La b. è l'insieme di tutti gli organismi viventi e rappresenta fisicamente l'ambiente in cui i processi biotici si verificano, generando la continua alterazione ed evoluzione della b. stessa. Sul pianeta [...] prima fase evolutiva della b. è stata quanto mai lenta. La comparsa della capacità di utilizzare l'energia luminosa come fonte di energia, evolutasi probabilmente dapprima da parte di solfo-batteri, ha rappresentato una vera rivoluzione nella storia ...
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Grandezza fisica che determina gli scambi spontanei di calore tra corpi diversi, il calore spontaneamente fluendo sempre dal corpo a t. superiore a quello a t. inferiore.
In modo soggettivo, la t. di un [...] . Mediante tale t., misurabile con uno psicrometro (➔ psicrometria), si risale all’umidità relativa dell’aria.
Con riferimento a una sorgente luminosa che emette radiazione termica, la t. di colore è la t. (in kelvin) del corpo nero il cui spettro d ...
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Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati [...] avvolto da un manicotto di cellule pigmentate a funzione catottrica, e a volte è presente un tapetum che riflette i raggi luminosi dal fondo dell’o., permettendo così di utilizzare anche minime quantità di luce. Il numero di ommatidi varia molto nei ...
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reazione chimica
Luigi Cerruti
La trasformazione delle sostanze
Un fiammifero che brucia o la cottura del cibo sono esempi di reazioni, più o meno complesse, che trasformano certe sostanze in altre. [...] che vi partecipano, ma mutano anche l’energia chimica che i reagenti posseggono in altre forme di energia: termica e luminosa, cioè in quel calore e in quella luce di cui ci eravamo chiesti l’origine parlando del fiammifero acceso.
Una ossidazione ...
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Femtochimica
Salvatore Califano
Il termine, composto da femtosecondo (10−15 s) e chimica, ha avuto origine nell'ultimo ventennio del 20° sec., all'interno del gruppo di ricerca diretto dal premio Nobel [...] 40 ps al principale donatore di elettroni di tutto il sistema, una coppia di clorofille-a, P700, che a seguito dell'eccitazione luminosa, trasferisce un elettrone a una serie di accettori che formano due rami, A e B.
L'elettrone è trasferito in circa ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. I prodotti petrolchimici e l'industria chimica
Anthony S. Travis
I prodotti petrolchimici e l'industria chimica
L'imponente crescita nella produzione [...] i quadri visualizzatori. I composti complessi hanno condotto la DuPont verso i dispositivi a polimeri a emissione luminosa, mentre altre industrie chimiche sono entrate nel campo dell'elettronica dei polimeri.
Ricerca industriale
Coloranti reattivi ...
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Fullereni
GGianfranco Scorrano
di Gianfranco Scorrano
Fullereni
Sommario: 1. Introduzione. 2. Il fullerene. 3. Derivati dei fullereni: a) addotti covalenti esoedrici; b) fullereni endoedrici; c) eterofullereni. [...] altre parole, sono molecole in grado di svolgere un'azione protettiva nei confronti degli effetti nocivi della radiazione luminosa ad alta intensità (v. Tutt e Kost, 1992). Recentemente sono stati preparati e sperimentati dei prototipi di limitatore ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] , trattate sulle superfici interne con depositi conduttori di elettricità e altri film sottili (WO3, IrO2, V2O5, NiOx), la cui trasmissione luminosa può essere variata a piacere tra il 10% e il 70% circa, per l’azione di un campo elettrico, nell’arco ...
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VUOTO
Gilberto BERNARDINI
Balbino DEL NUNZIO
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. Il concetto di "vuoto", nel senso di spazio vuoto di qualsiasi materia, si è imposto all'attenzione dei fisici in seguito alla celebre esperienza che [...] di mercurio.
Uno consiste nell'osservare il periodo di smorzamento di un filo metallico (per es., il filo di una lampada luminosa) posto nel vuoto da misurare.
Se τ è il semiperiodo, ossia il tempo in cui l'ampiezza delle oscillazioni si riduce alla ...
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Generalità e cenni storici. - L'alluminio è, dopo l'ossigeno e il silicio, l'elemento più diffuso sulla crosta terrestre, di cui esso rappresenta all'incirca il 7,3%. Non si trova però mai allo stato libero, [...] velo di gas isolanti che si formano sotto gli anodi (effetto anodico).
La sopraelevazione della tensione rilevata da una segnalazione luminosa indica la necessità di un'immediata reimmissione di una nuova carica per evitare che la corrente continui l ...
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