In linguistica, mezzo morfologico molto usato, che può consistere nella ripetizione della parola (it. piano piano), o in quella della radice più o meno mutilata (lat. mur-mur-are) o della prima consonante della radice più una vocale che può regolarsi o no su quella radicale (come nei perfetti: lat. ce-cin-i «cantai»). R. (o rafforzamento) sintattico Fenomeno di fonetica sintattica proprio della lingua ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] coronale è retroflessa [ɼ] (ad es., quattro [ˈkwaʈːɼo]).
Diversamente dalla variazione di lunghezza vocalica, in italiano la variazione di quantità consonantica (➔ quantità fonologica) ha funzione distintiva. Si pensi, ad es., a coppie minime come ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] rispetto alla varietà toscana e mostra di subire condizionamenti sillabici e prosodici. Nelle parlate settentrionali la lunghezzaconsonantica (➔ quantità fonologica) non viene prodotta: a livello colto l’opposizione tra scempie e doppie mantiene una ...
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Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] /s/ l’affricata dentale sorda italiana /ʦ/. Un altro punto critico per molti stranieri è la resa della lunghezzaconsonantica, che in italiano ha valore fonologico (caro / carro; fato / fatto; ➔ fonetica; ➔ quantità fonologica). L’interferenza non ...
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Per quantità fonologica si intende il tratto distintivo di carattere prosodico (➔ prosodia) che oppone i segmenti fonici, sia vocalici sia consonantici, secondo la loro lunghezza. Essendo una proprietà [...] ; ➔ doppie, lettere); viceversa, nel Centro-Sud, tanto nei dialetti che nelle varietà di italiano, il contrasto di lunghezzaconsonantica è conservato e impiegato regolarmente (Rohlfs 1966; Mioni 2001).
D’altra parte, al Nord vi sono anche varietà in ...
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Filologia
Gianfranco Contini
di Gianfranco Contini
Filologia
sommario: 1. La filologia nella storia della cultura. 2. Critica testuale. □ Bibliografia.
1. La filologia nella storia della cultura
Chi [...] semplice o doppia, come sottratta alla correlazione di lunghezza) e può esserne sostituita senza danno (ciò non rapporti reciproci (possibilità di rime imperfette dal punto di vista consonantico) sia in quanto esse hanno di comune (registri vocalici ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] non iudicant? «le orecchie africane non sanno valutare brevità o lunghezza delle vocali?» (De doctr. christ. IV, 10, 24 tradizione indiretta, l’italiano assimila con regolarità i nessi consonantici (assurdo, ditta, frammento). Né va dimenticato che, ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] ; quando nel IV sec. d.C. questa si trasformò da consonantica in sillabica e modificò ogni singolo segno in sette forme diverse a differenziano tra loro soltanto per il tono, la lunghezza vocalica o l'accento; questo accostamento apparirà meno ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] dello spazio vocalico, oltre i quali si ha un’articolazione consonantica (fig. 1).
Con il massimo avanzamento e il massimo varietà regionali del Nord la vocale tonica ha una maggiore lunghezza rispetto all’italiano standard (De Mauro 19702: 379); ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] ).
Altro aspetto rilevante per la produzione di foni consonantici è la durata. Una diversa combinazione dei parametri appena descritti determina di per sé differenti caratteristiche di lunghezza dei foni. Ma la diversa durata ha in alcune ...
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alternanza
s. f. [der. di alternare]. – 1. L’alternare e più comunem. l’alternarsi; successione alterna di fatti, manifestazioni, fenomeni, e sim.: l’a. delle stagioni; la vita è un’a. di dolori e di gioie. Nel linguaggio politico e giornalistico,...
spostamento
spostaménto s. m. [der. di spostare]. – L’azione di spostare, il fatto di spostarsi e di venire spostato: lo s. provvisorio di una fermata d’autobus; un impiego in cui si è soggetti a continui s. di sede; la ricognizione aerea...