Chimico tedesco, nato a Gottinga il 31 marzo 1811, morto a Heidelberg il 16 agosto 1899. Nel 1833 divenne libero docente a Gottinga; insegnò poi a Kassel e a Marburgo, dove nel 1841 fu nominato professore [...] cromo, manganese, magnesio (1852), alluminio (1854), ecc. Ottenendo il magnesio in quantità notevoli, poté riconoscere la luminosità della fiamma che esso produce bruciando, e la sua forte azione fotochimica. Cercò di stabilire con misure (miscugli ...
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(fr. fresque; sp. afresco; ted. Fresko; ingl. fresco). -
Tecnica. - Si chiama affresco la pittura fatta coi pigmenti colorati (semplicemente impastati o diluiti con acqua) distesi su una preparazione di [...] del Palazzo Barberini in Roma e in quelli del primo piano di Palazzo Pitti a Firenze, tale è la leggerezza e la luminosità di quelle decorazioni (fig. 9): ma per altre, del Baciccio al Gesù, del Maratta al Battistero Laterano o nella Galleria Colonna ...
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STAZIONI climatiche
Guido Ruata
Ogni complesso climatico esercita sull'organismo influenze più o meno spiccate le quali possono essere utilizzate a scopo terapeutico (v. climatoterapia); perciò sono [...] da luogo a luogo, nei riguardi della temperatura, dello stato igrometrico, delle precipitazioni e della nebulosità, della lumìnosità e del soleggiamento, della ventilazione.
Per la loro posizione geografica, la penisola italiana e le isole pertinenti ...
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GADDI
Anna Maria Ciaranfi
. Famiglia di pittori fiorentini. Capostipite ne fu, secondo il Vasari, Gaddo (notizie dal 1312 al 1333?) che avrebbe eseguito opere di mosaico e su tavola, quasi tutte perdute, [...] - della cappella Baroncelli in S. Croce (circa 1332-1338), dove accanto a ricerche di una pittura rapida e di luminosità improvvise, appare poi (e questo nella zona più bassa) un'alterazione degli elementi stilistici giotteschi, per cui le figure e ...
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diametro di completezza
Paolo Paolicchi
Massimo diametro che può avere un oggetto non ancora scoperto in un sistema di corpi planetari minori (in particolare gli asteroidi). In altri termini l’elenco [...] e dalla Terra. Già all’interno della fascia principale degli asteroidi soltanto quest’ultimo effetto geometrico può cambiare la luminosità osservata di ca. un fattore 10. La stima delle dimensioni di un corpo celeste è quindi complessa e regolarmente ...
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ardente
Freya Anceschi
È aggettivo ricorrente con alta frequenza nel Paradiso (11 esempi), con due soli esempi nel Purgatorio. D. lo usa quasi esclusivamente in senso figurato; una possibile testimonianza [...] , se riferito a Venere come dea indica il suo appassionato amore terreno, riferito al pianeta ne indica invece la viva luminosità.
Altrove, attribuito a fenomeni celesti, specifica il calore del sole verso mezzogiorno, in Pg XXII 120 (l'ardente corno ...
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Riess, Adam G.
Riess, Adam G. – Astrofisico statunitense (n. Washington 1969). Dopo gli studi presso il Massachusetts institute of technology (MIT) e l’Harvard University, sul finire degli anni Novanta [...] Hubble, con le quali si è ricostruita l’espansione dell’Universo fino a più di dieci miliardi di anni fa. La luminosità di tali supernovae è risultata minore di quanto ci si aspettasse, a indicazione del fatto che esse sono in realtà più lontane ...
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Metodo di indagine clinica basato sulla rilevazione di onde ultrasonore riflesse nella compagine dei tessuti.
Le onde ultrasonore sono generate dalla stimolazione elettrica di un cristallo piezoelettrico [...] cui estensione (ampiezza) dipende dall’intensità degli echi riflessi; visualizzazione puntiforme con analisi delle variazioni di luminosità (modo-B, dall’inglese brightness; fig. B), che è la rappresentazione più frequente ( ecotomografia) e consente ...
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La definizione diagnostica per immagini indica la metodica che permette di conoscere, attraverso la formazione di immagini radiologiche nel vivente, la presenza di uno stato patologico. Essa si è andata [...] di ottenere molteplici elaborazioni; tale proprietà è dovuta al fatto che la qualità delle immagini (contrasto, luminosità, ingrandimento, esaltazione dei bordi, filtrazione ecc.), che nella forma convenzionale è fissata al momento dell'esposizione ...
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ZAIS, Giuseppe
Vittorio Moschini
Pittore, nato a Canale d'Agordo (Belluno) il 22 marzo 1709, morto a Treviso nel 1784. Della sua vita risulta solo che dal 1748 al 1768 fu iscritto nel libro della Fraglia [...] modo nei motivi pastorali e, più intimamente, nel passaggio da un chiaroscuro marcato e da un colore terroso a una diffusa luminosità e a una più gaia intonazione. In tale passaggio (che d'altra parte risponde a una generale tendenza del gusto coevo ...
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luminosita
luminosità s. f. [der. di luminoso]. – 1. Qualità, caratteristica, aspetto di ciò che è luminoso (nei varî sign. dell’agg.): l. di un corpo, degli astri, di una lampada; l. di un ambiente; l. dell’aria, del cielo; l. di un’immagine...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...