Musicista (Lucca 1743 - Madrid 1805). Figlio di un contrabbassista, studiò con l'abate D. F. Vannucci e nel 1757 si recò a Roma per perfezionarsi nel violoncello. A Firenze fondò insieme con G. G. Cambini, P. Nardini e S. Manfredi il primo quartetto stabile di cui si abbia notizia. Nel 1767-68 compì insieme con il Manfredi un giro concertistico in Francia, e a Parigi si pubblicarono sue opere di musica ...
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chitarra
Raffaele Pozzi
Uno strumento antico della musica colta e di quella popolare
La chitarra classica è uno strumento musicale a corde pizzicate, le cui origini lontane risalgono alle antiche civiltà [...] secolo vi fu un risveglio d'interesse testimoniato dai dodici quintetti per archi e chitarra (1798-99) di LuigiBoccherini.
Ai primi dell'Ottocento poté così affermarsi una nuova generazione di compositori, virtuosi e maestri della chitarra, quali ...
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VIOLONCELLO
Francesco VATIELLI
Mario CORTI
. Strumento musicale a corde, suonato con l'arco. Apparve dopo diversi anni del violino, alla cui famiglia appartiene, assumendone in proporzione tutte le [...] Leo i primi sei concerti, a J. S. Bach sei sonate per violoncello solo (l'ultima originale per viola pomposa). LuigiBoccherini (1743-1805), compresa la vera natura squisitamente umana del violoncello, ne studiò tutte le risorse e i mezzi atti a ...
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MANFREDI, Filippo (Giovanni Filippo Tomaso)
Gabriella Biagi Ravenni
Figlio di Giovanni Carlo, nacque a Lucca, l'8 marzo 1731.
Suo padre era un "trombetta" (suonatore di corno e di tromba) della Cappella [...] della cappella musicale S. Cecilia, Lucca 1979, pp. 12 s.; C. Bellora, L'opera strumentale di F. M., in LuigiBoccherini e la musica strumentale dei maestri italiani in Europa tra Sette e Ottocento. Atti del Convegno, Siena, 1993, in Chigiana, n ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] pensione vitalizia, trasferisce tutti i suoi diritti non al traditore Ferdinando ma a Luigi XII.
Giugno 1502-marzo 1504: l’alleanza muta ben presto in conflitto in G. Tartini, G.B. Viotti, L. Boccherini e infine N. Paganini, nella cui produzione il ...
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PARIGI (fr. Paris; A. T., 30-31)
Elio MIGLIORINI
Vittorio SOGNO
Léopold Albert CONSTANS
Georges BOURGIN
Pierre LAVEDAN
Stefano LA COLLA
Henry PRUNIERES
Giacomo ANTONINI
Walter MATURI
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Capitale [...] e passa poi da 946 ha. sotto Enrico IV a 1840 sotto Luigi XIV. Al tempo di Luigi XVI aumenta a 2770, sotto Napoleone III a 3402. Con l' vivo. Il pubblico s'interessò anche vivamente ai quintetti di Boccherini e di Reicha, ai quartetti di Onslow e di ...
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VIOLINO e VIOLINISTI
Mario CORTI
Francesco VATIELLI
VIOLINISTI - Sugli strumenti ad arco antecessori dell'attuale violino e della famiglia che ne derivò, sono date notizie alla voce viola.
La tendenza [...] nel 1577 il violino in Francia. Più tardi, al tempo di Luigi XIII, si organizzò a Parigi la "Bande de vingt-quatre violons" (1738-1780), che suonò lungo tempo con il Boccherini; Maddalena Lombardini Simen, la prima violinista compositrice degna ...
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CLEMENTI, Muzio
Alberto Iesuè
Figlio di Niccolò, orafo e cesellatore di argenti, e di Maddalena Kaiser, nacque a Roma il 23 genn. 1752: fu battezzato in S. Lorenzo in Damaso il giorno successivo con [...] estate a Parigi, dove suonò con notevole successo alla corte di Luigi XVI. Proseguì per Strasburgo, dove si trattenne diversi mesi dando che ha fatto apparire "minori" musicisti quali Boccherini, ha spesso impedito e comunque ritardato la giusta ...
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BERIO, Luciano
Giorgio Pestelli
Nato il 24 ottobre 1925 a Oneglia (Imperia), era figlio e nipote di musicisti: il nonno Adolfo era stato organista e compositore di pagine sacre e pezzi strumentali, per [...] 2009, p. 12).
Nel 1953, introdotto da Dallapiccola e Luigi Rognoni negli ambienti di quella sorta di aristocrazia delle intelligenze di Berio, infittendosi negli ultimi anni con rivisitazioni di Boccherini, Falla, Mahler, Brahms e Verdi.
Tra Harvard ...
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CATALANI, Alfredo
Sergio Martinotti
Nacque a Lucca il 19 giugno 1854 da Eugenio e da Giuseppina Picconi.
Il padre, buon pianista e compositore, allievo di Giovanni Pacini, si era dedicato all'insegnamento [...] lucchesi del passato, esuli all'estero, come Geminiani e Boccherini. Il C. alla fine del 1872 partì dunque per Boito ed a Giacosa. La stesura del libretto venne affidata a Luigi Illica che il C., libero da impegni editoriali e quindi senza ...
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minuetto
minüétto s. m. [dal fr. menuet, in origine agg. col sign. di «assai minuto» (der. di menu «minuto, piccolo», che è il lat. minutus: v. minuto1); così detto prob. per i brevi passi che gli sono caratteristici]. – Danza di ritmo ternario,...