ALTARE
D. Mustilli
Civiltà preistoriche. - Nello strato neolitico della grotta detta del Tamaccio, nelle Alpi Apuane, è stato rinvenuto un blocco squadrato con due cavità nella parte superiore, che [...] . Nell'età ellenistica la diffusione nel mondo greco di nuovi culti, determinò il sorgere di nuovi a., ed egualmente gli a. ebbero spesso proporzioni colossali. Misurava uno "stadio" dilunghezza l'a. di Ierone II (270-216 a. C.) a Siracusa (Diod., ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Iran e Asia Centrale
Ciro Lo Muzio
Le vie del lapislazuli (iii millennio a.c.)
Il commercio del lapislazuli, pietra altamente stimata nei mercati [...] agli Indiani stanziati nel Xinjiang si deve la diffusionedi lingue indiane (in particolare, del pracrito originario di questa tipologia. Il numero dei raggi (10 o 12), superiore a quello degli esemplari vicino-orientali, la lunghezza dell ...
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Vedi LUCERNA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LUCERNA
H. Menzel
J. Elgavish
H. Menzei
H. Menzel
J. Elvagish
La l. (λύχνος, lychnus, lucerna) è un utensile nel quale si brucia, per produrre la luce, [...] - quasi un terzo della lunghezza totale - spalla relativamente larga, munita di borchie che, nei primi esemplari . diventa meno regolare e più alto. La diffusionedi questa l. firmata con il marchio di numerosi ceramisti, è limitata all'Italia ed al ...
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Vedi PAESTUM dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PAESTUM (Παιστός, Ποσειδωνία, Ποσειδωνιάς, Παῖστον; Posidonia, Paestum)
P. Zancani Montuoro
Oggi frazione del comune di Capaccio, in provincia di Salerno, sui [...] dall'abitato e la diffusione in questo del culto di Hera, ma specialmente le fasi di sviluppo della città e cella bipartita in lunghezza da un filare di 8 colonne, àdyton, e pronao tristilo in antis) con il numero dispari di colonne sulle facciate ...
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NORDICO-GERMANICA, Arte
H. Jankuhn
Il problema della delimitazione geografica e cronologica dell'antica arte g. è connesso strettamente al problema dell'origine ed alla prima espansione di questo gruppo [...] , asce che per lunghezza superano di gran lunga quelle di uso comune. Da queste raffigurazioni si trae l'idea di trovarsi di fronte a figure cultuali, sia che si tratti di divinità sia di individui umani in funzione di rappresentanti delle divinità ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province iberiche
Sergio Rinaldi Tufi
Le province iberiche (hispania romana)
I Romani chiamavano Hispania la provincia iberica nel suo complesso, riconoscendo [...] pubblici): le sue sei arcate sviluppano 188 m dilunghezza. Un arco a un fornice sottolinea il punto di pannelli, bordure a lisca di pesce, serie di cerchietti, piccole figure di uomini, di animali, di piante. Questa ceramica ebbe una certa diffusione ...
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ARMI BIANCHE
D. C. Nicolle
In senso stretto la specificazione di a. 'bianche' si applica storicamente solo alla spada e al pugnale con le loro varianti lunghe e corte: dallo spadone a due mani allo [...] dorso formando una punta molto acuta. Si tratta sempre di un ferro di buona lunghezza, nel quale la distanza fra le due ghiere e la e gli altri popoli scandinavi la scure ebbe un'amplissima diffusione, tanto da diventarne, anche nell'iconografia, l'a ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province galliche. Narbonensis
Sergio Rinaldi Tufi
Le province galliche erano quattro: la Gallia Narbonensis, annessa già nel II sec. a.C. e romanizzata in [...] . A Nîmes, in particolare, l’assetto e la lunghezza della cinta sono addirittura sproporzionati in confronto alle effettive necessità si conservano) per non ostacolare appunto la diffusionedi quello italico: un atteggiamento “protezionistico”. Dagli ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Gli Iapigi, gli Apuli e i Dauni
Ettore M. De Juliis
Gli iapigi
Il nome del territorio, Iapigia, è strettamente connesso con l’etnico Iapigi e, quindi, la trattazione [...] Arpi.
In tal caso non si può parlare di centri urbani, ma di luoghi di convergenza e di rifugio in caso di pericolo, sia per l’enorme lunghezza dei perimetri di questi insediamenti (quello di Arpi raggiunge i 13 km; né tanto minore doveva essere la ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
Chiara Lambert
Sara Magister
Le rete dei contatti e degli scambi: caratteri [...] alla cesura delle relazioni determinata dalla diffusione araba. I limiti cronologici di questo fenomeno sono stati collocati in Stato. Con velieri, che andavano progressivamente diminuendo dilunghezza, ma aumentando in larghezza, si percorrevano ...
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onda
ónda s. f. [lat. ŭnda]. – 1. a. Massa d’acqua che si solleva e si abbassa alternativamente sul livello di quiete (del mare, di un lago, ecc.), per effetto del vento o per altra causa (maree, ecc.), così che la sua superficie assume un...
stadio
stàdio s. m. [dal lat. stadium, gr. στάδιον]. – 1. a. Unità di misura di lunghezza in uso presso i Greci antichi, pari a 600 piedi; nel sistema attico era uguale a circa 177,60 m, nell’alessandrino a 184,85 metri. b. Corsa dello s.,...