Nome di una zona di Roma, sulla riva destra del Tevere, corrispondente al Colle Vaticano che dai 19 m di piazza S. Pietro sale nel punto più alto a 77 m.
Territorio sul quale è riconosciuta alla Santa [...] 1942) e si installò un astrografo a grande campo di tipo Schmidt (1957). Dagli anni 1980, per l’eccessiva luminositàdelcielonotturno a Castelgandolfo, la Specola aprì una sua dipendenza a Tucson (Arizona), che dal 1995 dispone di un telescopio con ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] pura mente. Essa è infusa dall'alto delcielo, coelitus infusa (Aurora consurgens, I, del sorgere della l. si arrivò poi all'idea per cui si vedeva nel cammino notturnodel e sostiene che lo splendore o la luminosità è un accidente o una qualità che ...
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Piero della Francesca: il maestro nel suo tempo
Carlo Bertelli
La vita
Piero di Benedetto di Piero nacque a Borgo Sansepolcro, una città, allora, di circa 4300 abitanti, che passò in pochi anni dal [...] centro il colore notturnodel manto della Vergine del tutto diverso.
Al pittore fiammingo interessa l’oggettiva realtà del gioiello (una perla, per esempio, può avere un’ammaccatura) mentre cerca di cogliere la luminosità marmo colore delcielo, come ...
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nightglow
‹naitġlóu› s. ingl. [comp. di night «notte» e glow «splendore, luminescenza»], usato in ital. al masch. – In geofisica, la luminosità diffusa del cielo notturno.
airglow
‹èëġlou› s. ingl. [comp. di air «aria» e glow «splendore»], usato in ital. al masch. – In geofisica, la debole luminosità diffusa del cielo notturno, dovuta a emissione da parte dei gas atmosferici.