SALVIATI, Giovanni
Marcello Simonetta
– Nacque a Firenze il 24 marzo 1490, primogenito di Jacopo e di Lucrezia de’ Medici, figlia di Lorenzo il Magnifico.
Fu l’unico dei dieci fratelli a frequentare [...] una lettera dell’autore che dedica l’opera incompleta a Salviati, cc. 1-2). Fu tuttavia amico di Machiavelli e di LudovicoAriosto, che lo ricordò nel Furioso (XXVI, ottava 49) fra i cardinali nemici del «brutto mostro» (la crisi della fede cristiana ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Silvia Ronchey
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Cinquecento la diffusione della stampa a caratteri mobili trasforma radicalmente [...] dei suoi Colloquia è stampata nel 1522 in 24 mila copie. Tra le opere letterarie non religiose, l’Orlando furioso di LudovicoAriosto ha un’ampia circolazione a livello di mercato italiano. Il Cinquecento è anche un secolo di grande attività per i ...
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SOLE, Nicola
Maria Teresa Imbriani
SOLE, Nicola. – Nacque a Senise (Potenza) il 31 marzo 1821, primogenito di Biagio, possidente, e di Raffaella Dursio.
Morto il padre nel 1832, fu affidato alle cure [...] ecclesiastica, nel seminario di Anglona-Tursi per la prima formazione. A cinque anni ripeteva a memoria interi canti di LudovicoAriosto e di Torquato Tasso e nella prima adolescenza allietava i compagni con versi improvvisati, sulla scia di un poeta ...
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Un rimario è un lemmario ordinato in base alla vocale tonica di ogni vocabolo e ai suoni che la seguono (➔ rima). Nei rimari moderni le parole sono raccolte in gruppi così costruiti e ordinati al loro [...] della poesia italiana ‘alta’ è stata tale che i rimari chiusi (fondati su ➔ Dante, ➔ Francesco Petrarca, ➔ LudovicoAriosto e pochissimi altri) sono stati quasi sempre giudicati sufficienti, mentre oggi servono essenzialmente solo come strumenti per ...
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di Sergio Bozzola
La sinalefe (gr. synaliphé, comp. di syn- «insieme» e aléiphein «ungere, rendere scorrevole») è il fenomeno metrico (➔ metrica e lingua) per cui la ➔ sillaba finale a uscita vocalica [...] ➔ punto e virgola. Così, nell’esempio ariostesco che segue:
(2) Prima che più io ne parli, io vo’ in Olanda (LudovicoAriosto, Orl. fur. IX, ottava 93, v. 5)
la sinalefe sottolineata scavalca la pausa sintattica che divide la frase subordinata dalla ...
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RAVENNA, Renzo
Ilaria Pavan
RAVENNA, Renzo. – Nacque a Ferrara il 20 agosto 1893, quinto dei sei figli di Eugenia Pardo e di Tullio, agiato commerciante appartenente a una famiglia dell’ebraismo ferrarese.
Compiuti [...] del castello e del palazzo comunale. Nel 1928, l’avvio delle celebrazioni per il quarto centenario della morte di LudovicoAriosto offrì ulteriori spunti, attraverso le iniziative della cosiddetta Ottava d’oro, una serie di conferenze e di letture ...
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ZAMORANI, Maria
Paola Zanardi
Nacque a Ferrara il 4 Novembre 1893, da Zaccaria ed Eugenia Padoa, appartenenti a un'antica famiglia ebraica di origine spagnola.
Dopo aver frequentato il liceo classico [...] LudovicoAriosto di Ferrara, si licenziò il 16 luglio del 1911 con il massimo dei voti e la menzione onorevole della commissione giudicante. Si iscrisse alla facoltà di medicina laureandosi con lode a Genova nel 1918, con una tesi sulle lesioni ...
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BENDIDIO (Bendedei, Bendedio), Marco Antonio
Cecil H. Clough
Nacque da famiglia ferrarese sicuramente prima del 1517. Celio Calcagnini scrisse nel novembre 1536 in una lettera "magna virtute iuveni [...] (probabilmente una fanciulla di nove anni nel 1537, e figlia di Nicola Maria; cfr. M. Catalano, Vita di LudovicoAriosto, Genève 1931, II, p. 367, n. 243).
Da giovane il B. passò a Mantova, ove divenne familiare di Isabella d'Este, marchesa di ...
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Cecchi, Giovanni Maria
Maria Cristina Figorilli
Commediografo, nato a Firenze nel 1518 e morto a Monteorlando (Firenze) nel 1587, C. considerò M., insieme con LudovicoAriosto, il modello per la commedia [...] in volgare, come si ricava dal prologo della sua Stiava. Nell’ambito dell’ampia produzione di C., la più nota e riuscita fra le sue commedie, l’Assiuolo, presenta anche nell’intreccio somiglianze con la ...
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commedia
Emanuela Bufacchi
Rappresentazione teatrale a lieto fine
La commedia è un genere teatrale caratterizzato da argomento comico e finale lieto. Creato dai Greci al principio del 5° secolo a.C., [...] Roma di La Cortigiana di Pietro Aretino, o la Napoli del Candelaio di Giordano Bruno o la Ferrara della Lena di LudovicoAriosto. Anche la trama subisce delle varianti; insieme alla storia del giovane innamorato si diffonde sempre più spesso la beffa ...
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conversevole
conversévole agg. [der. di conversare2], letter. – 1. Che sta volentieri in conversazione, socievole: a voler esser trattabili e c., ti bisogna fuggir la ritrosia (Leopardi). 2. Che parla o scrive col tono e lo stile proprio della...