BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] predilette occupazioni e a ricercare i luoghi dove spera di incontrarsi con l'amata. Nel giorno della festa di Venere si trova con Lia, con degli autori greci.
Scritti danteschi. Il culto dell'opera dell'Alighieri riempì di sé tutta la vita del B., e ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] della Madonna di Or S. Michele, sorta nel 1291 in connessione con il diffondersi del culto per un'immagine miracolosa di Maria, cinque (20-24), in cui "l'esposizione dei fatti dà luogo a un'impennata retorica" (Pirodda).
Il primo impulso a narrare ...
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FOSCOLO, Ugo
Mario Scotti
Nacque a Zante, isola dell'arcipelago Ionio allora sotto il dominio di Venezia, il 6 febbr. 1778. Suo padre, Andrea, medico corcirese, contava ventiquattro anni, sua madre, [...] può così epitomarsi la più ampia redazione continua del carme, quella del "Quadernone": sul colle di Bellosguardo il poeta elegge il luogo del suo culto domestico, consacrando un'ara alle tre dee; al rito in loro onore è invitato A. Canova ...
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CATTANEO, Carlo
Ernesto Sestan
Nacque a Milano il 15 giugno 1801, da Melchiorre e da Maria Antonia Sangiorgi già vedova Cighera (Epistolario, IV, p. 260).
La famiglia era scesa nel Milanese nel secolo [...] Garibaldi e fu nominato commissario di guerra per Lecco, Bergamo e Brescia per tentare in quei luoghi e sulle Alpi l'estrema "sistema progressivo" fondato su studi di economia e di statistica (Scr. filos.,I, 20 s.), al culto della realtà. Circa l'idea ...
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ARIOSTO, Ludovico
Natalino Sapegno
Nacque a Reggio Emilia l'8 sett. 1474 da Niccolò e da Daria Malaguzzi Valeri. Il ramo degli Ariosti, da cui discendeva il padre, s'era trasferito da Bologna a Ferrara [...] il culto della poesia volgare, praticata con disinvoltura di esperto di Scolastica, il figlio Virginio e il fratello Gabriele), e nel '20 il completamento della prima redazione del Negromante, destinato a una rappresentazione che poi non ebbe luogo ...
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GARIBALDI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Nizza, allora capoluogo del dipartimento delle Alpi Marittime dell'Impero francese, il 4 luglio 1807. Era il terzo dei sei figli nati dal matrimonio [...] negativo pronunziato a suo carico dal Pisacane in più luoghi della sua opera di storico della rivoluzione e di teorico della guerra, dove si condannavano da un lato l'incipiente culto della personalità e le conseguenti suggestioni dittatoriali, dall ...
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BONOMI, Ivanoe
Luigi Cortesi
Nato a Mantova il 18 ott. 1873 da Pietro e da Aglei Parodi, compì gli studi medi nella città natale e si laureò nel 1896 all'università di Bologna in scienze naturali. Nel [...] ., un tentativo di concentrazione parlamentare, che tuttavia fallì, dando luogo alla ricostituzione di un Gruppo autonomo 260 e passim). Il culto della vittoria assunse nel B. una veste di esaltazione dell'esercito e di sua difesa contro ogni tendenza ...
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CLEMENTE XI, papa
Stefano Andretta
Giovanni Francesco Albani nacque il 22 o il 23 luglio 1649 ad Urbino da Carlo e da Elena Mosca, nobildonna pesarese.
La famiglia, già considerata "molto facoltosa [...] condannò in una memorabile lettera pastorale il cultodi Confucio, degli antenati defunti ed altre cerimonie rafforzare conseguentemente i vicariati apostolici. In secondo luogo vi fu l'urgenza di una risposta semplice e tradizionalista che ponesse ...
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FERDINANDO II di Borbone, re delle Due Sicilie
Alfonso Scirocco
Nacque il 12 genn. 1810 a Palermo, da Francesco, duca di Calabria, e da Maria Isabella, dei Borboni di Spagna, sua seconda moglie, ed [...] , vissuta con convinzione nelle pratiche del culto, non scevra da amore per le inizio del regno dessero luogo a decisioni coraggiose sui che andranno perduti nel 1943 A. Zazo, Come fu educato F. II di B., in Samnium, IX (1938), 1-2, pp. 74-123, e ...
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BRUNI (Brunus, Bruno), Leonardo (Lionardo), detto Leonardo Aretino
VVasoli
Non è sicuramente documentata la data della sua nascita, avvenuta comunque in Arezzo, ove la famiglia del padre Francesco doveva [...] trasmissibile ai figli.
Ormai il B. aveva trovato a Firenze il luogo più congeniale al suo lavoro di teorico di un programma educativo e culturale che saldava strettamente il culto e l'esercizio delle "humanae litterae" con l'impegno "civile" dell ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...