L'insegnamento della religione
Ermanno Genre
Introduzione
In Europa come negli Stati Uniti d’America, tutti (o quasi) i sistemi scolastici hanno una comune eredità di origine religiosa. La relazione [...] scuola di Stato
La nascita del Partito popolare di don Luigi Sturzo (1919) nell’Italia appena uscita dalla tragedia 1923, 7. Momigliano riconosce in Gentile «un pensatore di razza». Per questo afferma: «abbiamo fiducia nelle sue iniziative». Tuttavia ...
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Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] senza monopoli di partito e senza persecuzioni di religione, di razza, di classe; è sociale nel senso di una riforma partito emerse il 7 febbraio 1923 al Consiglio nazionale, dove Luigi Sturzo
«ebbe accenti d’inusitata forza e dominò spesso l’ ...
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Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] momento i destini di una grande parte della razza umana dipendono dalle condizioni dell’Italia. L’impero per la storia dell’evangelismo italiano, cfr. V. Vinay, Luigi Desanctis e il movimento evangelico fra gli italiani durante il Risorgimento, ...
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Per una geografia dei cattolici in politica
Maria Serena Piretti
Secondo un’inchiesta Eurispes condotta nel 2006, l’87,8% degli italiani si è dichiarato, ancora all’inizio del secolo XXI, cattolico. [...] e nel mondo. Contro ogni intolleranza di razza e di religione, il regime democratico serberà «Nuova antologia», 49, 1914, 253, p. 309.
33 Dalla lettera di Luigi Sturzo a Alessandro Jacini, datata 26 giugno 1914. Il testo della lettera è citato ...
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Fare la carita: attivita e attivismo
Gianni La Bella
Intervenendo al Troisième Congrès scientifique international des catholiques, tenutosi a Bruxelles dal 5 all’8 settembre 1894, Giuseppe Toniolo afferma: [...] Francia con i suoi orfanotrofi in Sicilia e in Puglia, Luigi Orione che dissemina in tutta Italia case in cui accogliere gli fa la carità non domanda né la carta di identità né la razza, egli vede nel povero nostro Signore Gesù Cristo e l’aiuta». Un ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] ’estraniazione immaginate, a portare esempi, nei romanzi di Luigi Santucci e diItalo Alighiero Chiusano, con i loro protagonisti ad accademico d’Italia, alla firma del Manifesto della razza e al dimenticatoio del dopoguerra29.
Anni, quelli del regime ...
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Sorelle d’Italia: presenze e immagini femminili
Cecilia Dau Novelli
Sommario: Angeli del focolare o suffragette fra Otto e Novecento. Il primo femminismo - Le cattoliche ▭ L’emergere delle donne nella [...] e Irene, ben più carnali e concrete tratteggiate dalla penna di Luigi Capuana e Gaetano Carlo Chelli. Neanche da paragonare a Leopardi e Manzoni Massaie rurali: la donna diventò la riproduttrice della razza italiana. La morte di Anna Kuliscioff fu in ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] la quaresima del 1938, condannò le ideologie idolatriche della razza e dello Stato e durante la visita di Hitler agli inizi del Novecento, Roma 1978; La seconda visita pastorale di Luigi Pellizzo nella diocesi di Padova (1921-1923), a cura di L. ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] D’Elia, i fratelli vescovi Nicola e Ignazio Monterisi12, Luigi Sturzo13 che con le loro riviste e con il loro toglie le diversità di quei gruppi naturali di uomini che sono le razze e le nazioni. E la comune origine non toglie una diversa gradazione ...
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BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] Ma essa comunità, a differenza di quelle, è una riunione volontaria di uomini liberi e uguali, senza distinzione di casta o di razza. Vi sono indubbiamente distinzioni, vi è una gerarchia; ma i criteri per le une e per l'altra la comunità benedettina ...
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di1
di1 prep. [lat. de]. – Si accoppia con l’articolo, formando le preposizioni articolate del, dello, della, dei, degli, delle, che sono talora adoperate come articoli partitivi (per l’uso di questi, v. preposizione). 1. Serve innanzitutto...
colombina1
colombina1 s. f. [dim. di colomba1]. – 1. a. Piccola o giovane colomba; o anche, come espressione vezz., colomba in genere. b. fig. Ragazza o giovane donna candida, ingenua, o che ostenti innocenza e candore soltanto apparenti (cfr....