L'alta atmosfera. - L'atmosfera viene comunemente divisa in due parti: troposfera e stratosfera, nella prima delle quali la temperatura diminuisce con l'altezza fino a circa − 55° raggiunti ad 11 km. (almeno [...] e diffusione della luce solare da parte dell'atmosfera; le aurore polari: 60 a 1000 km.; la luminositàdelcielonotturno.
Le notizie così ricavate sono poi collegate ed integrate da studî teorici relativi al comportamento della materia, nello ...
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L'Eta dei Lumi: astronomia. L'astronomia stellare
Michael Hoskin
L'astronomia stellare
Alla fine del XVII sec. l'astronomia 'stellare', cioè lo studio delle stelle come corpi individuali nello spazio, [...] pari a un quarto di quella delle stelle più vicine. Ne conseguiva che le stelle più vicine contribuiscono alla luminositàdelcielonotturno con la stessa quantità di luce delle stelle situate a distanza doppia; lo stesso valeva per le stelle poste ...
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cometa
comèta [Lat. cometa, dal gr. kométes "chiomato"] [ASF] Corpo celeste gravitante intorno al Sole secondo le leggi di Keplero, come i pianeti, dai quali però differisce sia per le caratteristiche [...] (sino a centinaia di stelle cadenti al minuto) e, secondariamente, un'anormale luminositàdelcielonotturno e l'apparizione di corone solari e lunari. Sensazionali fenomeni del genere si ebbero, per es., nel 1833, quando la Terra attraversò la coda ...
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Olbers Heinrich Wilhelm Mathias
Olbers 〈òlbërs〉 Heinrich Wilhelm Mathias [STF] (Albergen 1758 - Brema 1840) Cultore di astronomia. ◆ [ASF] [FAF] Paradosso di O.: l'affermazione (1823) secondo la quale, [...] ed esistente da tempo infinito con una distribuzione uniforme di stelle con luminosità assoluta invariante e senza moti propri (Universo di O.), la luminositàdelcielonotturno dovrebbe essere quella di una stella tipica, come il Sole, cioè quella ...
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In geofisica, la luminosità diffusa delcielonotturno dovuta alla liberazione, durante le ore notturne, dell’energia solare immagazzinata nell’alta atmosfera durante il giorno sotto forma di energia di [...] dissociazione o ionizzazione. L’emissione più intensa si ha nell’infrarosso, essenzialmente a opera dell’OH; nel visibile le emissioni più importanti sono quelle dell’ossigeno e, in minor misura, dell’azoto ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Gli strumenti scientifici
Jim Bennett
Gli strumenti scientifici
L'inizio del XVII sec. è stato senza dubbio un periodo particolarmente fecondo [...] consentiva di conoscere l'ora di notte sfruttando l'orientamento delcielonotturno; esso era fornito di una scala oraria regolata a puntato correttamente verso una stella quando la sua luminosità appariva di uguale intensità in ciascuna fessura e le ...
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Insieme di minutissime particelle incoerenti (detriti, terra arida, sabbia ecc.), che si stende sul suolo e, sollevato facilmente dal vento, si deposita ovunque. Per estensione, ogni materiale che, per [...] distanza dal Sole (d), secondo una legge di potenza del tipo d−n (con n=1,3-2); la luminosità diffusa dell’atmosfera (fenomeno dell’airglow).
P. interstellare
Dell’esistenza della p. interstellare ci si può accorgere osservando il cielonotturno ...
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Ellis D. Miner
Pianeti
Maxume vero sunt admirabiles
motus earum quinque stellarum,
quae falso vocantur errantes
(Cicerone, De natura deorum)
Il presente e il futuro dell'esplorazione
del Sistema solare
di [...] e misteriosamente sullo sfondo delcielo stellato. I dischi del Sole e della tremolante la luce delle stelle nel cielonotturno, sia che si effettui l'osservazione Il protosole si accese allora e la sua luminosità aumentò di 30-40 volte per un ...
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Telescopi
Lodewijk Woltjer
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Tipi di telescopi: a) telescopi a primo fuoco; b) telescopi cassegrain; c) telescopi coudé. 3. Aspetti tecnici e ambientali: a) materiali per [...] mirarono a ottenere una migliore luminosità, con la costruzione di oggetti poco luminosi, il cielonotturno deve essere il più scuro γ l'angolo di incidenza (uguale a quello di riflessione) del raggio luminoso e ϕ l'angolo che la tangente alla curva y ...
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La cosmologia e la materia oscura dell'Universo
David N. Schramm
(Astronomy and Astrophysic Center University of Chicago Chicago, Illinois, USA)
La cosmologia è oggi guidata dall'esperimento e dall'osservazione [...] denso; di solito ci si riferisce a questo come all'Universo del big bang. Dopo aver discusso i fondamenti di tale modello e è quello di osservare la luminosità apparente di una galassia. Se, in un cielonotturno, una galassia è quattro volte ...
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nightglow
‹naitġlóu› s. ingl. [comp. di night «notte» e glow «splendore, luminescenza»], usato in ital. al masch. – In geofisica, la luminosità diffusa del cielo notturno.
airglow
‹èëġlou› s. ingl. [comp. di air «aria» e glow «splendore»], usato in ital. al masch. – In geofisica, la debole luminosità diffusa del cielo notturno, dovuta a emissione da parte dei gas atmosferici.