Musicista (Bonn 1770 - Vienna 1827). Contemporaneo e lettore di I. Kant, W. Goethe e F. Schiller, incarna la nuova figura del compositore moderno: con lui l'espressione dell'interiorità dell'artista e [...] 6 figli, dei quali non sopravvissero che Ludwig, Kaspar e Nikolaus. L'infanzia di B all'università dove assiste alle lezioni kantiane del van Schüren e l'anno seguente per la Olmütz, fu eseguita nel 1825 - vivo Beethoven - solo in parte, con la nona ...
Leggi Tutto
Musicologo tedesco, nato a Hannover il 10 giugno 1928, morto a Berlino il 13 marzo 1989. Studiò musicologia a Gottinga e Friburgo, ottenendo il dottorato nel 1953 con una tesi sulle Messe di Josquin des [...] der Musikgeschichte (1977; trad. it. 1980). Si ricordano inoltre Musikästhetik (1967), Analyse und Werturteil (1970; trad. it. 1987), LudwigvanBeethoven und seine Zeit (1987) e Was ist die Musik? (in collab. con H.H. Eggebrecht, 1985; trad. it ...
Leggi Tutto
La querelle sui generi musicali che ha caratterizzato il ventennio a cavallo tra la fine del 20° e i primi anni del 21° sec. può essere ricondotta a una serie di ragioni che investono livelli diversi del [...] sinfonica e musica di scena per il teatro di prosa. Anche nel corso dell’Ottocento si incontrano casi analoghi, da LudwigvanBeethoven a Robert Schumann, così che gli esempi di Stravinskij, Ravel e altri possono essere considerati solo come l’indice ...
Leggi Tutto
GIULINI, Carlo Maria
Giuseppe Rossi
Nacque a Barletta il 9 maggio 1914, secondogenito di Ernesto e Antonia (Antonietta) Festner, e fu battezzato il 17 dello stesso mese con i nomi di Carlo Maria Giovanni. [...] In Italia diresse programmi sinfonici soprattutto a Firenze e a Roma, ma dal 1977, con la Nona Sinfonia di LudwigvanBeethoven, tornò anche alla Scala dopo diciannove anni di assenza. In quel periodo l’unica eccezione operistica fu un memorabile ...
Leggi Tutto
orchestra
Ennio Speranza
Fare musica insieme
L’orchestra era in origine lo spazio centrale dei teatri antichi. Intorno alla seconda metà del 17° secolo, quando si sviluppò una musica strumentale autonoma [...] alla musica orchestrale classica furono Franz Josef Haydn, Wolfgang Amadeus Mozart, Christoph Willibald Gluck e in seguito LudwigvanBeethoven, il quale aumentò il numero degli strumenti a fiato (tre corni nella Terza sinfonia, quattro corni nella ...
Leggi Tutto
Brahms, Johannes
Antonietta Pozzi
Un animo lirico che si richiama alla tradizione classica
Attivo nel secondo Ottocento, il compositore tedesco Johannes Brahms si richiamò al classicismo viennese di [...] composizione e pianoforte con un noto didatta, Eduard Marxsen, che lo avvicinò a Johann Sebastian Bach e LudwigvanBeethoven.
Brahms esordì come brillante pianista nel 1848 e nel contempo, su consiglio dell'insegnante, inviò alcune sue composizioni ...
Leggi Tutto
Bartók, Béla
Raffaele Pozzi
L'incontro tra musica colta e canto popolare nel Novecento
Compositore, pianista, studioso di musica popolare e insegnante, l'ungherese Bartók è tra le figure più importanti [...] come nostalgia del passato, ma come un'attenzione tutta moderna ai valori della forma, con un richiamo a LudwigvanBeethoven. La ricerca in questo campo è testimoniata dal quarto e dal quinto quartetto per archi (1928 e 1934). Notevole ...
Leggi Tutto
banda
Antonietta Pozzi
Un'orchestra che cammina
La banda è un complesso di strumenti a fiato ‒ legni e ottoni ‒ e a percussione ‒ grancassa, piatti e altro. È spesso presente nelle feste popolari, ma [...] pensi alla Sinfonia militare (1793-94) di Franz Joseph Haydn, alla Vittoria di Wellington op. 91 (1813) di LudwigvanBeethoven, ispirata alla sconfitta di Napoleone Bonaparte a opera del generale Arthur W. Wellington nella battaglia di Vitoria (1813 ...
Leggi Tutto
Narrare con i suoni
Rita Valentino Merletti
Angela Mazzoccoli
Tutto intorno a noi è musica
C'è la musica della natura e quella degli strumenti, la musica dell'allegria e quella della tristezza, la [...] musicisti hanno scritto pagine intense di musica corale: LudwigvanBeethoven, per esempio, ha voluto introdurre nella sua di ippopotami in tutù rosa confetto, la Sesta sinfonia di Beethoven, che con le sue note avvolge il temporale scatenato da ...
Leggi Tutto
La musica nell’era digitale
Franco Fabbri
L’alta fedeltà come fenomeno di massa
Il pubblico iniziò ad associare l’aggettivo digitale al suono e alla musica negli anni Settanta del secolo scorso. Gli [...] con la diffusione della stampa litografica, lo sviluppo dell’editoria, l’elaborazione del diritto d’autore. LudwigvanBeethoven, che eseguiva per la prima volta in pubblico le proprie composizioni talvolta a partire da schizzi, annotazioni ...
Leggi Tutto
beethoveniano
‹betov-› agg. e s. m. (f. –a). – Di Ludwig van Beethoven, il grande musicista tedesco (1770-1827): l’arte, la musica b.; le nove sinfonie b.; o che concerne Beethoven e la sua opera: gli studî b. dell’ultimo decennio; e con riferimento...