In geofisica, la luminosità diffusa delcielonotturno dovuta alla liberazione, durante le ore notturne, dell’energia solare immagazzinata nell’alta atmosfera durante il giorno sotto forma di energia di [...] dissociazione o ionizzazione. L’emissione più intensa si ha nell’infrarosso, essenzialmente a opera dell’OH; nel visibile le emissioni più importanti sono quelle dell’ossigeno e, in minor misura, dell’azoto ...
Leggi Tutto
airglow
airglow 〈èerglou〉 [s.ingl., comp. di air "aria" e glow "splendore", usato in it. come s.m.] [GFS] Nella fisica dell'atmosfera, denomin., di uso internazionale, introdotta nel 1950 da C.T. Elvey [...] per indicare, generic., la luminosità diffusa delcielo, poi distinta in dayglow, nightglow e twilightglow a seconda che ci si riferisca al cielo diurno, notturno e crepuscolare, rispettiv.: v. ottica atmosferica: IV 354 b. ...
Leggi Tutto
Elvey Cristian Thomas
Elvey 〈èlvi〉 Cristian Thomas [STF] (n. Phoenix, Arizona, 1899) Astrofisico nell'Osservatorio Yerkes (1928) e nell'Osservatorio McDonald (1932), fisico nel politecnico della California [...] (1942), prof. di geofisica (1952) e direttore dell'Istituto di geofisica (1961) dell'univ. dell'Alaska, a College. ◆ [GFS] Luminosità di E.: quella diffusa delcielo, spec. notturno, ora chiamata internaz. airglow, termine da lui introdotto nel 1950. ...
Leggi Tutto
nightglow
‹naitġlóu› s. ingl. [comp. di night «notte» e glow «splendore, luminescenza»], usato in ital. al masch. – In geofisica, la luminosità diffusa del cielo notturno.
airglow
‹èëġlou› s. ingl. [comp. di air «aria» e glow «splendore»], usato in ital. al masch. – In geofisica, la debole luminosità diffusa del cielo notturno, dovuta a emissione da parte dei gas atmosferici.