VERRI, Pietro
Carlo Capra
– Nacque a Milano il 12 dicembre 1728, primogenito di Gabriele, patrizio milanese e giurista, futuro senatore (1749) e reggente (v. la voce in questo Dizionario), e di Barbara [...] di una bottega di caffè: una scelta assai indovinata in considerazione da un lato della crescente popolarità di simili luoghidi » (Edizione nazionale, III, 2004, p. 153) e il culto dell’amicizia: a questi «movimenti del cuore» sono dedicate la ...
Leggi Tutto
FILIPPO Neri, santo
Vittorio Frajese
Nacque a Firenze, nel quartiere di S. Pier Gattolini, il 21 luglio 1515, da ser Francesco di Filippo da Castelfranco e da Lucrezia da Mosciano.
Il padre esercitava [...] abitò nella parrocchia di S. Giorgio e F. frequentò il convento domenicano di S. Marco dove fu educato al cultodi Girolamo Savonarola, per e delle opere di J. de Gerson. Quando la stanza di F. divenne insufficiente, il luogo degli incontri fu ...
Leggi Tutto
MELZI D’ERIL, Francesco
Carlo Capra
– Nacque a Milano il 6 marzo 1753 da Gaspare Melzi e dalla gentildonna spagnola Maria Teresa d’Heryl che gli trasmise, oltre al secondo cognome, il titolo di grande [...] di governo sono di particolare interesse i fondi Araldica, parte antica e parte moderna; Commercio, parte moderna; Culto alla conoscenza della giovinezza del M.; in secondo luogo la pubblicazione di due testi del 1795 e del 1796 in Economisti ...
Leggi Tutto
GIAN GASTONE I de' Medici, granduca di Toscana
Maria Pia Paoli
Nacque a Firenze il 25 maggio 1671, terzogenito del granduca Cosimo III e di Margherita Luisa, figlia di Gastone duca d'Orléans e di Margherita [...] decisione furono respinte le pretese di esenzione fiscale degli ospedali di S. Maria Nuova di Firenze e di S. Maria della Scala di Siena, i quali sostenevano di essere "luoghi pii ecclesiastici".
Un caso emblematico di questo scontro tra principe ...
Leggi Tutto
PIO XI, papa
Francesco Margiotta Broglio
PIO XI, papa. – Achille Ratti nacque a Desio, borgo tra Monza e Como, il 31 maggio 1857, quarto figlio di Francesco e di Teresa Galli di Saronno. Venne battezzato [...] Pio XI, nel 1937, a definire le concezioni nazionalsocialiste «culto idolatrico» che «perverte e falsifica l’ordine da Dio erano appartenuti a partiti antifascisti, in primo luogo il Partito popolare di Luigi Sturzo, obbligato all’esilio, nella ...
Leggi Tutto
GIORDANO da Pisa (Giordano da Rivalto)
Carlo Delcorno
Le notizie più attendibili relative alla biografia di G., detto anche, in testimonianze risalenti a non prima del XVI secolo, Giordano da Rivalto, [...] dà sicure notizie sulla giustizia del luogo: per esempio, sull'usanza di tenere esposti lungo le strade i cadaveri dell'Assunta, la Vigilia beati Giordanis. Ebbe così inizio un culto, documentato anche da un'antica lauda (Noi debbiam lodare con ...
Leggi Tutto
BENEDETTO XIII, papa
Gaspare De Caro
Pierfrancesco Orsini nacque a Gravina il 2 febbr. 1650, secondo i calcoli del Vignato, mentre la maggior parte dei biografi lo dice nato nel 1649. Era figlio primogenito [...] 'Orsini la vittima indifesa delle malizie di curiali e diplomatici; ma il culto quasi maniaco delle reliquie, la sovrabbondanza immagazzinati a Benevento, la cosa dava spesso luogo ad episodi di speculazione da parte dei mercanti beneventani, contro ...
Leggi Tutto
MURATORI, Ludovico Antonio
Girolamo Imbruglia
– Nacque a Vignola (Modena) il 21 ottobre 1672, da Francesco Antonio e da Giovanna Altimanni.
Il padre, artigiano di qualche benessere, lo mandò a Modena [...] strutture liturgiche, in primo luogo alla messa, e alla volontà di sentirsi parte della comunità cattolica su un insieme storicamente certo di articoli di fede e diculti, che ne escludevano altri.
L’ostinato irenismo di Muratori non era perciò ...
Leggi Tutto
BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] era pur sempre una creatura e che le era di conseguenza dovuto soltanto un cultodi dulia. Quanto all'alchimia, si sa che in compagnia di altri gentiluomini del luogo il prigioniero dell'Inquisizione. L'uno e l'altro erano stati di quei trentuno che ...
Leggi Tutto
CASTELLI, David
Fausto Parente
Nacque a Livorno il 30 dic. 1836 da Abramo Isacco e da Rachele De Medina. Il padre, un avvocato, era figlio di Samuele Castello, figlio, a sua volta, di Abramo Isacco [...] era certo un Terachide di quelli che avevano conservato il culto antico monoteistico proprio di quelle genti, senza che il passo direttamente dal ms.; l’ed. Castelli è in più luoghi inintelligibile”. Il secondo (III [1889], pp. 93-104 della parte ...
Leggi Tutto
luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...