Alfonso Cavaliere; Andrea Lapi
Astronomia
«I cieli sono immensi in confronto alla Terra»
(Nicola Copernico, De revolutionibus orbium caelestium)
L’Universo delle galassie, eredità di Galilei
di Alfonso [...] della stessa Via Lattea, che in virtù del cannocchiale si può scrutare tanto sensibilmente da esserne Stella Polare), caratterizzate da un’alta luminosità intrinseca fino a L~104LSole. Hubble oggetti poco luminosi, il cielonotturno deve essere il più ...
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Navigazione animale
Floriano Papi
Nel corso dell'evoluzione la capacità di spostarsi da un luogo a un altro, fondamentale per la sopravvivenza della maggior parte degli animali, si è diversificata per [...] anche parametri fisici ambientali (temperatura, pressione, luminosità) e fisiologici (attività, frequenza cardiaca, temperatura a un cielonotturno, naturale o artificiale, i passeri deducono, in base alla rotazione delcielo, la direzione del nord e ...
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La cosmologia e la materia oscura dell'Universo
David N. Schramm
(Astronomy and Astrophysic Center University of Chicago Chicago, Illinois, USA)
La cosmologia è oggi guidata dall'esperimento e dall'osservazione [...] denso; di solito ci si riferisce a questo come all'Universo del big bang. Dopo aver discusso i fondamenti di tale modello e è quello di osservare la luminosità apparente di una galassia. Se, in un cielonotturno, una galassia è quattro volte ...
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galassie e nebulose
Lara Albanese
Aggregati di stelle, polveri e gas
In una notte buia, lontani dalle luci delle città e in assenza di Luna, è possibile ammirare uno spettacolo davvero straordinario: [...] Via Lattea, una scia luminosa e biancastra che attraversa il cielonotturno. Quella strana scia che ha affascinato gli uomini di del gigante disegnato nel cielo dalle stelle della costellazione di Orione. Questa nebulosa deve la propria luminosità a ...
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Piero della Francesca: il maestro nel suo tempo
Carlo Bertelli
La vita
Piero di Benedetto di Piero nacque a Borgo Sansepolcro, una città, allora, di circa 4300 abitanti, che passò in pochi anni dal [...] centro il colore notturnodel manto della Vergine del tutto diverso.
Al pittore fiammingo interessa l’oggettiva realtà del gioiello (una perla, per esempio, può avere un’ammaccatura) mentre cerca di cogliere la luminosità marmo colore delcielo, come ...
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Le lettere
Giorgio Pullini
Tra giornalismo di viaggio e impressionismo poetico sulla realtà di Venezia nel Novecento
Prima di entrare nell’ambito vasto della produzione narrativa e poetica vera e propria, [...] volto di medusa contagiosa». È nel Notturno(39), però, che D’Annunzio, il giardino dell’anima sua nella solitudine del mare e delcielo, nell’aria salsa e soave, là alterna anche lui momenti di fresca luminosità su Venezia primaverile (i legni delle ...
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Planetologia
Giovanni F. Bignami
Simona di Pippo
di Giovanni F. Bignami e Simona di Pippo
Planetologia
sommario: 1. Introduzione. 2. La fisica dell'origine ed evoluzione di un sistema planetario. 3. [...] delcielo delle stelle fisse. Nei 400 anni successivi all'invenzione del telescopio, lo studio dei corpi del mapperà i venti sul lato notturno, cercando di comprendere i è resa difficilissima dalla bassa luminositàdel pianeta, la cui luce riflessa ...
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Arti figurative
Fortunato Bellonzi
È verosimile che la partecipazione di D. al mondo culturale del suo tempo si estendesse alla vita artistica, considerato il rapporto di stretta dipendenza degli artisti [...] gotica della natura i fioretti dal notturno gelo / chinati e chiusi (If (XXV 79-81), o il cielo e il mare del I canto del Purgatorio (vv. 13-27 e 115 del poeta, posta come finalistica ab initio. Il plasticismo dell'Inferno e la luminositàdel ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’astronomia dell’Ottocento, rispetto al secolo precedente, si caratterizza per una [...] cielo profondo lasciano però completamente irrisolta, alle soglie del XIX secolo, la questione delle distanze stellari: il cielonotturno idea sempre più precisa delle dimensioni e della luminosità reale delle stelle.
La spettroscopia applicata agli ...
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airglow
airglow 〈èerglou〉 [s.ingl., comp. di air "aria" e glow "splendore", usato in it. come s.m.] [GFS] Nella fisica dell'atmosfera, denomin., di uso internazionale, introdotta nel 1950 da C.T. Elvey [...] per indicare, generic., la luminosità diffusa delcielo, poi distinta in dayglow, nightglow e twilightglow a seconda che ci si riferisca al cielo diurno, notturno e crepuscolare, rispettiv.: v. ottica atmosferica: IV 354 b. ...
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nightglow
‹naitġlóu› s. ingl. [comp. di night «notte» e glow «splendore, luminescenza»], usato in ital. al masch. – In geofisica, la luminosità diffusa del cielo notturno.
airglow
‹èëġlou› s. ingl. [comp. di air «aria» e glow «splendore»], usato in ital. al masch. – In geofisica, la debole luminosità diffusa del cielo notturno, dovuta a emissione da parte dei gas atmosferici.