LIMOGES
D. Thurre
(lat. Augustoritum; Lemovicum, Urbs Lemovicum, Urbs Lemovicina, Lemovica, Lemovicae, Lemovicas nei docc. medievali)
Città della Francia occidentale, capoluogo del dip. Haute-Vienne, [...] . La verosimile disponibilità di codici illustrati di età carolingia sembra del resto comprovata da un tardo ritratto di LudovicoilPio, risalente all'inizio del sec. 12°, recentemente identificato in una copia del Chronicon di Ademaro di Chabannes ...
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GAND
A. de Schryver
(fiammingo Gent; Ghendt, Ganda nei docc. medievali)
Città del Belgio settentrionale, capoluogo della Fiandra orientale, posta in una regione pianeggiante, caratterizzata da una fitta [...] metà del sec. 9° fu un periodo di fioritura per i due monasteri durante il governo dell'abate commendatario Eginardo, biografo di Carlo Magno, che ottenne da LudovicoilPio (814-840) per le due istituzioni la conferma del privilegio d'immunità, già ...
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SARCOFAGO
R. Farioli Campanati
N. Bock
SARCOFAGO L’uso di arche sepolcrali in pietra o marmo, di varia tipologia, per lo più a carattere monumentale e variamente decorate, che trova origine nell’Antichità [...] in una sepoltura appositamente creata, sempre nell’abbazia di Westminster. Allo stesso modo, in Francia, le ossa di LudovicoilPio (m. nell’840), inumato nella sala capitolare di Saint-Arnoul a Metz, vennero traslate in un antico s., posto ...
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SIGILLO
S. Ricci
J.W. Nesbitt
F. Richard
Il termine s. da un punto di vista concettuale indica un marchio costituito da segni distintivi del suo titolare, cioè della persona fisica o morale che ha [...] antichi sia di gemme coeve, che si rifacevano però a modelli stilistici antichi, come nel caso di un tipario di LudovicoilPio (814-840), che riproduceva un'altra matrice usata dall'imperatore e costituita da un intaglio di epoca classica: del ...
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PLATONE
M. Grasso
Filosofo greco (428/427-348/347 a.C.), il cui influsso fu fondamentale nel corso del Medioevo.Se appare arduo tentare di unificare gli sviluppi della filosofia medievale sotto titoli [...] del vescovo Ipazio, autentico discepolo di s. Paolo); dono reiterato, nell'827, dall'imperatore bizantino Michele II il Balbo (820-829) all'imperatore LudovicoilPio (814-840; Bréhier, 1937, trad. it. pp. 68-69; Klibansky, 1939, p. 25). Questi testi ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] Petrucci (1983: 504-508) ha proposto di suddividere in due fasi il periodo in cui si passò da una cultura volgare prevalentemente orale a una sancirono l’alleanza fra Ludovicoil Germanico e Carlo il Calvo, figli di LudovicoilPio, furono redatti in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’epica europea del Medioevo è un genere al contempo ben definito e mutevole, rigido in alcuni tratti [...] oitanico si ha la netta impressione di trovarsi di fronte a un ibrido carolingio-capetingio: il racconto è spesso ambientato all’epoca di Carlo Magno o LudovicoilPio, oppure in un passato più remoto o mitico (si pensi ai Nibelunghi o al Beowulf ...
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ANSELMO da Baggio, santo
Cinzio Violante
Apparteneva alla famiglia da Baggio, che aveva il capitanato della pieve di Cesano Boscone, ed era nipote di quell'Anselmo (I) che era stato vescovo di Lucca [...] terzo, nel quale, trattandosi dei privilegi di chiese e di monasteri, sono riportati i privilegi concessi alla Chiesa dagli imperatori LudovicoilPio, Ottone I ed Enrico II. Ma la parte che è forse più originale e che meglio riflette la situazione ...
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GIUSTIZIA
P. Réfice
Nel Medioevo la g. era, in senso generale, la manifestazione dell'aequitas divina, la personificazione dell'ordine del creato e del suo mantenimento. Come tale veniva classificata [...] a dettare editti - per es. Rotari alla c. 15v - o comunque accompagnati da dignitari con libri aperti - Arechi alla c. 182r, LudovicoilPio alla c. 220v -, a volte individuati da scritte come codici di diritto, mentre in alcuni casi - per es. a c ...
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CLUNIACENSI
F. Gandolfo
Benedettini riformati facenti capo all'abbazia borgognona di Cluny (v.). Lo stretto legame mantenuto dalle varie fondazioni con la casa madre fu un fatto nuovo nella cultura [...] la vita in comune, recuperata attraverso i principi della riforma monastica promossa da Benedetto di Aniane al tempo di LudovicoilPio, e la preghiera dovevano favorire un ritorno agli ideali della Chiesa delle origini, formando una base ideologica ...
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