Pittore (Parigi 1863 - ivi 1935). Abbandonati gli studî di architettura nel 1882, si dedicò alla pittura formandosi da autodidatta a contatto con gli impressionisti e in particolare con C. Pisarro. Fu [...] , durante i frequenti soggiorni in Francia, nei Paesi Bassi, in Turchia e in Italia, numerosi acquerelli d'intensa luminosità (Spiaggia a St. Briac, 1891, New York, Metropolitan Museum). Dopo il 1896 abbandonò gradualmente il rigore tecnico dell ...
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Pittore (Haarlem 1628 o 1629 - Amsterdam 1682); figlio di Isaack, fabbricante di cornici e modesto pittore, si formò nella tradizione pittorica della scuola di Haarlem, forse con lo zio S. van Ruysdael. [...] di Amsterdam e Haarlem, caratterizzate dallo sviluppo orizzontale del paesaggio e dal basso orizzonte, che sottolinea la luminosità del cielo (Veduta di Haarlem, Zurigo, Kunsthaus); la ricerca di effetti pittorici si evidenzia inoltre nello sviluppo ...
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MULIER, Pieter, il Giovane, detto il Tempesta
G. I. Hoogewerff
Pittore, nato circa il 1637 a Haarlem, morto il 29 giugno 1701 a Milano. Scolaro del padre, Pieter M. il Vecchio, pittore di marine, morto [...] di mare, in modo abile ed efficace, ma con una tavolozza poco gradevole, senza il senso dell'atmosfera marina e della luminosità caratteristica dei veri maestri olandesi del suo tempo. È vero che molti quadri scadenti attribuiti a lui non sono di sua ...
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Visione artificiale
Pietro Parodi
(Scuola Internazionale di Studi Superiori Avanzati, Trieste, Italia)
Vincent Torre
(Scuola Internazionale di Studi Superiori Avanzati, Trieste, Italia)
La visione artificiale, [...] o 5 x 5) di ogni punto di contorno, e nel legare tra loro punti che hanno valori simili del modulo del gradi ente di luminosità nella sua direzione (Gonzales e Wintz, 1987). In figura (fig. 7) è rappresentato un esempio dell'inseguimento dei contorni ...
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chiarezza
chiarézza [Der. di chiaro] [OTT] Per uno strumento ottico ausiliario della visione, il rapporto tra il flusso luminoso che arriva su un elemento di superficie retinica guardando un oggetto [...] , la c. è al massimo pari all'unità, mentre invece, come ora detto, è maggiore dell'unità per le stelle, talché la luminosità di queste ultime viene esaltata rispetto a quella diffusa del cielo. ◆ [ACS] Indice di c.: v. acustica musicale: I 39 c ...
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Trivia
Clara Kraus
Uno degli appellativi attribuiti dagli antichi alla dea Diana (cfr. Aen. VI 35, VII 516 e 774; Ovidio Met. II 416, ecc.).
Secondo Varrone (De Lingua lat. VI 21) tale appellativo derivava [...] et caelo fulgebat Luna sereno / inter minora sidera "), il nome ricorre in Pd XXIII 26 Quale ne' plenilunïi sereni / Trivïa ride tra le ninfe etterne, con immagine comparativa, intesa a riprodurre l'impressione di una luminosità intensa e diffusa. ...
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spettroscopia Settore della scienza che ha per oggetto lo studio degli spettri delle radiazioni elettromagnetiche e corpuscolari. Anche, più specificatamente, il metodo relativo alla produzione e all’analisi [...] rilevante, perché si possono raggiungere valori di n anche di 105-106; un secondo vantaggio è quello detto di luminosità, derivante dal fatto che la radiazione registrata dal rivelatore copre un angolo solido molto più ampio di quello ottenibile con ...
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Scienza che si occupa dei criteri per individuare e per classificare i colori, vale a dire le particolari sensazioni visive dovute a luci di varie lunghezze d’onda, e per determinare le leggi della loro [...] come colori fondamentali. M.-E. Chevreul riprese, ampliandola, la costruzione newtoniana, e fissò la nomenclatura (tinta, tono, luminosità) tuttora in vigore per i singoli colori e per i caratteri che li distinguono. Successivamente, verso la metà ...
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(gr. Φαίδρα, lat. Phaedra) Figlia di Minosse e di Pasifae, sorella di Arianna, diviene moglie di Teseo che l'aveva portata con sé nella fuga da Creta. Secondo l'elaborazione del mito fatta da Euripide [...] che si presentano quali mogli o amanti di Teseo (Arianna, Egle, Antiope), tutte caratterizzate nel nome dall'attributo della luminosità e della visibilità; ciò ha indotto gli interpreti a ravvisare in esse una grande divinità lunare. Il tema dell ...
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(App. II, I, p. 4; III, I, p. 4; IV, I, p. 12)
− Fisica. − Anche negli ultimi quindici anni il ritmo di sviluppo degli a. di particelle è stato straordinariamente rapido. Le energie rese disponibili per [...] il primo dei moderni AC per protoni a fasci impulsati e ha aperto la via a tutti gli altri AC per protoni. La sua luminosità, di oltre 1030 cm-2 s-1, ha consentito, con la scoperta delle particelle Z0 e W, la prima verifica dell'unificazione delle ...
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luminosita
luminosità s. f. [der. di luminoso]. – 1. Qualità, caratteristica, aspetto di ciò che è luminoso (nei varî sign. dell’agg.): l. di un corpo, degli astri, di una lampada; l. di un ambiente; l. dell’aria, del cielo; l. di un’immagine...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...