Poggibonsi
Sergio Gensini
NICCOLÒ da Poggibonsi. – Non si conoscono gli estremi biografici di questo frate nato tra il 1310 e il 1320 a Poggibonsi, nei pressi di Siena, che si definì «Frate [...] il luogodi nascita secondo l’uso corrente tra i francescani, ai quali dice di appartenere: «io frate Niccolò de’ frati minori di Poggibonizi» (Libro d’Oltramare, 1945, Proemio).
A Poggibonsi stimoli di varia natura e soprattutto il cultodi s ...
Leggi Tutto
POLLINI, Girolamo
Ginevra Crosignani
POLLINI, Girolamo. – Nacque a Firenze, presumibilmente nel 1544, da «parenti nobilissimi» (Ghilini, II, 1647, p. 154).
La tradizionale opera sugli scrittori domenicani [...] il falso luogodi stampa di Colonia (in realtà, Reims). La Historia di Pollini copre anch’essa il periodo che va dal regno di Enrico confronti dei sudditi cattolici che rifiutavano di conformarsi al culto prescritto dalla Chiesa d’Inghilterra.
Quando ...
Leggi Tutto
GIUDICI, Gaetano
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Milano il 17 genn. 1766 da Carlo Maria e da Giuseppa Lomeni. Cresciuto in un ambiente familiare benestante e aperto ai contatti con il mondo degli artisti [...] seminario generale di Pavia, che era stato aperto nel 1786 per volontà di Giuseppe II per concentrare in un solo luogo e rendere legislazione trovando equo il principio della libertà diculto perché ispirato a tolleranza verso le altre confessioni ...
Leggi Tutto
JANAVEL (Gianavello), Giosuè
Laura Ronchi De Michelis
Nacque nella frazione Vigne, tra Luserna e Rorà, in Val Pellice (Torino) da Jean e Catherine (il cui cognome non è noto) nel 1617.
La famiglia discendeva [...] .
La Patente riconosceva ai valligiani l'antica libertà diculto e di coscienza nelle valli, li esonerava dalle tasse per cinque eroe distante, era uno di loro, un contadino strappato ai campi dalla sua fede; i luoghidi cui parlava avevano ancora gli ...
Leggi Tutto
TREVES DE' BONFILI, Alberto Isacco
Paolo Pellegrini
TREVES DE’ BONFILI, Alberto Isacco. – Nacque il 13 settembre 1855 a Padova, in una famiglia di religione ebraica, secondo degli otto figli di Giuseppe [...] le ville di Este, Rovigo, Agna e Colà, e diverse residenze urbane, in primo luogo i palazzi di Padova e attivo nella Fraterna generale diculto e beneficenza degli israeliti di Venezia. Inoltre, coltivò rapporti di amicizia con correligionari come ...
Leggi Tutto
MORELLI, Angelo Adamo (Giovanni Battista)
Elisabetta Corsi
, Angelo Adamo Nacque da Francesco e da una Vittoria di Iacopo di cui si ignora il cognome a Castronovo in Garfagnana. Il 7 febbraio 1655 fu [...] il suo protettore, la cui famiglia aveva avuto antichi interessi commerciali in Asia orientale. Le lettere di Morelli descrivono i cibi, il vestiario, i luoghidiculto, le lingue delle popolazioni con le quali egli veniva in contatto; sono dunque ...
Leggi Tutto
GIANAVELLO (Giavanello), Giosuè
Sandra Migliore
Nacque nel 1617 a Liorato, nei pressi di Pinerolo, in Val Pellice, da Giovanni Gignous (detto Gianavello), originario di Bobbio Pellice, e da Caterina, [...] sanciti dalle Patenti; confermò il divieto diculto in San Giovanni con l'obbligo di trasferimento per le famiglie residenti nel luogodi incontro tra i rifugiati, suscitando l'indignazione del governo di Francia, che invitò il Consiglio di Stato ...
Leggi Tutto
BOVARA, Giovanni
Lucia Sebastiani
Nacque a Malgrate (Como) il 30 sett. 1734, secondogenito di Cristoforo Bovara Rejna e di Teodora Brentano Riati, in una famiglia che, arricchitasi con il commercio [...] di modello agli altri dello Stato (i beni dei gesuiti furono utilizzati per la realizzazione della riforma). In luogodi quel complesso di ecclesiastica, ecc. si trovano all'Arch. di Stato di Milano nei fondi Culto parte antica e parte moderna e Studi ...
Leggi Tutto
luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...