CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] a Roma (p. 99).
La Crusca veronese diede subito luogo a vivaci polemiche. In tre dialoghi pubblicati a puntate sul Poligrafo , il vanto di resuscitatore del cultodi Dante: Cfr. Proposta, I, 1, p. 210) le Bellezze della Commedia di Dante, la cui ...
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FERRI, Ciro
Laura Falaschi
Nacque a Roma, nella parrocchia di S. Maria in Trastevere, il 3 sett. 1633 da Clara Bonilla, romana, e Antonio Auriga "alias Ferri" (L. Falaschi, in Pascoli [1730], ed. crit. [...] (p. 243) quali possibili continuatori dell'opera in luogo del mediocre S. Corbellini, fossero all'epoca gli C. F. "Agiografi" di S. Teresa d'Avila, in Culto dei santi, istituzioni e classi sociali in età preindustriale, a cura di S. Boesch Gajano-L. ...
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PIO X, papa, santo
Maurilio Guasco
PIO X, papa, santo. – Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese, diocesi di Treviso, il 2 giugno 1835, da Giovanni Battista e Margherita Sanson, secondogenito di dieci [...] di vescovo; ma nello stesso tempo avrebbe evitato di dare l’impressione di prestare eccessiva attenzione ai problemi politici, dedicandosi in primo luogo , dedicando molta attenzione alla liturgia, al culto eucaristico, al canto e alla musica sacra ...
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GIACOMO della Marca, santo (Iacobus de Marchia)
Carla Casagrande
Nacque a Monteprandone, nel Piceno, nel 1393 e fu battezzato con il nome di Domenico; il padre si chiamava Antonio "Roscio" (Rossi) detto [...] maggior parte delle opere di G. sono dedicate alla predicazione. Ricordiamo in primo luogo le due prediche in Nominis Iesu, una raccolta di fatti miracolosi dovuti al culto del Nome di Gesù, tema caro alla predicazione di Bernardino da Siena e dello ...
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CONTILE, Luca
Claudio Mutini
Nacque a Cetona (Siena) nel 1505 da famiglia forse non nobile, ma agiata e notevolmente stimata.
Lo stesso C. fornisce importanti ragguagli circa la sua famiglia nel Ragionamento [...] armi alla luce di ideali squisitamente cavallereschi ed era egli stesso un letterato, nutrito al culto della poesia da particolari de gli Accademici Affidati ... (Pavia 1574).
In primo luogo il C. distingue le impres vere e proprie dai generi affini ...
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COMPAGNONI, Giuseppe
Giuseppe Gullino
Nacque a Lugo di Romagna il 3 marzo 1754 da Giovanni e Domenica Ettorri, e fu battezzato col nome di Marco Giuseppe. La famiglia, che risiedeva nel paese da circa [...] giudiziario sedeva il "miserabile fiorentino" Spannocchi, "a cui i tronchi monosillabi stettero in luogo d'ogni sapere e di ogni virtù"; il ministro per gli Affari del Culto, Bovara, gli pareva inerte e gretto, e quello dell'Interno, Villa, "nulla ...
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BEOLCO, Angelo, detto Ruzzante
Carlo Grabher
La tradizione che risale allo Scardeone lo vuole nato nel 1502.
I contributi biografici più recenti concordano nel voler retrodatare l'anno di nascita del [...] che il Rinascimento ebbe in vario modo il culto della natura e che un ideale di naturalezza fu variamente perseguito anche da scrittori ben il dialetto egli qui continua a usare; salvo in quei luoghi in cui ha usato l'italiano o anche il veneziano ...
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EXIMENO PUJADES, Antonio
Roberto De Caro
Nato a Valencia il 26 sett. 1729 da Vicente Eximeno e Maria Francisca Pujades, dopo i primi studi compiuti nel seminario de nobles di Valencia. il 15 ott. 1745 [...] la richiesta di maggiore libertà compositiva non escludeva affatto un'esigenza di "decoro del divino culto": occorreva " si perdonavano le intenzioni didattiche, ritenute fuor diluogo in un'opera di narrativa. Per questi giudizi, avvalorati dall ...
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FERRARI, Giuseppe
Franco Della Peruta
Nato a Milano il 7 marzo 1811 da Giovanni, di professione medico, e da Rosalinda, fece i suoi studi nel ginnasio-liceo "S. Alessandro" (ora "Cesare Beccaria") dal [...] della scienza" al posto dei culti e della metafisica, e l'attuazione del "diritto di necessità", limitatore della proprietà settemila rivoluzioni che nei calcoli ferrariani avrebbero avuto luogo in Italia dal Mille alla Riforma erano incasellate in ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] non bisognerebbe avere mai vent'anni". Il culto del dittatore s'iscriveva in una sorta di mistica della forza e dell'azione che da una nuova speranza di felicità. Ma le autorità ne impediscono l'accesso dichiarandola "luogo pericoloso" al pubblico ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...