LOCRI EPIZEFIRI (XXI, p. 374)
Alfonso DE FRANCISCIS
La topografia della antica città è stata qua e là riconosciuta attraverso scoperte fortuite e recenti ricerche metodiche a cura della Scuola archeologica [...] , un santuario delle Ninfe. Il più famoso santuario di L. era considerato nell'antichità quello di Persefone. Le fonti storiche ne parlano come di un celeberrimo luogodiculto, circondato di ogni venerazione. L'edificio sacro non è stato ancora ...
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PROSERPINA
Giulio Giannelli
Divinità romana, corrispondente alla greca Persefone (v.), della qual parola, anzi, il nome di P. non è che una derivazione e un adattamento fonetico; benché gli antichi [...] né risulta che, oltre a questo altare, la dea abbia mai avuto altro luogodiculto in Roma.
Assai rare sono anche le epigrafi votive col nome di P.: in una, del territorio di Roma (Corp. Inscr. Lat., VI, 508), è ricordata una sacerdos Matris deum et ...
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PALICI (Παλικοί, Palici)
Guido Libertini
Coppia di divinità gemelle, onorate nella parte orientale della Sicilia antica dove, nell'odierna Piana di Catania, avevano il loro santuario di cui ci parla [...] per gli schiavi maltrattati, che spesso erano indigeni. Così si spiega come questo luogodiculto ebbe un'importanza politica e costituì il centro del movimento nazionale all'epoca di Ducezio, nella rivolta degli schiavi del 204 a. C. e nella seconda ...
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VULCANALE (Volcanal)
Giulio GIANNELLI
Luogo dell'antica Roma, presso il Comizio, sacro al dio Vulcano.
In esso, secondo la tradizione, solevano tenere i loro convegni Romolo e Tito Tazio (Dionis. d'Alicarn., [...] . Benché Vulcano appartenga alle serie delle più antiche divinità romane (si ricordi il Flamen Volcanalis), s'intende bene l'ubicazione del suo luogodiculto fuori del pomerio della città del Palatino, se si considera che Vulcano era un dio temuto e ...
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STIPE
Goffredo Bendinelli
. Alla parola "stipe" gli archeologi conferiscono un significato alquanto diverso da quello del vocabolo latino stips (propriamente "offerta per scopi religiosi"), intendendo [...] del genere si sono rinvenuti anche nel fondo di stagni o presso acque sorgive, fatte oggetto diculto.
Il rinvenimento di una stipe è indizio certo della presenza o della vicinanza immediata di un luogodiculto. Stipi votive, sacre a una o altra ...
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IPOGEO (ὑπόγειον, hypogaeum; da ὑπό "sotto" e γῆ "terra")
Si dice ipogeo ogni vano sotterraneo, sia esso semplicemente scavato nel terreno o il cavo sia poi rivestito di muratura, sia esso adibito ad [...] abitazione, a sepoltura o a luogodiculto. Le abitazioni sotterranee, se si tolga qualche rara eccezione, da considerarsi del resto come una persistenza di usi lontani, sono proprie solo dei popoli primitivi (v. caverna); più larga invece è la ...
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TERAPNE (Θεράπνη, Therapne)
Arnaldo Momigliano
Località della Laconia, in territorio sparziate, su un'altura a SE. di Sparta, sulla riva sinistra dell'Eurota. In età storica luogodiculto, con santuario [...] , noto come il Menélaion (τὸ Μενέλαιον). Esso è stato scavato con ricchi risultati dagl'Inglesi, mostrando continuità diculto dal periodo protogeometrico e per di più avanzi tardo-elladici. Con ciò lo scavo è venuto a confermare in certa guisa la ...
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KOTOHIRA
Alfred Salmony
. Tempio giapponese, detto anche Kompira, situato nell'isola Sikok. Se ne fa risalire la fondazione al sec. IX; e forse fu originariamente buddhista. Oggi passa per il più noto [...] frequentemente copiato in tutto il Giappone. Il suo nome è quello di una divinità shintoista, protettrice dei viaggiatori e dei naviganti, non altrimenti ricordata. Luogodiculto molto popolare, l'isola è visitata annualmente da numerosi pellegrini ...
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Atto rituale attraverso il quale si dedica un oggetto o un animale o un essere umano a un’entità sovrumana o divina, sottraendolo alla sfera quotidiana, come segno di devozione oppure per ottenere qualche [...] uccisioni rituali non hanno necessariamente carattere di s., ma, se incluse in un determinato culto divino, possono essere concepite anche come da forme simboliche, qual è il s. di immagini umane in luogodi persone vive: nell’antica Cina, come in ...
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LITURGIA (λειτουργία, o λῃτουργία)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Umberto CASSUTO
Cuniberto MOHLBERG
Egidio CASPANI
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Nicola TURCHI
Presso i classici significa un servizio (ἔργον) intrapreso a favore del [...] i gruppi che hanno sedi diculto fisse e organizzate, la liturgia si divide in giornaliera e periodica. La giornaliera si riduce al servizio quotidiano del tempio, alla toletta del dio e del suo tabernacolo, a tenere il luogo aperto ai fedeli. La ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...