GREGORIO III, papa, santo
Paolo Delogu
Di origine siriaca, apparteneva probabilmente a una famiglia giunta a Roma dall'Oriente a seguito dell'occupazione araba di quelle province dell'Impero bizantino. [...] ebbe luogo il 1° nov. 731; oltre al clero romano, vi presero parte il patriarca di Grado Antonino e l'arcivescovo di Ravenna Giovanni territorio ravennate sussidi per le spese di assistenza ai poveri e diculto nelle basiliche romane, segno che in ...
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FRANCESCHI, Caterina
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Narni (oggi in prov. di Terni) il 26 genn. 1803 da Antonio, già ministro della Repubblica Romana (1798-99), e da Maria dei conti Spada.
A cinque anni [...] culto degli affetti familiari, dall'amore per la solitudine, dalla tendenza alla riflessione e da una forza morale non comune che le permise di uomini gli uffici, e gli onori: sicché in luogodi attendere ai casalinghi lavori, e ad allevare i loro ...
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PANVINIO, Onofrio
Stefan Bauer
– Nacque a Verona il 20 febbraio 1530 da Onofrio Panvino e Bartolomea Campagna; al battesimo ricevette il nome di Giacomo, che mutò in quello paterno al momento del suo [...] storia delle elezioni papali) e allo studio degli edifici diculto cristiani. Nel 1565 ricevette da Pio IV un aprile 1568, forse di febbre, durante un viaggio con il cardinale Farnese. Non si hanno notizie del luogodi sepoltura, ma verosimilmente ...
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SILVESTRO GUZZOLINI, santo
Ugo Paoli
SILVESTRO GUZZOLINI, santo. – Nacque a Osimo (Ancona) verso il 1177 dal nobile Gislerio, giurisperito.
La biografia del santo (Vita Silvestri), scritta tra il 1274 [...] Serra San Quirico. Il luogo era di proprietà di Corrado, signore di Revellone, che aveva conosciuto Silvestro centoventi monaci.
Dopo la morte, Silvestro godette immediatamente diculto a livello popolare, alimentato da una straordinaria attività ...
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ZACCARIA, papa
Paolo Delogu
ZACCARIA, papa. – Di origine greca, figlio di un Policronio, è l’ultimo della serie di papi di origine orientale che pontificarono a Roma tra la seconda metà del VII e la [...] a queste sollecitazioni che riconoscevano il ruolo della Chiesa di Roma come depositaria della tradizione evangelica e patristica in materia di dottrina e diculto e come punto di convergenza della rinnovata Chiesa continentale.
All’interno del regno ...
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VENANZIO FORTUNATO, santo
Stefano Di Brazzano
VENANZIO FORTUNATO, santo. – Nacque a Duplavenis, oggi Valdobbiadene (Treviso), poco prima del 540.
Il nome completo tramandato dai manoscritti è Venantius [...] fatto ritorno in patria.
Egli descrisse il percorso compiuto in due diversi luoghi della sua opera. Nel primo passo l’itinerario è punteggiato di soste in corrispondenza di celebri luoghidiculto (M., l. IV, versi 630-680): in conformità a ciò in ...
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CASTROMEDIANO, Sigismondo
Luigi Agnello
Nato a Cavallino (Lecce) il 20 genn. 1811 da Domenico, duca di Morciano, e da Teresa dei marchesi Balsamo, discendeva da un'antica e illustre famiglia di origine [...] in senso unitario del suo liberalismo e lo sviluppo di un vero e proprio culto della monarchia sabauda, in quanto garante della soluzione nel salotto della baronessa Olimpia Savio di Bernstiel, luogodi convegno dei personaggi più in vista ...
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TOMMASI-CRUDELI, Corrado
Francesca M. Lo Faro
Nacque a Pieve Santo Stefano (oggi in prov. di Arezzo) il 31 gennaio 1834, primogenito di Pietro, medico (1804?- Firenze 1880) e di Elisa Gatteschi (1808-1893), [...] p. 26). Non prese però parte alla spedizione d’Aspromonte, luogo in cui Garibaldi fu ferito da una pallottola al malleolo destro, ma movimenti di truppa; il 21 marzo 1875, sostenne l’obbligo del servizio militare da parte dei ministri diculto e ...
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LONGO, Bartolo
Marilena Ferraris
Nacque il 10 febbr. 1841 a Latiano, presso Brindisi, da Bartolomeo e da Antonia Luparelli, sposata in seconde nozze.
All'età di sei anni la famiglia lo affidò al collegio [...] di Valle di Pompei, il L. fece leva sull'importanza che la popolazione locale dava al culto dei morti, decidendo di la richiesta del L., ripristinò l'icona di S. Caterina da Siena in luogodi S. Rosa; inoltre aggiunse l'architettura retrostante ...
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CELLARIO (Cellaria), Francesco
Valerio Marchetti
Nato a Lacchiarella, in provincia di Milano, intorno al 1520, era figlio di un vinicellarius di nome Galeazzo. Entrato nell'Ordine francescano dei minori [...] il C. e una spia del governatore di Milano in Valtellina non poté aver luogo per la morte di quest'ultimo).
L'operato dei tre fatto della presenza di un residuo ereticale incompatibile con la sua funzione di ministro diculto riformato. Quando ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...