La municipalità democratica
Giovanni Scarabello
I preliminari di Leoben
Fu con l'inizio del 1797 che lo scontro bellico tra gli eserciti francesi e quelli austriaci, in corso sul territorio della [...] giorni, ne Le confessioni di un italiano la definirà "magistratura funeraria".
Per mandato di tale conferenza il doge LudovicoManin il 1° maggio in maggior consiglio (non si sapeva ancora del proclama bellico di Napoleone) illustrava e proponeva ...
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La fine della Repubblica aristocratica
Piero Del Negro
"Una Repubblica che già conoscono essere sull'orlo della caduta". Lineamenti della crisi strutturale dello Stato veneto
Nel tardo autunno del [...] , almeno in linea di principio, anche tra la guerra e la pace) si era presentato, secondo Francesco Calbo, al doge LudovicoManin alla vigilia del 12 maggio: da una parte il "rispetto ai giuramenti", la fedeltà alla tradizione marciana, dall'altra ...
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La stampa, la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'espansione dell'editoria nella prima metà del secolo
Nel secolo XVII, irto di conflitti e di difficoltà, anche la stampa veneziana aveva attraversato [...] terzo socio entrava nella compagnia alle stesse condizioni: si trattava del procuratore di S. Marco e futuro doge LudovicoManin (41). È probabile che simili casi fossero frequenti: la stampa, come ogni attività redditizia, attirava investitori ...
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L'Ottocento. 1797-1918. Nota introduttiva
Stuart Woolf
Il culto del passato: Venezia come mito
Molti Stati scomparvero dalla geografia politica dell’Europa nel quarto di secolo di guerre e ridisegnamenti [...] Repubblica Serenissima e il Regno lombardo-veneto, ad esempio nell’eredità molto consistente lasciata dall’ultimo doge, LudovicoManin, per l’educazione dei bambini abbandonati. Ma mentre le fraterne, di origine religiosa e corporativa, erano state ...
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Assistenza e beneficenza
Casimira Grandi
Storia di ordinaria povertà
«È necessario che cambi, se deve migliorare», scriveva G.C. Lichtenberg nel suo Libretto di consolazione nel secolo XVIII. Cosa doveva [...] di S. Servolo (A.S. De Kiriaki, La beneficenza di ricovero, pp. 92-93).
81. Alessandro Vardanega, L’istituto LudovicoManin. Cenni storici, Venezia 1947.
82. J. Zennari, Memoria, p. 32.
83. Venezia, Archivio Storico Comunale, Relazione del Podestà n ...
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Tra medicina e cultura al tempo della Restaurazione: la figura di Paolo Zannini medico e letterato
Maria Laura Lepscky Mueller
L’intreccio tra pratica e ricerca medica, da un lato, e cultura letteraria, [...] quello di Giustina Renier Michiel, gentildonna veneziana, nata nel 1755, nipote degli ultimi due dogi, Paolo Renier e LudovicoManin, che era stata tra coloro i quali alla caduta della Repubblica avevano accettato le nuove idee provenienti dalla ...
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Da Manin a Manin: istituzioni e ceti dirigenti dal ’97 al ’48
Michele Gottardi
Introduzione
La disputa lacerante sorta all’indomani del ’97 per ricercare e attribuire le responsabilità politiche della [...] è, anche da questo punto di vista, esemplare. Discendente di ebrei convertitisi al cristianesimo, padrino l’ultimo doge LudovicoManin del quale — come si usava — la famiglia aveva assunto il cognome, il giovane avvocato aveva fatto fortuna, dopo ...
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Letterati, poeti, narratori, pubblico nella Venezia dell’Ottocento
Gilberto Pizzamiglio
Neoclassicismo veneziano
«Vorrei mandarvi qualche nuova letteraria: ma dove pigliarla? Poiché qui ce n’è sempre [...] a un’illustre famiglia veneziana, con un nonno paterno, Paolo Renier, penultimo doge di Venezia e uno zio materno, LudovicoManin, ultimo della serie dei principi marciani; anche lei titolare per molti anni, dal 1790, di un rinomato salotto, prima ...
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LONGHI (Falca), Pietro
Francesco Sorce
Nacque il 15 nov. 1701 a Venezia e fu registrato nel libro dei battesimi della parrocchia di S. Margherita con il cognome del padre, Piero Falca, che esercitava [...] dell'iscrizione come un'attribuzione dell'opera a Guardi.
Ancora nel 1764 il L. firmò il Ritratto del procuratore LudovicoManin del Museo civico di Udine, cui si può accostare, per la vicinanza stilistica, anche il cosiddetto Gentiluomo polacco di ...
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GRADENIGO, Giuseppe
Matteo Casini
Nacque a Venezia il 3 marzo 1738 in un palazzo vicino al ponte Storto, nella parrocchia di S. Marcuola. Figlio di Marco, notaio "ordinario" della Cancelleria ducale [...] , Gli Asburgo e Venezia, in Venezia suddita: 1798-1866, Venezia 1999, p. 19; Al servizio dell'"amatissima patria". Le Memorie di LudovicoManin e la gestione del potere nel Settecento veneziano, a cura di D. Raines, Venezia 1997, pp. 77, 98-100; M ...
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donna-simbolo
(donna simbolo), loc. s.le f. Donna che personifica un tipo ideale o rappresenta in sé ideali e aspirazioni collettivi. ◆ Dall’elenco manicheo della musica «buona» e «cattiva» non sfugge neanche la canzone. Genere popolare e...