Storico e patriota (Lodi 1813 - Milano 1890), sacerdote dal 1835; d'idee repubblicane, nel 1848, come membro del governo provvisorio della Lombardia in rappresentanza di Lodi e Crema, avversò la fusione [...] Rientrò dopo il 1859 e, divenuto deputato di Lodi, al parlamento criticò la cessione di Nizza e della Savoia alla Francia con un discorso così aspro, da essere sconfessato dai suoi elettori. Ritornò pertanto a Nizza restandovi fino al 1872. Notevole ...
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Uomo politico e storico (Torino 1802 - Trebiolo 1870). Vicino a Carlo Alberto, fu senatore (1848) e alla guida di diversi dicasteri (1852-56), affiancando all’attività politica gli studi storici. Pubblicò [...] a frutto in Documenti, sigilli e monete appartenenti alla storia della monarchia di Savoia raccolti in Savoia, in Isvizzera ed in Francia (1833) e in Sigilli dei principi di Savoia (1834). L'opera che gli dette maggior fama fu Della economia politica ...
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Patriota e scrittore politico (Frosinone 1759 - Londra 1842); tribuno nella repubblica romana del 1798, riparò l'anno dopo in Francia, ove s'affiliò ai filadelfi e fu a conoscenza delle trame antibonapartiste [...] Confalonieri); nel 1819-20 prese invano contatto con gli ambienti settarî vicini a Carlo Alberto; scoperto e espulso dalla Francia (1823), riparò a Londra. I suoi scritti politici principali (Sopra l'ordinamento che aver dovrebbono i governi d'Italia ...
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Patriota (Como 1780 - Milano 1860). Deputato prima ai Comizî di Lione, poi al Corpo legislativo della Repubblica e del Regno d'Italia, dopo la caduta di Napoleone fu uno dei capi del liberalismo lombardo. [...] fuggì in Inghilterra (1822), e fu condannato a morte in contumacia dall'Austria. Fu poi in Grecia (1825-27) e in Francia, e poté tornare a Milano nel 1840. Nel 1848 fu incaricato dal governo provvisorio di Milano di una missione speciale a Parigi ...
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Quartogenito (Versailles 1757 - Gorizia 1836) del delfino Luigi (m. 1765) figlio di Luigi XV, conte d'Artois, sposò nel 1773 Maria Teresa di Savoia. Ostilissimo alla rivoluzione, fu il primo a emigrare, [...] capo della nobiltà fuoruscita. Rappresentante tipico del legittimismo reazionario, dopo il 1815 fu spesso in urto col fratello Luigi XVIII, per la politica di compromesso relativamente moderata, attuata da quest'ultimo. Gli successe il 16 sett. 1824 ...
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Uomo politico italiano (Pavia 1827 - Pistoia 1890); figlio di un impiegato della polizia austriaca, fu nel 1848 volontario in Lombardia, poi alla difesa di Roma, ove fu fatto prigioniero dai Francesi, [...] ; amnistiato l'anno successivo, combatté nella guerra del 1859 e seguì Garibaldi nel 1860, nel 1866 e nel 1870 in Francia. Deputato nel 1884, la sua convalidazione fu contrastata per le rivelazioni fatte nel 1852. Scrisse romanzi (tra cui il popolare ...
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Secondogenito (n. 1294 - m. Longchamp 1322) di Filippo IV il Bello e di Giovanna di Navarra, fu prima conte di Poitiers. Nel genn. 1317, morto senza eredi maschi il fratello Luigi X, fu incoronato e si [...] fece quindi riconoscere re dagli Stati generali, che esclusero dalla successione Giovanna, figlia di Luigi X. Nell'intento di assicurarsi l'appoggio dei cittadini, convocò di frequente gli Stati e si preoccupò di stabilire amichevoli relazioni con le ...
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Figlia (Valladolid 1601 - Parigi 1666) di Filippo III re di Spagna, moglie di Luigi XIII (1615). Avversata dalla suocera e dal Richelieu, trascurata dal marito, partecipò alle congiure di Gastone d'Orléans [...] e del Cinq Mars e suscitò grande scandalo per l'eccessiva cordialità dimostrata verso il duca di Buckingham. Reggente per il figlio Luigi XIV dal 1643 al 1652 (in realtà però fino al 1661), affidò il governo al Mazzarino, di cui si disse fosse l' ...
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Uomo politico italiano (Oulx, Torino, 1807 - Roma 1874). Magistrato, cooperò alla legislazione penale carlo-albertina; fu poi intendente generale di Nizza (1841), ministro dell'Interno e poi dei Lavori [...] , ministro di stato e ambasciatore a Parigi (1859). Ottenne poco dopo di essere richiamato essendo ostile alla cessione alla Francia di Nizza e Savoia, e fu nominato presidente del Consiglio di stato, collare della Annunziata (1862) e presidente del ...
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Uomo politico (Genova 1756 - ivi 1821). Avvocato, al crollo dell'antico regime a Genova fu membro del governo provvisorio della repubblica ligure, poi del gran consiglio e infine del direttorio (1797). [...] , Napoleone lo creò consigliere di stato (1806: si trasferì allora in Francia) e conte (1810). Alla caduta dell'Impero, prese la cittadinanza francese (1814); fu ministro delle Finanze nel gabinetto Richelieu (1815-18); a lui spetta il merito del ...
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luigi
lüigi s. m. [dal nome proprio Luigi; fr. louis]. – 1. Moneta d’oro, del valore di 10 lire, coniata in Francia nel 1640 per ordine di Luigi XIII, con il busto del sovrano al dritto e una croce formata da 8 L addossate e coronate al rovescio;...
bond Matusalemme (Matusalem Bond) locuz. s.le m. Obbligazione emessa con scadenze a lunghissimo termine (cinquanta o cento anni). ◆ [occhiello] 16mld di ordini per il bond a 50 anni. Intanto anche l'Italia ci pensa. [tit.] Francia, bond Matusalemme...