(gr. Μᾶ) Grande divinità femminile della Cappadocia, una delle tante manifestazioni della Grande Madre anatolica. Il suo principale luogodiculto era Comana (Kumanni dei testi hittiti cuneiformi), città [...] teocraticamente dal sommo sacerdote della dea; il cultodi M. doveva risalire alla preistoria dell’Asia Minore ed essere stato praticato ininterrottamente, combinandosi su tratti propri di altre figure di Grande Madre, fino all’età ellenistico-romana ...
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Comune della prov. di Avellino (14,3 km2 con 879 ab. nel 2008). Il centro è posto a 750 m s.l.m., nell’alta valle del Fredane, affluente del Calore. Turismo.
Nel suo territorio sono stati trovati i resti [...] laghetto con sorgenti solforose ed esalazioni mefitiche. Dal santuario provengono oggetti votivi (terrecotte figurate, bronzetti, figure in legno) e monete, che permettono di datare dal 6° sec. a.C. al 2° d.C. il periodo di vita del luogodiculto. ...
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Quartiere di Parigi, il più alto della conurbazione, costruito sopra un rilievo (Butte de M., 110 m). Il nome deriva probabilmente da Mons Mercŭri «monte di Mercurio», più tardi interpretato cristianamente [...] Marty̆rum.
Il rilievo di M. fu abitato dai tempi più remoti: i Druidi vi avevano un luogodiculto, i Romani vi innalzarono probabilmente un tempio a Mercurio; nel 12° sec. i benedettini vi crearono un monastero con la chiesa di S. Pietro, romanica ...
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(lat. Fons o Fontus o Fontanus) Dio romano delle sorgenti, detto figlio di Giano e di Giuturna; è tra le divinità menzionate nel calendario festivo, con la festa ( Fontinalie) che si celebrava il 13 ottobre, [...] ornando i pozzi di corone e gettando fiori nelle fontane. Il suo più antico luogodiculto sembra fosse l’ara Fontis ai piedi del Gianicolo; uno dei suoi tempi, costruito nel 231 a.C., era probabilmente situato presso la porta Fontinalis sul ...
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Tecnica divinatoria per mezzo dell’acqua. Nel mondo antico se ne hanno tracce documentate in Italia, in Grecia e in Asia Minore. Si basava sull’osservazione dei movimenti di un oggetto introdotto (talora [...] come offerta) in una fontana o in uno specchio d’acqua sacra connesso con un luogodiculto. ...
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INDIA (A. T., 93-94)
Umberto TOSCHI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Umberto TOSCHI
Egon von EICKSTEDT
Renato BIASUTTI
Ambrogio BALLINI
Alberto PINCHERLE
Umberto TOSCHI
Umberto TOSCHI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe [...] la vòlta a botte. Se a questo ambiente è aggiunto un luogodiculto a pianta circolare, allora il primo serve da sala di riunione. Con il caitya, che è insieme sala di riunione e luogodiculto, il monastero (il vihāra) è la forma architettonica più ...
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Precolombiane, culture
Marina Bucchi
A fronte dei mutamenti verificatisi nel corso degli ultimi decenni nell'ambito delle impostazioni teoriche delle discipline americanistiche, si è ritenuto di presentare [...] Titicaca (Bolivia) fu interessato da un processo analogo nel centro di Tiwanaku che, sviluppatosi già alla fine dell'Intermedio Antico come luogodiculto, arrivò a controllare un'area di 350.000 km2 grazie anche a modelli economici altamente evoluti ...
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PENTATEUCO (dal greco πέντε "cinque" e τεῦχος "utensile, astuccio")
Alberto Vaccari
Denominazione della prima parte della Bibbia, che nella versione greca detta dei LXX è divisa in cinque libri, designati [...] dopo il ritorno dall'esilio, per far rimontare sino a Mosè la pratica già stabilita dell'unico luogodiculto. Infatti, osservano, nei libri dei Giudici (VI, 24-28; XIII, 15-23), di Samuele (I, VII, 9, 17; IX, 11; XI, 15; XVI, 2-5; II, XV, 7-12; XXIV ...
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FONTE (lat. fms; fr. source; sp. fuente; ted. Quelle; ingl. spring, well)
Gioacchino MANCINI
Emilio LAVAGNINO
Nicola Turchi
Per la parte idrologica, v. sorgente.
Fonti sacre. - Alla religiosità primitiva [...] fa parte, come dimostra l'introduzione della sua festa nel calendario romano, delle più antiche divinità indigene di Roma. Il più antico luogodiculto in Roma sembra essere stata l'ara Fontis, menzionata da Cicerone (De leg., II, 56), nei pressi ...
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OTTOMANA, ARTE
Ernst Kühnel
ARTE. Negli edifici sacri costituiti nel secolo XIV in Asia Minore è tuttora evidente la dipendenza dal periodo selgiuchide. Specialmente in Brussa, che, come capitale, conobbe [...] sec. XV, dipendono dal consueto schema delle moschee di Brussa e di Nicea, mentre le maggiori s'ispirano alla chiesa di S. Sofia trasformata in luogodiculto islamico. I tentativi degli architetti turchi di trovare una nuova e grandiosa soluzione ai ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...