DARIF, Giovanni Andrea
Alessandra Quattordio
Figlio di Bartolomeo, nacque a Venezia il 7 sett. 1801 da famiglia di origine friulana; compì i suoi studi in quella città dedicandosi alla pittura nella [...] Ludovico Lipparini, a lui coetanei, che lavorarono a Venezia nel secondo decennio dell'800 e furono vicini a Francesco Hayez quando, tra il 1817 e il 1820, tenne il biacca; coll. priv.); nel 1832 Belisario cieco in casa della famiglia rustica da lui ...
Leggi Tutto
CONTI, Giovanni
Michel E. Mallett
Primogenito di Alto d'Aldobrandino dei ramo di Valmontone, nacque probabilmente nel secondo decennio del XV secolo.
È ricordato per la prima volta dalle fonti nel 1437, [...] che Ludovico Foscarini nella sua famosa lettera a Francesco Barbaro, descrivendo il comportamento Arch. stor. lomb., XXX (1903), I, p. 293; A. R. Natale, Diari di Cieco Simonetta, ibid., LXXIX (1952), p. 179; LXXX (1953), p. 209; LXXXI-LXXXII (1954 ...
Leggi Tutto
CAMELI, Francesco
Nicola Parise
Non si sa molto della vita di questo canonico, vicentino di origine, esperto di numismatica, che era attivo a Roma nella seconda metà del secolo XVII. Si sa che da giovane [...] luglio 1674 e alla discussione con Ludovico Casale e Giovanni Alfonso Borelli sulle triremi antiche il 5 febbr. 1675 (Ottob. indirizzava le sue richieste. Nel 1685 era già cieco, da quasi due anni.
Il libro non faceva onore all'autore ed ebbe l ...
Leggi Tutto
GASTALDI, Girolamo
Marcella Marsili
Figlio di Pietro Giovanni, facoltoso giureconsulto, e di Nicolosa Calvo, nacque a Taggia, nella Riviera di Ponente, nel 1616. Ammalatosi di vaiolo in età infantile, [...] degli scritti sulle pestilenze di Alessandro Massaria, Gian Filippo Ingrassia e Ludovico Settala. Accreditato fra le migliori opere di medicina del tempo (Haller), nella prima parte il Tractatus spiega i metodi usati per contenere la diffusione della ...
Leggi Tutto
BERTOZZI, Ludovico Agostino
Giuseppe Pignatelli
Nato il 29 nov. 1704 a Fano, compì i primi studi a Roma, ove fu paggio nobile di una ragguardevole famiglia romana. Entrato fra i canonici regolari della [...] volontà di martirio, dal 1787circa divenne quasi completamente cieco; il governo della diocesi passò di fatto nelle mani del una lettera di E. Degola al Grégoire in cui si fa il nome del B. come di uno dei possibili sottoscrittori di una lettera ...
Leggi Tutto
ANDREA d'Assisi (Aloisius, D'Aloigi, Aloysii), detto l'Ingegno
Mario Pepe
Pittore umbro, noto per documenti compresi tra il 1484 e il 1516; nel primo di essi - un pagamento del 29 ott. 1484 per pitture [...] si pose insieme con Raffaello alla bottega del Perugino e che aiutò il maestro ad Assisi, nella Cappella Sistina e nel Cambio di Perugia; tuttavia ancor giovane sarebbe divenuto cieco e Sisto IV gli avrebbe assegnato una pensione fino alla morte ...
Leggi Tutto
BONAVERI (Bonavera)
Anna Ottani-Ludwig Döry
Artisti bolognesi, attivi tra la fine del sec. XVII e gli inizi del XVIII, figli della sorella di D. M. Canuti, Giulia, "che pure dipingeva figure" (Crespi, [...] a trarre ripetutamente le sue incisioni dalle opere di Ludovico Carracci (Predica di s. Giovanni Battista), di nella maison de plaisance del principe a Benrath. Secondo il Crespi, Carlo, divenuto cieco, tornò a Bologna dove morì.
Fonti e Bibl.: ...
Leggi Tutto
ALALEONI (Aglioni, Alallona, de Alaleonibus), Bartolomeo
Mario Pericoli
Nacque a Fermo da Angelo, verso la fine del sec. XIV. Entrato nell' Ordine benedettino e laureatosi in diritto canonico, fu abate [...] , risolta il 7 sett. 1419 da una sentenza data in Firenze da Ludovico di Paolo il governo della diocesi dal 1466 in poi, essendo l'A. divenuto cieco. Il 12 febbr. 1467 egli rinnovò il testamento, già fatto nel 1444 e rinnovato nel 1454. Morì il ...
Leggi Tutto