DARIF, Giovanni Andrea
Alessandra Quattordio
Figlio di Bartolomeo, nacque a Venezia il 7 sett. 1801 da famiglia di origine friulana; compì i suoi studi in quella città dedicandosi alla pittura nella [...] Ludovico Lipparini, a lui coetanei, che lavorarono a Venezia nel secondo decennio dell'800 e furono vicini a Francesco Hayez quando, tra il 1817 e il 1820, tenne il biacca; coll. priv.); nel 1832 Belisario cieco in casa della famiglia rustica da lui ...
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ANDREA d'Assisi (Aloisius, D'Aloigi, Aloysii), detto l'Ingegno
Mario Pepe
Pittore umbro, noto per documenti compresi tra il 1484 e il 1516; nel primo di essi - un pagamento del 29 ott. 1484 per pitture [...] si pose insieme con Raffaello alla bottega del Perugino e che aiutò il maestro ad Assisi, nella Cappella Sistina e nel Cambio di Perugia; tuttavia ancor giovane sarebbe divenuto cieco e Sisto IV gli avrebbe assegnato una pensione fino alla morte ...
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BONAVERI (Bonavera)
Anna Ottani-Ludwig Döry
Artisti bolognesi, attivi tra la fine del sec. XVII e gli inizi del XVIII, figli della sorella di D. M. Canuti, Giulia, "che pure dipingeva figure" (Crespi, [...] a trarre ripetutamente le sue incisioni dalle opere di Ludovico Carracci (Predica di s. Giovanni Battista), di nella maison de plaisance del principe a Benrath. Secondo il Crespi, Carlo, divenuto cieco, tornò a Bologna dove morì.
Fonti e Bibl.: ...
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