Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] suo ricordo.
1. Lo scrittore contemporaneo è Ludovico Zuccolo, Dialoghi [...] ne' quali con varietà A. Valier, Storia della guerra, II; Alfonso M. Casoli, Il cardinale Sforza Pallavicino e la Repubblica di Venezia, "La civiltà Cattolica", 11, 1909, ...
Leggi Tutto
La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] nel 1778, alla Marciana succede Giacomo Morelli. E se Ludovico Manin deve tornare a casa, Morelli alla Marciana rimane, . Ed è al maestro "amico" che Memmo, "per solo sforzo di memoria" personale, senz'ausilio documentario, rende "onore" con gli ...
Leggi Tutto
La municipalità democratica
Giovanni Scarabello
I preliminari di Leoben
Fu con l'inizio del 1797 che lo scontro bellico tra gli eserciti francesi e quelli austriaci, in corso sul territorio della [...] e dei democratici di porre l'ex doge Ludovico Manin come presidente dell'assemblea municipalista.
I due , in altri casi riportati da originali francesi. Ci fu uno sforzo di far partecipare anche i ceti più popolari a queste manifestazioni, ...
Leggi Tutto
Le frontiere navali
Giuseppe Gullino
Introduzione
Il diaframma Italia-Tunisia divide il Mediterraneo in due parti diseguali, di cui quella orientale un tempo infinitamente più importante e ricca - [...] i 500 ed i 700.000 ducati d'oro. Lo sforzo tuttavia doveva rivelarsi inutile, e la vittoria finale sarebbe toccata alzava la bandiera antiturca, ma il suo obiettivo era Milano. Ludovico il Moro si affrettò a spiegare al sultano che il momento ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] un determinato rapporto» (B. Croce, che cita al riguardo Ludovico Zuccolo, in Storia dell’età barocca, cit., pp. 124 alle condizioni, cit., p. 239), dal quale si sarebbe invano sforzato di uscire. Era, invece, proprio l’aspirazione a immergersi nella ...
Leggi Tutto
Il Rinascimento. Immagini e teorie del mondo
Alfonso Ingegno
Christoph Lüthy
Immagini e teorie del mondo
Cosmologie
di Alfonso Ingegno
Niccolò Cusano
La vicenda scientifica qui descritta è tradizionalmente [...] , Marco Antonio Flaminio e il celebre aristotelico Ludovico Boccadiferro.
Teologia e cosmologia
Alla fine degli ma anche come realizzazioni del potenziale intrinseco. Il seme si sforza di diventare un albero di ciliegio in quanto cerca di mettere ...
Leggi Tutto
Teatro, teatri
Paolo Puppa
Introduzione: teatro e metamorfosi
A Venezia, luce, acqua e architettura concorrono a delineare uno scenario onirico. Non appena voci umane animano questi luoghi, subito [...] I pochi leggii e i rudimentali décors non richiedono un grande sforzo economico, al di là del modesto obolo versato. La povertà drammaturgia di Ruzante tramite appunto il decisivo apporto di Ludovico Zorzi. Nondimeno, il lavoro di De Bosio a ...
Leggi Tutto
La fine della Repubblica aristocratica
Piero Del Negro
"Una Repubblica che già conoscono essere sull'orlo della caduta". Lineamenti della crisi strutturale dello Stato veneto
Nel tardo autunno del [...] pace) si era presentato, secondo Francesco Calbo, al doge Ludovico Manin alla vigilia del 12 maggio: da una parte il Lettere familiari.
132. Cf. il dispaccio del 5 maggio in G. Sforza, La caduta della Repubblica di Venezia, p. 315.
133. Xavier Tabet ...
Leggi Tutto
Gli uomini capitali: il "gruppo veneziano" (Volpi, Cini e gli altri)
Maurizio Reberschak
Potenza e catastrofe
Alle ore 22.39 del 9 ottobre 1963 il movimento franoso delle pendici del Toc, già in atto, [...] 1916-1934), Milano 1995, pp. I-LIX. Cf. Ludovico Toeplitz, Il banchiere. Al tempo in cui nacque, crebbe Questioni generali. Problemi europei e coloniali, Milano 1942, p. 125.
107. Carlo Sforza, L'Italia dal 1914 al 1944 quale io la vidi, Roma 19452, p ...
Leggi Tutto
L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] , in A.S.V., Comune, reg. 36, c. 9, in G. Sforza, F. M. Fiorentini, pp. 798-799). Cf. Gaetano Cozzi, Appunti sul Pallade Veneta, p. 138.
98. Ibid., p. 140.
99. Cf. Ludovico Zorzi, La crisi del melodramma alla fine dell'età barocca, in L'attore, ...
Leggi Tutto
empire
(o émpiere) v. tr. [lat. implēre, comp. di in- e plēre (usato solo in composizione e nei der.: cfr. plenus «pieno»)] (pres. indic. émpio, émpi, émpie, empiamo, empite, émpiono; pres. cong. émpia, ecc.; imperat. émpi, empite; pass. rem....