Uomo politico francese (Parigi 1760 - ivi 1793), presidente al Parlamento di Parigi e ricchissimo proprietario, fu eletto deputato della nobiltà agli Stati Generali (1789), ove contribuì a far accettare [...] alla Convenzione (1792), membro influente nel club dei Giacobini, sebbene contrario alla pena di morte votò la condanna di LuigiXVI; la vigilia dell'esecuzione del sovrano, L. fu assassinato per vendetta dall'ex guardia del corpo Pâris. Ebbe per ...
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Pubblicista svizzero di lingua francese (Céligny 1719 - Richmond, Inghilterra, 1800). Ebbe in gioventù la protezione di Voltaire. Collaborò alle Annales politiques, civiles et littéraires di S.-N.-H. Linguet, [...] ). Allo scoppio della Rivoluzione francese, divenne uno dei più fermi sostenitori della tendenza monarchico-liberale. Inviato da LuigiXVI in missione presso gli emigrati (1792), fu poi corrispondente delle corti di Vienna, Lisbona, Berlino e Torino ...
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Uomo politico francese (Serres, Ariège, 1762 - Parigi 1845). Ecclesiastico eletto alla Convenzione (1792), estraneo alle lotte dei partiti, votò per la morte di LuigiXVI e si segnalò soprattutto nel comitato [...] per la pubblica istruzione (1793), facendo riorganizzare il Museo di storia naturale e proponendo un Projet d'éducation nationale, che, non adottato nel 1793, ebbe miglior fortuna due anni dopo. Membro ...
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Architetto (Parigi 1698 - ivi 1782), figlio di Jacques. Dal 1742 fu primo architetto del re. Diede i progetti per la scuola militare di Parigi (1750-68), il castello di Compiègne (1755-74), il "Gros Pavillon" [...] del sec. 18º l'espressione che prelude al movimento neoclassico. Il cosiddetto stile G. corrisponde all'ultimo stadio del LuigiXVI, ed è caratterizzato da proporzioni moderate, linee e decorazioni sobrie. L'influsso di G. si estese anche all'arte ...
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Ultimo sultano del Mysore (Mysore 1749 - ivi 1799); succeduto al padre Ḥaidar ῾Alī (1782) nel corso della guerra contro gli Inglesi, dopo aver combattuto con un suo esercito dovette accettare la pace a [...] Francia cui mandò ambasciatori, ma non poté ottenerlo per la crisi finanziaria in cui allora versava il regno di LuigiXVI. Riprese le ostilità, dovette capitolare (1792) a Srirangepatnam e cedere quasi metà dei suoi stati. Accolti i Francesi fuggiti ...
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Agente diplomatico e pubblicista (Tolosa 1711 circa - Parigi 1784). Segretario dell'ambasciatore francese a Torino e agente di Luigi XV che gli affidò missioni in Francia e in Russia, avendo intralciato [...] raisonnées sur l'état de l'Europe, in cui si sottolineava l'utilità di un'alleanza con la Prussia, e le Conjectures raisonnées sur la situation actuelle de la France (1773). Fu poi incarcerato alla Bastiglia e liberato solo all'avvento di LuigiXVI. ...
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Agente diplomatico francese (Abbeville 1753 - Roma 1793). Bibliotecario del principe di Condé, divenne (1792) segretario di legazione a Napoli; nello stesso anno fu inviato in missione a Roma e il 13 genn. [...] intitolata La Bassvilliana (1793), violentemente antirivoluzionaria, nella quale si immagina che l'anima di B. debba nell'al di là scontare la pena di contemplare tutti gli orrori della Rivoluzione francese, e principalmente l'uccisione di LuigiXVI. ...
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Ecclesiastico (Carpentras 1750 - Saint-Flour 1829), membro del Parlamento di Parigi come conseiller-clerc (1784), internunzio di Pio VI (1790) presso LuigiXVI. I rivolgimenti politici seguiti alla Rivoluzione [...] lo portarono dall'arresto (1792) a tutta una serie di peripezie, da lui narrate nei Mémoires inédits de l'internonce à Paris pendant la Révolution 1790-1801 (pubblicati postumi). Nel 1801 fu inviato a ...
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Diplomatico austriaco (Liegi 1727 - Londra 1794). Protetto da W. Kaunitz, lo seguì a Parigi e fu poi rappresentante austriaco a Torino, ambasciatore a Pietroburgo e dal 1766 a Parigi, ove ebbe gran parte [...] nel matrimonio (1770) di Maria Antonietta col delfino (LuigiXVI). Divenuto questi re (1774), fu alla corte portavoce di Maria Teresa e poi di Giuseppe II; scoppiata la Rivoluzione, si mostrò favorevole alle idee costituzionali moderate (riavvicinò G ...
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Uomo politico (Parigi 1759 - Appenzell, Svizzera, 1798). Membro del parlamento, deputato della nobiltà agli Stati generali del 1789, fu uno dei leader del costituzionalismo liberale e con A.-P. Barnave [...] e A. de Lameth formò il triumvirato che per alcuni mesi fu l'arbitro della Costituente francese. Dopo la fallita fuga di LuigiXVI, il D. al pari dei suoi amici subì una involuzione conservatrice, e i ritocchi costituzionali del 1791 in tal senso ...
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luigi
lüigi s. m. [dal nome proprio Luigi; fr. louis]. – 1. Moneta d’oro, del valore di 10 lire, coniata in Francia nel 1640 per ordine di Luigi XIII, con il busto del sovrano al dritto e una croce formata da 8 L addossate e coronate al rovescio;...
sedicesimo
sedicèṡimo agg. num. ord. [der. di sedici]. – 1. Che, in una sequenza o in una successione ordinata, occupa il posto corrispondente al numero 16 (in cifre arabe 16°, in numeri romani XVI): il s. capitolo dei «Promessi Sposi»; arrivare,...