Dante
Gennaro Sasso
Poeta, nato a Firenze nel 1265 e morto a Ravenna nel 1321. L’interesse che, nel corso dell’intera sua vita, M. dimostrò per l’opera di D. (ossia, in modo pressoché esclusivo, per [...] suoi versi sia stato richiamato a cogliervi la presenza di modi tipici della tradizione popolare toscana, dal Morgante di LuigiPulci al Centiloquio di Antonio Pucci e ad altri minori, e, si può aggiungere, di quella latina, rappresentata non solo ...
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capitoli
Francesco Bausi
Datazione e circostanze di composizione
Dei cinque C. in terza rima composti da M., solo i tre di maggiore ampiezza e importanza (“Di Fortuna”, “Dell’Ingratitudine” e “Dell’Ambizione”, [...] di Francesco Petrarca volgare e quella di autori quattrocenteschi come Lorenzo de’ Medici, Angelo Poliziano e soprattutto LuigiPulci.
Più nello specifico, il genere, o istituzione metrica che dir si voglia, del capitolo ternario di argomento ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] popolaresca nella quale la naturalità del fiorentino si esalta. Così nel poema cavalleresco Morgante di LuigiPulci (1460-1470 circa): lessico basso, comico, espressionistico, gergale (truogo «trogolo», scuffiare «sbruffare», ciuffalmosto «ubriacone ...
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Asino
Paolo Falzone
Datazione e circostanze di composizione
Poemetto incompiuto in terza rima. Problematica ne è la datazione. L’unico indizio che permetta di ancorare la fluttuazione cronologica a [...] nell’A. la presenza di altri autori, classici e volgari (con preferenza per Francesco Petrarca, Giovanni Boccaccio e LuigiPulci). Tra le fonti classiche, spicca il dialogo di Plutarco Bruta animalia ratione uti, noto popolarmente come Grillo, dal ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] invicem, quod calmonem appellant» (in Cortelazzo 1989: 33). Ma il primo episodio consistente di esercizio del furbesco è di LuigiPulci, sia nella esplicita dichiarazione di ribalderia gergale di Margutte:
Non domandar quel ch’io so far d’un dado,
o ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] tutto il mondo qua in aiuto
[…] venga a mia vendetta […]
non riarò però quel ch’ho perduto
(LuigiPulci, Il Morgante XX).
Una delle questioni più dibattute a livello teorico, relative alla grammaticalizzazione, riguarda l’unidirezionalità, ovvero ...
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MANETTI, Antonio
Giuliano Tanturli
Nacque il 6 luglio 1423 da Tuccio di Marabottino di Vanni e da Cosa di Francesco Adimari a Firenze, quartiere di S. Spirito, "gonfalone" Drago, "popolo" di S. Frediano, [...] dallo stesso codice sotto il nome del M., Fia ogni cosa chiara, ha contatti estesi con uno strambotto di LuigiPulci. Gli sono inoltre attribuiti i sonetti inediti di risposta a Filippo Lapaccini, Per sodisfare a tanto intellettivo (Siena, Biblioteca ...
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SALVIATI, Lionardo
Claudio Gigante
– Nacque a Firenze il 27 giugno 1539, quartogenito, da Giovambattista di Lionardo e da Ginevra di Carlo d’Antonio Corbinelli.
La famiglia, non ricca, vantava antiche [...] , esaltando al paragone sia i poemi di Matteo Maria Boiardo e Ariosto sia, per la lingua, il Morgante di LuigiPulci.
Tasso meditò, senza realizzarla, una controreplica, del cui lavoro di preparazione sono testimonianza le postille su un esemplare ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sul finire del Quattrocento Firenze si fa promotrice di una “rinascenza” della letteratura [...] .
Cogli la rosa, o ninfa, or ch’è ’l bel tempo!
Lorenzo de’ Medici, Opere, a cura di T. Zanato, Torino, Einaudi, 1992
LuigiPulci
Marguette, e l’amore per il vitto
Morgante
Rispose allor Margutte: A dirtel tosto,
io non credo più al nero ch’a l ...
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Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] (ante 1460), tra Giovanni Francesco Soardi e l’umanista Felice Feliciano. Segue la lettera in furbesco, scritta da LuigiPulci a Lorenzo il Magnifico, presumibilmente intorno al 1466 (Ageno 1962: 84), ritenuta da alcuni esercizio giocoso-letterario ...
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vocabolista
(o vocabulista) s. m. e f. [der. di vocabolo] (pl. m. -i), ant. – 1. s. m. Vocabolario, glossario: il «Vocabulista» di Luigi Pulci. 2. s. m. e f. Chi compila un vocabolario, vocabolarista.
crudo
agg. e s. m. [lat. crūdus «sanguinolento, non cotto; immaturo; crudele», dalla stessa radice di cruor «sangue»]. – 1. agg. a. Non cotto o non cotto abbastanza: mangiare carne c.; questo pane è ancora c.; come si debbono mangiare? Il...