L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] , come si ricava anche dai periodici del tempo: ne parlarono i romantici (LudovicodiBreme, sul Conciliatore) e i classicisti (nella Biblioteca italiana). Le opinioni di Perticari divennero patrimonio condiviso: ne ritroviamo l’eco in ➔ Ugo Foscolo ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] scrivere bene, colti o ignoranti che fossero.
I romantici si occuparono di lingua facendo proprie alcune posizioni del Settecento illuminista e sensista (così LudovicodiBreme), ma con vivacità minore rispetto ai classicisti. Si sviluppò anche, tra ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] , l’eredità illuminista cesarottiana: talora furono classicisti, come ➔ Vincenzo Monti (➔ classicismo), talora romantici, come LudovicodiBreme. Il nome di Cesarotti venne tuttavia sempre menzionato con una certa cautela. Nella seconda metà dell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] i nuovi compiti che, per impulso dei progressi della scienza, attendevano la letteratura del Romanticismo, fu LudovicoDiBreme. Il quale invitò i letterati a prendere atto che la scienza e la tecnica avevano impresso modificazioni così profonde ...
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PEYRON, Amedeo Angelo Maria
Gian Franco Gianotti
PEYRÒN, Amedeo Angelo Maria. – Nacque a Torino il 2 ottobre 1785, ultimo di undici figli di Francesco Bernardino, mastro uditore nella Camera dei conti, [...] nel 1806, in margine al Salmo ebraico composto per la prima messa diLudovicodiBreme. Peyròn non stampò il testo, convinto che «a quei soli libri stava il diritto di comparire alla luce, i quali portassero evidente vantaggio nel migliorare le già ...
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