Filosofo (m. Todi 1328), amico e collega di Marsilio da Padova all'univ. di Parigi. Per avere collaborato alla stesura del Defensor pacis di Marsilio, condivise le avversità che, per tale opera, colpirono [...] l'autore; si rifugiò anch'egli nel 1326 presso la corte di LudovicoilBavaro, e l'anno seguente fu, insieme con Marsilio, colpito da scomunica. Tra le sue opere filosofiche, dichiaratamente averroistiche, vanno ricordati i commentarî a opere di ...
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Famiglia principesca tedesca, che si ritiene abbia avuto per capostipite Luitpoldo, cugino dell'imperatore Arnolfo, margravio della Marca orientale, caduto nel 907 combattendo contro gli Ungari. Della [...] d'oro, l'ereditarietà della dignità elettorale alla propria linea. Alla decadenza della linea bavarese dopo la morte di LudovicoilBavaro, corrispose pertanto la fioritura della linea palatina, che con Ruperto III ottenne la corona di re di Germania ...
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Figlio (n. 1296 - m. Crécy 1346) di Enrico VII e di Margherita di Brabante, salì al trono di Boemia (1310) sposando l'ultima dei Přemyslidi, Elisabetta. Estese (1322-29) i dominî boemi sino a Eger e alla [...] di papa Giovanni XXII e Roberto d'Angiò re di Napoli rese effimero il suo dominio. Nella dieta di Rense (1346), contro LudovicoilBavaro riuscì a far eleggere re dei Romani il proprio figlio, Carlo di Lussemburgo. Perse la vista in una spedizione in ...
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Figlio (n. 1290 - m. 1354) di Matteo I e di Bonacossa Borri. Fu vescovo e signore di Novara (1332), signore di Milano (1339), dove, dopo la morte del fratello Luchino, intervenne nella successione della [...] poi, per volere del padre, nella vita ecclesiastica. All'atto dell'accordo di Azzone Visconti con l'imperatore LudovicoilBavaro nel genn. 1329, fu dall'antipapa Niccolò V creato cardinale, legato di Lombardia e amministratore dell'arcivescovado di ...
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(fiamm. Henegouwen) Provincia del Belgio meridionale. Comprende la parte sud-occidentale dello Stato, solcata dalla Schelda, dai suoi affluenti Haine (che le dà il nome) e Dendre, e dalla Sambre (Mosa). [...] della Francia: con l’arbitrato di Pérenne (1246), il re Luigi IX assegnò l’H. ai d’Avesnes, la Fiandra ai Dampierre. Il matrimonio di Margherita d’Olanda, ultima della casa di Avesnes, con LudovicoilBavaro, trasferì la contea di H. nella casa di ...
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Giurista (Bagheria 1858 - Favara 1942), prof. di diritto ecclesiastico nelle univ. di Palermo, Napoli, Roma; senatore del Regno (dal 1923). È considerato il fondatore della nuova disciplina del diritto [...] carattere storico: Stato e Chiesa negli scritti politici dalla fine delle lotte per le investiture sino alla morte di LudovicoilBavaro (1882); Stato e Chiesa sotto Leopoldo I granduca di Toscana (1885); Stato e Chiesa nelle Due Sicilie dai Normanni ...
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Figlio (Rimini inizî 14º sec. - Cesena 1385) di Pandolfo I e fratello di Malatesta III, con questo, a fianco del card. Bertrando del Poggetto, combatté a Ferrara (1333) il cugino Ferrandino, cui successe. [...] Entrato in disaccordo con la Chiesa, ottenne da LudovicoilBavaro (1341) l'investitura di Fano, Pesaro e Rimini. Riconciliatosi poi con la Chiesa e divenutone vassallo, tentò, sempre col fratello Malatesta III, altre conquiste nella Marca di Ancona, ...
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Figlio (n. 1290 circa - m. 1326) del re Alberto I e di Elisabetta, figlia di Mainardo di Carinzia-Tirolo, assunse alla morte del padre il governo dell'Austria anteriore. Fu al seguito di Enrico VII in [...] nella battaglia di Morgarten (1315). Sostenne le aspirazioni alla corona tedesca del fratello Federico III, in lotta con LudovicoilBavaro. Dopo la sconfitta di Federico a Mühldorf (1322), si accordò con Carlo IV di Francia e con papa Giovanni ...
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Pietro Rainalducci (n. Corvara, Abruzzo - m. Avignone 1333); francescano (1310), fu dall'imperatore LudovicoilBavaro contrapposto (1328) al papa avignonese Giovanni XXII; scacciato dai Romani, visse [...] a Viterbo e a Pisa, finché non si sottomise (1330) al pontefice ...
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Ideale, vagheggiato in tutto il Medioevo, di restaurazione dell’antica potenza imperiale romana, elevata dalla missione ancor più universalistica del cristianesimo, che in Roma aveva il suo centro. Sostenuto [...] di forze non sempre stabili e uguali, avevano operato insieme congiunti. Così Enrico IV, Federico I, Enrico VII e LudovicoilBavaro tentarono di realizzare la renovatio di un Impero che non dovesse riconoscere altra autorità se non quella di Dio e ...
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