SISTO IV, papa
Giuseppe Lombardi
SISTO IV, papa. – Francesco della Rovere nacque a Celle in Liguria, in località Richetti, il 21 luglio 1414, da Leonardo «accimator panni» (così qualificato in diversi [...] anima e corpo), implicava di fatto anche la validità di numerose reliquie conservate in diversi luoghidiculto. Per quanto basata sulla difesa delle teorie scotiste, l’opera di della Rovere si proponeva di conciliare pacificamente le diverse teorie ...
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ENGELBERGA (Enghelberga, Angelberga), imperatrice
François Bougard
Figlia del conte di Parma Adalgiso, consorte dell'imperatore Ludovico II, E. fu una delle sovrane più rappresentative dell'epoca carolingia. [...] , il ritorno al culto delle immagini lo aveva seriamente compromesso.
La data stessa del matrimonio di E. con Ludovico II molto presto del monastero di S. Salvatore a Brescia, che era ad un tempo fonte di reddito e luogodi accoglienza per le figlie ...
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FIRMIAN, Carlo Gottardo, conte di
Elisabeth Garms-Cornides
Nato il 15 ag. 1718 a Trento, quinto figlio del barone Franz Alphons e di Barbara Elisabeth, dei conti Thun-Hohenstein del ramo Castel Thun, [...] nell'arcidiocesi, sulle forme di devozione barocche, in particolare il culto mariano e il cosiddetto voto vissuto quasi un quarto di secolo, andò distrutto durante la seconda guerra mondiale.
Fonti e Bibl.: Per la data e il luogodi nascita v. Trento, ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] debba essere in primo luogo interiore; ed è acutamente consapevole delle difficoltà che la ostacolano, per la carenza di ecclesiastici validi (ibid., della libertà diculto da parte del nuovo eletto e dal sacrificio della lega. Alla corte di Vienna si ...
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ROSSINI, Gioachino Antonio
Reto Müller
ROSSINI, Gioachino Antonio. – Nacque a Pesaro il 29 febbraio 1792, da Giuseppe e da Anna Guidarini (l’atto di battesimo reca il nome «Giovacchino Antonio»; Rossini [...] da vecchio) non ebbe mai luogo. Di certo frequentò Metternich.
La scrittura giunta ai coniugi dalla Fenice di Venezia fu forse da loro a Pesaro nel 1984, poi divenuto un’opera diculto, entrata stabilmente nel repertorio operistico mondiale (seicento ...
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MICHELUCCI, Giovanni
Mauro Petrecca
– Nacque il 2 genn. 1891 da Bartolomeo e da Ida Borri a Pistoia, dove il nonno paterno Giuseppe aveva aperto nel 1871 le Officine Michelucci, rinomate per la produzione [...] sacerdote del villaggio giardino di Arzignano (Vicenza), espose al M. le sue idee per un centro diculto, di cui fu posta la M. partì dall’assunto consueto della chiesa come luogodi percorso e di incontro, tornò sul tema della salita al Calvario, ...
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GREGORIO X, papa
Ludovico Gatto
Tedaldo Visconti nacque a Piacenza agli inizi del XIII secolo e appartenne alla famiglia cittadina dei Visconti, non imparentata con l'omonima casata milanese.
Poco sappiamo [...] , cui fece presente la triste situazione dei luoghi santi, ponendo immediatamente in luce l'importanza di Boemia.
La personalità di papa Visconti fu fortemente intrisa di ideali spirituali, tanto che ben presto la sua memoria divenne oggetto diculto ...
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MEDICI, Piero de’ (Piero il Gottoso)
Ingeborg Walter
Figlio primogenito di Cosimo (il Vecchio) e di Contessina de’ Bardi, nacque il 14 giugno 1416 a Firenze, nella casa vecchia dei Medici in via Larga. [...] fiorentina della quale la città andava fiera.
Alcuni anni più tardi il M. impresse le sue insegne a due luoghidiculto tra i più importanti e amati della città. Nella chiesa della Ss. Annunziata fece costruire intorno all’immagine miracolosa ...
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PERGOLESI, Giovanni Battista
Claudio Toscani
PERGOLESI, Giovanni Battista. – Nacque a Jesi il 4 gennaio 1710 da Francesco Andrea e da Anna Vittoria Giorgi, terzogenito di una famiglia di modeste condizioni [...] i due personaggi dai luoghi comuni del repertorio comico e farsesco in favore di un più raffinato tratteggio lo Stabat mater – ebbero diffusione continentale e divennero oggetto diculto; ma ciò che sanzionò sul piano internazionale la celebrità del ...
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VALADIER, Giuseppe
Elisa Debenedetti
– Nacque il 14 aprile 1762 a Roma da Luigi, maestro argentiere, fonditore, disegnatore, restauratore e forse anche scultore, e da Caterina della Valle, romana e [...] suppellettili di sua mano, la cappella del Divino Aiuto nella chiesa romana di Gesù e Maria al Corso, e in questo stesso luogo mimetizzavano sorprendentemente agli edifici diculto che inquadrano la porta sulla destra, ossia la chiesa di S. Maria e ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...