Generale e scrittore militare, nato a Phalsbourg nel 1810, morto a Basilea il 23 gennaio 1865. Nel 1830 fu espulso dalla Scuola politecnica per avere inneggiato a La Fayette e cantato la Marsigliese, ma, [...] deputato, fu uno dei più influenti membri della sinistra repubblicana. Protestò contro l'elezione a presidente di LuigiNapoleone Bonaparte, e votò contro la spedizione di Roma. Alla restaurazione bonapartista fu arrestato ed esiliato. Visse nel ...
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Città dei Paesi Bassi, capitale della provincia di Drente; nel 1808 aveva 621 ab., nel 1865, 5500; al presente ne ha 18.000. Sorse nel 1254-1257 nei pressi di un convento che era stato costruito in seguito [...] di Smilde. Fino al 1807 Assen era stata parte del comune di Rolde. Nel 1809 fu dichiarata città per volere del re LuigiNapoleone Bonaparte, che diede pure alla nuova città il Bosco delle Stelle (Het Sterrebosch) situato a sud di essa. Nel giugno del ...
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Uomo politico, nato a Mirecourt (Vosgi), il 26 ottobre 1818, morto ivi il 7 giugno 1898. Esercitava l'avvocatura quando fu eletto membro dell'assemblea costituente nel 1848. Fu uno dei commissarî che proposero [...] degli Ateliers nationaux, e fu quindi designato come uno dei rappresentanti della politica di resistenza alle agitazioni popolari. LuigiNapoleone lo nominò ministro del Commercio e dei Lavori pubblici alla fine del 1848; nell'estate del 1849 fu ...
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Generale e uomo politico francese, nato ad Autun (Saône-et-Loire) il 26 aprile 1793, morto a Parigi il 14 febbraio 1877. Uscito dalla scuola militare di Saint-Cyr, servì nelle guardie del corpo di Luigi [...] , mettendo poco modestamente in rilievo la "propria abitudine e la propria volontà di vincere". La sua ambizione fu da LuigiNapoleone utilizzata a favore del colpo di stato in preparazione. Nelle sommosse parigine del giugno 1849, lo Ch., che ...
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Uomo politico, nato a Nîmes il 30 aprile 1796, morto a Parigi il 10 febbraio 1880. Fece gli studî di legge ed esercitò l'avvocatura a Nîmes, quindi a Parigi, dove difese in processi politici il National [...] egli diede voto contrario, e subito dopo si dimise. Sebbene amico del Cavaignac, votò a favore del principe LuigiNapoleone per la presidenza della repubblica (10 dicembre 1848), ma come deputato all'Assemblea legislativa non approvò la politica del ...
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Uomo politico francese, nato ad Avéron Bergelle (Gers) l'11 agosto 1806, morto nel castello di Coulommé (Gers) il 31 gennaio 1880. Si segnalò sin dalla prima giovinezza come poeta e critico letterario [...] pochissimi che manifestarono subito la loro decisa avversione alla seconda repubblica. Appoggiò la candidatura del principe LuigiNapoleone Bonaparte alla presidenza della Repubblica e si costituì suo pugnace paladino, dapprima nella stampa, poi nel ...
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Uomo di stato francese, nato a Saujon (dipartimento della Charente Inférieure) il 4 dicembre 1798, morto a Reuil il 27 giugno 1881. Eletto deputato nel 1834, si segnalò tra i fautori del Thiers e gli avversarî [...] , durante il governo del generale Cavaignac e di nuovo nel 1849, collaborando, con crescente diffidenza, col principe LuigiNapoleone. Appartatosi dalla vita politica durante il Secondo Impero, vi rientrò con l'elezione a membro dell'Assemblea del ...
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Storico e uomo politico francese (Verneuil, Seine-et-Oise, 1805 - Cannes 1859), tra i maggiori esponenti del liberalismo ottocentesco. Autore di studi sulla democrazia e sulla società americane (De la [...] Sardegna (pace di Milano). Si dimise in seguito allo scioglimento del governo da parte di LuigiNapoleone (31 ott. 1849). Coinvolto nella lotta tra LuigiNapoleone e l'Assemblea costituente per la revisione dell'art. 45 della Costituzione sulla non ...
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Uomo politico e storico francese (Marsiglia 1797 - Parigi 1877). Titolare di vari dicasteri sotto Luigi Filippo d'Orléans (1832-48), fu poi (1848-51) sostenitore di LuigiNapoleone fino al colpo di Stato. [...] costretto alle dimissioni. Deputato dopo la rivoluzione del febbr. 1848, sostenne l'elezione alla presidenza della Repubblica di LuigiNapoleone, ma, passato all'opposizione dopo il colpo di stato di quest'ultimo, fu imprigionato ed esiliato (1851-52 ...
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Uomo politico inglese (Broadlands, Hampshire, 1784 - Brocket Hall, Hertfordshire, 1865). Deputato tory, poi vicino ai liberali di G. Canning, come ministro degli Esteri sostenne i movimenti liberali europei [...] Camere e la diffidenza della regina lo travolsero (1851) dopo che egli ebbe esaltato il colpo rivoluzionario di LuigiNapoleone. Dimessosi J. Russell (1851), P. fu ministro degli Interni nel ministero di coalizione Aberdeen; caduto questo gabinetto ...
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murattismo
s. m. – Movimento che, dopo l’avvento in Francia di Luigi Napoleone (1851), caldeggiò, nella speranza di un suo appoggio alla lotta antiborbonica, la restaurazione della dinastia dei Murat ‹mürà› nel regno delle Due Sicilie, nella...
vergine
vérgine s. f. e agg. [lat. vĭrgo -gĭnis, di etimo ignoto]. – 1. a. Donna che non ha mai avuto rapporti sessuali completi: una v.; santa Cecilia v. e martire; le v. Vestali; le sacre v., o assol. le vergini, le suore, le monache; I’...