Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] che contro Dio e i santi combattesse, costruendola avvolti da cieco furore.
Baronio morirà nel 1607. Farà appena in tempo giorno che or ci risplende». Il Quattro e il Cinquecento rappresentano l’apice, con Ludovico Ariosto, da lui giudicato superiore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] le varie epoche e i varii autori» (S. Mazzarino, Il pensiero storico classico, 2° vol., t. 1, 19732, (B. Croce, che cita al riguardo Ludovico Zuccolo, in Storia dell’età barocca, cit Stato della Chiesa).
Un vicolo cieco fu quello imboccato da vari ...
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BORGIA, Pier Luigi
Enzo Petrucci
Nacque a Játiva presso Valenza da Jofré de Borja y Doms e da Isabella de Borja, sorella di Alonso che fu papa Callisto III. Incerto l'anno della sua nascita, come quello [...] notare che Callisto III, il quale forse, nonostante l'amore cieco per il nipote, si stava rendendo conto , se non fosse stato il vicecancelliere suo fratello che non ge a voluto consentire" (lettera di Antonio Catabenus a Ludovico Gonzaga del 1º ag. ...
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MANASSE
François Bougard
Figlio di Guarniero conte di Troyes e di Teutberga, nacque sul finire dell'IX secolo. Nella famiglia il nome Maginerius era stato modificato in quello, di stampo biblico, di [...] dei Bosonidi; Teutberga era infatti sorella del conte di Vienne, Ugo, che s'impose in Provenza allorché il re e imperatore Ludovico III tornò cieco dalla sua seconda spedizione in Italia, nel 905. Diventato duca e in seguito marchese, Ugo provvide a ...
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CANTELLI, Girolamo
Giuseppe Talamo
Nacque a Parma il 22 giugno 1815 da Lodovico, conte di Rubbiano, e da Luigia dei marchesi Rizzini di Mantova.
Educato inizialmente nel Collegio dei nobili, il C. approfondì [...] arrivo di Carlo Ludovico di Borbone, già re di Etruria, poi duca di Lucca e ora, col nome di Carlo II, duca di Parma. Ma il nuovo duca e italianissimo" (come scriveva il 29 marzo al Massari), "non repubblicano né cieco di mente", aveva con elementi ...
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CONTI, Giovanni
Michel E. Mallett
Primogenito di Alto d'Aldobrandino dei ramo di Valmontone, nacque probabilmente nel secondo decennio del XV secolo.
È ricordato per la prima volta dalle fonti nel 1437, [...] che Ludovico Foscarini nella sua famosa lettera a Francesco Barbaro, descrivendo il comportamento Arch. stor. lomb., XXX (1903), I, p. 293; A. R. Natale, Diari di Cieco Simonetta, ibid., LXXIX (1952), p. 179; LXXX (1953), p. 209; LXXXI-LXXXII (1954 ...
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GASTALDI, Girolamo
Marcella Marsili
Figlio di Pietro Giovanni, facoltoso giureconsulto, e di Nicolosa Calvo, nacque a Taggia, nella Riviera di Ponente, nel 1616. Ammalatosi di vaiolo in età infantile, [...] degli scritti sulle pestilenze di Alessandro Massaria, Gian Filippo Ingrassia e Ludovico Settala. Accreditato fra le migliori opere di medicina del tempo (Haller), nella prima parte il Tractatus spiega i metodi usati per contenere la diffusione della ...
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