Stoppa, Paolo
Nicola Fano
Attore teatrale e cinematografico, nato a Roma il 16 giugno 1906 e morto ivi il 2 maggio 1988. Fornito di uno straordinario talento espressivo e dotatissimo dal punto di vista [...] (Roma, ore 11, 1952), Antonio Pietrangeli (Il sole negli occhi, 1953), Luigi Comencini (La bella di Roma, 1955, uno dei e John Gielgud.Negli anni seguenti diradò la sua presenza sul grande schermo, ma fornì ancora prove brillanti in alcuni dei suoi ...
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Donati, Danilo
Stefano Masi
Scenografo e costumista cinematografico, nato a Luzzara (Reggio nell'Emilia) il 6 aprile 1926 e morto a Roma il 1° dicembre 2001. Ha portato nel cinema la sua fantasia di [...] di cinema nel 1959, per un film come La grande guerra di Mario Monicelli che coniuga l'affresco storico in coppia con lo scenografo Luigi Scaccianoce, dapprima in una di J. Bosch. Lasciatosi alle spalle il lavoro di Piero Gherardi, Fellini visse, ...
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Giannetti, Alfredo
Francesco Suriano
Sceneggiatore, regista cinematografico e giornalista, nato a Roma il 16 aprile 1924 e morto ivi il 30 luglio 1995. Convinto antifascista, vicino alle posizioni del [...] Leo Benvenuti e Piero De Bernardi. Seguirono due film di grande ambizione e riuscita, scritti entrambi da G. insieme a De non più amata, spacciando il suo gesto per un 'delitto d'onore'. Negli stessi anni scrisse per Luigi Capuano Maruzzella (1956), ...
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Trauner, Alexandre
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico ungherese, nato a Budapest il 3 agosto 1906 e morto a Omonville-la-Petite (Francia) il 5 dicembre 1993. Dal 1929, trasferitosi a [...] secolo al posto della Francia. Da questo momento ebbe inizio il ciclo dei grandi film 'romantici' girati con Carné e J. Prévert, che di Orson Welles (1952), per il quale si avvalse della collaborazione di Luigi Scaccianoce. Inventò quindi per Howard ...
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Rabal, Francisco
Bruno Roberti
Attore cinematografico e teatrale spagnolo, nato ad Aguilas (Murcia) l'8 marzo 1926 e morto a Bordeaux il 29 agosto 2001. I suoi lineamenti rudi e intensi, la sua fisicità [...] ai loro inizi come Gillo Pontecorvo che lo chiamò per La grande strada azzurra (1957), accanto ad Alida Valli e Yves tardi Valerio Zurlini per Il deserto dei Tartari (1976), dal romanzo di D. Buzzati, e Luigi Comencini per il film televisivo La ...
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Pasquali
Sergio Toffetti
Casa di produzione cinematografica italiana, inizialmente denominata Pasquali e Tempo, fondata a Torino il 20 dicembre 1908 da Ernesto Maria Pasquali e Giuseppe Tempo. Il 1° [...] cui seguirono Il delitto di Beinasco (1906), Il telefono nel Medio Evo (1907) e Vendetta di pagliaccio (1908, diretto con Luigi Maggi). Nel ridotta, ma fu soprattutto il dopoguerra che segnò un periodo di decadenza, senza grandi divi e con vari ...
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Gherardi, Piero
Stefano Masi
Costumista, scenografo e arredatore teatrale e cinematografico, nato a Poppi (Arezzo) il 20 novembre 1909 e morto a Roma l'8 giugno 1971. Celebre per la pulizia grafica [...] affermando negli anni Cinquanta: Duilio Coletti, Monicelli, Luigi Comencini, Luigi Zampa. Sotto contratto per Dino De Laurentiis, vita e di 8¹/₂ si affermò come il primo grande interprete di un impressionismo minimalista caratteristico del cinema ...
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Gélin, Daniel
Simone Emiliani
Attore cinematografico francese, nato ad Angers (Maine-et-Loire) il 19 maggio 1921 e morto a Parigi il 29 novembre 2002. Attivo soprattutto negli anni Cinquanta, G. portò [...] . Nel 1954 interpretò La romana di Luigi Zampa, dal romanzo di A. Moravia, dove è il partigiano che salva la protagonista (Gina al teatro e alla televisione e diradò l'attività sul grande schermo. Vanno comunque ricordati Cartagine in fiamme (1960) ...
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Lavagnino, Angelo Francesco
Lorenzo Dorelli
Compositore, nato a Genova il 22 febbraio 1909 e morto a Gavi (Alessandria) il 21 agosto 1987. Dedicò buona parte della sua carriera di musicista al cinema, [...] ad allargare il campo della sua attività e, pur continuando a comporre per i documentari (La grande Olimpiade, 1961 1955, di Antonio Pietrangeli; Tutti a casa, 1960, di Luigi Comencini, cui vanno aggiunti molti dei film interpretati da Totò), del ...
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Cines
Stefania Carpiceci
Casa di produzione cinematografica, fondata nel 1906 e sciolta nel 1958. Insieme alla Titanus, fu una delle istituzioni più durature della cinematografia italiana, in grado [...] periodo d'oro, contrassegnato da kolossal storico-mitologici di grande successo ‒ tra cui La Gerusalemme liberata (1911), di Blasetti, ma anche di La locandiera (1944) di Luigi Chiarini. Tra il febbraio 1944 e l'aprile 1945 vi fu la fallimentare ...
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amichettismo s. m. (iron.) Il comportamento di chi, generalmente da una posizione di potere e di prestigio, favorisce i propri seguaci; nepotismo. ◆ Avatar femminile di Walter Veltroni, cuspide dell’amichettismo intellettuale romano proiettato...
verbatim avv. Parola per parola, cioè con assoluta fedeltà al testo che si è citato o riportato. ◆ Non scrive come un cane il labrador di Mitterrand. Prosa curatissima, allusioni eleganti, verve. E un titolo malizioso per il suo diario, in libreria...