L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo etrusco-italico
Giuseppe M. Della Fina
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Il contributo che l'archeologia può offrire alla conoscenza [...] che, fin dai suoi albori, hanno accompagnato la nascita dello studio delle antichità etrusche e italiche. Le necropoli e i luoghidiculto sono sicuramente i due aspetti più noti dell'Italia preromana, mentre, sino ad anni recenti, sono rimaste in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Munificentia e propaganda politica nell'architettura della Roma repubblicana
Claudia Guerrini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il [...] quelle, tozze e pesanti, dell’edificio originale; ma l’intento di impreziosire e di accrescere comunque il prestigio del venerando luogodiculto si traduce nell’utilizzo di materiali di lusso, nella realizzazione, affidata ad un artista greco ...
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Vedi THASOS dell'anno: 1966 - 1997
THASOS (Θάσος, Thasus)
P. Vianello
Red.
È una delle isole più settentrionali dell'Egeo e dista solo 6 km dalla costa tracica, a cui è geologicamente affine. Ampia [...] sinistro della strada si affacciano dei magazzini) si giunge al santuario di Eracle, una delle divinità più venerate a Th., che fu luogodiculto fin dal VII sec. (frammenti di ceramica tardo-geometrica) e in cui erano presumibilmente esposti tutti ...
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Vedi RODI dell'anno: 1965 - 1996
RODI (v. vol. VI, p. 743)
I. Ch. Papachristodoulou
Le ricerche su vasta scala condotte nell'area della città antica in seguito allo sviluppo urbanistico e all'ampliamento [...] 'acropoli, all'incrocio delle strade P27 e Pi3, è stato rinvenuto un altro luogodiculto, che ha restituito un gran numero di basi iscritte con i nomi di sacerdoti di Helios. Non è ancora possibile stabilire se fosse qui situato il famoso santuario ...
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Vedi TARQUINIA dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
TARQUINIA (v. vol. vii, p. 619 e s 1970, p. 766)
M. Ctaldi
Il dibattito che negli ultimi anni si è andato sviluppando all'interno della comunità scientifica [...] greca.
Importanti dati per la storia di T. villanoviana vengono dagli scavi della stessa Università di Milano che hanno messo in luce un quartiere cittadino dove è stato individuato un luogodiculto frequentato fin dal Bronzo Finale e testimoniato ...
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LABIRINTO
P. E. Pecorella
L'origine del nome (gr. λαβύρινϑος, lat. labyrinthus) rimane tuttora non chiara. Il suffisso -ινθος, proprio dei nomi preellenici e di ambiente mediterraneo, lo denuncia come [...] ed infine al Cagiano de Azevedo che arriva alla conclusione che il L. fosse un luogo ipogeo, oscuro e tortuoso, cioè una caverna sacra, un luogodiculto delle popolazione litiche e come tale non unico né propriamente cretese, ma meglio mediterraneo ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Subcontinente indiano
Anna Filigenzi
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Le prime tracce archeologiche di pratiche cultuali, individuate a partire [...] , in particolare quelli del mondo rurale, in cui si conservano pressoché immutate pratiche millenarie. Il luogodiculto è, nell'India antica, essenzialmente uno spazio non edificato, eventualmente circoscritto da labili contrassegni (recinti ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Egitto
Paola Davoli
Gli oggetti del culto e i materiali votivi
Tra gli oggetti relativi al culto vanno distinti quelli che erano venerati e quelli che servivano [...] l'immagine vivente del dio. Ogni divinità prediligeva una o due specie animali, che di conseguenza erano sacre a quel dio e tabu alimentare nella città luogodiculto principale. L'animale, come la statua, era ipostasi del dio e non divinità essa ...
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Arte e iconografia costantiniane
Grecia, Cipro e Vicino Oriente, VII-XV secolo
Isabella Baldini
Nella trasmissione dell’iconografia costantiniana il ruolo della Grecia e del Vicino Oriente, escludendo [...] sarebbe stata costretta da una tempesta a sostare a Paros e qui si sarebbe recata a pregare in un luogodiculto dedicato alla Dormizione della Vergine, intitolazione che sembra suggerire una contestualizzazione del racconto ben oltre l’epoca in cui ...
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CHORASMIA (v. vol. Il, p. 563, s.v. Chorezm)
Ch. Silvi Antonini
Nelle fonti greche, i Chorasmi sono ricordati per la prima volta da Ecateo di Mileto, che li colloca in una regione a metà pianeggiante [...] in stanze da parata e magazzini, mentre le pratiche religiose degli abitanti del castello venivano svolte in un luogodiculto posto al di fuori del torrione, in prossimità della cinta muraria esterna.
Per le epoche successive, il fenomeno della ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...